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Sony avrebbe fatto censurare alcuni contenuti secondo gli sviluppatori giapponesi

Cose strane stanno accadendo all’interno di alcuni titoli per le console PlayStation. Secondo quanto riferito da Hiroshi Matsuyama, CEO dello studio di sviluppo Cyberconnect2, Sony sta attualmente imponendo delle politiche riguardo la censura di alcuni elementi in svariati prodotti. La violenza nei videogiochi è sempre stato un tema presente, spesso imprescindibile e a volte anche molto cruenta, che forse proprio a causa di questo motivo non fa breccia nel cuore di tutti quanti. Nonostante questo gli sviluppatori hanno sempre realizzato prodotti basandosi sui temi più disparati senza farne mai un vero e proprio abuso gratuito. Secondo un recente report tuttavia, Sony sembrerebbe chiedere agli sviluppatori di rimuovere alcune delle raffigurazioni violente nei videogiochi.

Stando alle parole del CEO di Cyberconnect2, l’azienda pare abbia imposto alla software house di modificare un dettaglio presente nella serie Naruto Ultimate. Il personaggio Minato Namikaze, presenta infatti un braccio in meno nella storia originale. Tuttavia, all’interno del gioco il suo braccio è normalmente raffigurato come da politiche Sony. Il motivo sembrerebbe essere il fatto che SIE non voglia che i personaggi di gioco, dal forte aspetto umano, subiscano menomazioni o violenze non necessarie. Diversamente, nel recente capitolo di Dragon Ball Z Kakarot, in una sequenza all’interno del titolo, Nappa viene privato del suo braccio, sorprendentemente non censurato. Nessuna spiegazione degna di nota al riguardo è stata fornita, se non che i due giochi presentano una “differenza di impressioni”: Naruto considerato forse più maturo e più vicino alla realtà, Dragon Ball, a quanto pare, molto meno.

Una posizione politica decisamente particolare e non applicata alla lettera in tutti quanti i prodotti. Basti pensare a una delle esclusive più importanti di sempre da poco rilasciata, ovvero The Last of Us Parte 2, che fa della violenza, della crudità e di altri elementi maturi di questo genere uno dei suoi temi più rilevanti e importanti.

Andrea Ferri
Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!

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