Sonic 3 – Il Film Recensione: la terza avventura del riccio blu si rivela la migliore della saga

Sonic e i suoi amici tornano al cinema per il terzo film e noi abbiamo visto il nuovo capitolo. Ci ha soddisfatti? Scopritelo nella nostra recensione

Giorgio Maria Aloi
Di Giorgio Maria Aloi - Contributor
Recensioni
Lettura da 9 minuti
8.5
Sonic 3

“Sonic 3 – Il Film” è un film del 2024 diretto da Jeff Fowler ed è il terzo capitolo della saga cinematografica tratta dalla serie di videogiochi Sonic The Hedgehog. Nel cast sono presenti Jim Carrey (stavolta, in un doppio ruolo), James Marsden, Tika Sumpter, Lee Majdoub e Krysten Ritter.

Nel doppiaggio originale, ci sono Ben Schwartz (Sonic), Keanu Reeves (Shadow), Colleen O’Shaughnessey (Tails) ed Idris Elba (Knuckles). Nel doppiaggio italiano, invece, ci sono Renato Novara (Sonic), Claudio Moneta (Shadow), Benedetta Ponticelli (Tails) e  Maurizio Merluzzo (Knuckles).

Un nuovo nemico all’orizzonte e alleanze inaspettate

Stavolta, Sonic e i suoi amici Tails e Knuckles dovranno vedersela con un nuovo temibile nemico che minaccia il mondo intero: Shadow, un riccio che ha le stesse abilità di Sonic o addirittura maggiori dello stesso riccio blu. Shadow si dimostra potente e inarrestabile, riuscendo a mettere al tappeto l’intero team in pochi minuti.

Vista la situazione critica, Sonic e i suoi amici chiederanno aiuto a una loro vecchia conoscenza, nonché il loro più acerrimo nemico: il dottor Igo “Eggman” Robotnik (Jim Carrey). Stabilita una tregua, il team Sonic, Robotnik e l’agente Stone (Lee Majdoub), lo scagnozzo di Eggman, inizieranno una missione che consiste in un’indagine al passato di Shadow e di trovare un modo per fermarlo, prima che possa mettere in pericolo l’intero pianeta.

L’impatto di Sonic al cinema

La saga cinematografica di Sonic è stata capace di attirare sia i fan dei videogiochi che coloro che non hanno mai conosciuto il riccio blu, prima che esso iniziasse la sua corsa al cinema. È indirizzata principalmente per un pubblico di bambini e ragazzi, ma può essere vista e apprezzata anche dagli adulti. I film del riccio blu non si prendono troppo sul serio e vanno presi così come sono ed è per questo che funzionano, per via della capacità di saper intrattenere il pubblico con straordinarie avventure e farlo anche divertire, ma allo stesso tempo, con un linguaggio semplice e alla portata di tutti, trasmette anche bei messaggi che possono essere d’ispirazione per i piccoli e anche per gli adulti.

Sonic è un eroe così positivo (ricorda molto personaggi come Superman) e simpatico e mantiene queste caratteristiche, nonostante le varie difficoltà e trova sempre la via d’uscita per affrontare le situazioni…..e correre più veloce della luce per andare avanti e raggiungere i suoi scopi altruistici. Questo lo porta ad essere apprezzato e ad essere preso come esempio e il terzo film, mantiene questo stile adottato fin dall’inizio e si presenta come il capitolo più maturo e con l’intento di mandare messaggi su tematiche importanti.

Il miglior film della saga (finora) e il capitolo più maturo

Non tutte le saghe riescono a mantenere, o addirittura migliorare, la propria qualità con il passare dei capitoli. Tuttavia, quella di ‘Sonic’, pur con poche pretese, ci è riuscita. Diametralmente opposto alla velocità del riccio, l’universo cinematografico mette a poco a poco i mattoni per proseguire la costruzione del progetto che si vede che ha una direzione narrativa ben specifica e senza cadere nella forzatura. Il nuovo film allarga ancora di più quest’universo, introducendo nuovi elementi e nuovi personaggi (non solo qui, ma anche per il futuro) e dimostrando di avere ancora qualcosa da raccontare ed utile per la crescita di Sonic.

“Sonic 3” si può considerare il migliore della saga, sia dal punto di vista tecnico che narrativo. Per quanto riguarda il comparto tecnico, c’è una regia nettamente superiore e una scrittura più precisa e consolidata, dove stavolta non perdono tempo con sottotrame inutili e mettono quasi da parte gli umani per concentrarsi di più sulla trama orizzontale, scorrendo con un ritmo quasi alla pari di Sonic e rimanendo comunque comprensibile, e sui personaggi realizzati con il character design (il team Sonic e lo stesso Shadow). Tutto accompagnato anche da un miglioramento nella CGI, una fotografia coloratissima e una colonna sonora che rimane impressa nella mente.

Per quanto riguarda la narrazione, non è forzata e si presenta anche molto matura, visto che tratta tematiche importanti come l’elaborazione del lutto e della reazione personale a certi eventi tragici che segnano la persona di turno. Se si devono trovare un paio di difetti, sta nell’accelerazione del ritmo verso la fine e nella prevedibilità di qualche evento ma allo stesso tempo, non manca qualche sorpresa.

Shadow funziona e lo scontro con Sonic è più ideologico che fisico.

Il nuovo film riporta in scena vecchi personaggi, ma introduce anche figure inedite. Tra queste, spicca l’antagonista Shadow, ben gestito e interessante da scoprire. Shadow è un personaggio con poteri simili a quelli di Sonic, ma sono due personaggi con caratteri e ideologie diametralmente opposti, per poi scoprire di non essere così diversi. Lo scontro tra i due, oltre che fisico, è ideologico, concentrandosi più sulle loro visioni opposte che sulle sorti del mondo

Shadow è un personaggio ben scritto e caratterizzato (doppiato egregiamente da Claudio Moneta e sarebbe interessante sentire il doppiaggio originale fatto da Keanu Reeves) e il suo background fa venire voglia di entrare in empatia con lui, perché appare come villain ma non è un vero villain (chi conosce i videogiochi, sa). Il loro scontro dimostra come ognuno possa reagire in modo diverso alle tragedie ed è questo che alimenta lo scontro tra Sonic e Shadow, che sarà utile per la crescita di entrambi.

Jim Carrey ruba la scena a tutti

In questo capitolo, più spazio è dedicato al team Sonic e a Shadow, mentre vecchi personaggi fanno il loro ritorno. Sebbene la maggior parte degli umani sia messa in secondo piano, un attore si distingue su tutti: Jim Carrey. Il suo Robotnik è uno dei motivi principali del successo della saga, e si nota quanto Carrey si diverta a interpretarlo. Jim Carrey mostra un’energia tipica che aveva negli anni 90 e il suo stile di recitazione adottato per Eggman ricorda molto quello che aveva nei suoi anni d’oro. Interpreta un cattivo minaccioso ma allo stesso tempo divertente, tanto che non fa venire voglia di fare il tifo per lui ma ogni volta che finisce una sua scena, non si vede l’ora di rivederlo nuovamente. 

In “Sonic 3” ha pure un bel sviluppo narrativo e per un pò fa tutto quello che ci si aspetta da lui, per poi offrire una piacevole sorpresa. Ma la novità sta nel fatto che stavolta, non solo riprende il ruolo di Robotnik ma si cala anche nei panni di un nuovo personaggio introdotto: Gerald Robotnik, il nonno dello stesso Robotnik. La caratterizzazione differente che ha dato ad entrambi i personaggi e il trucco adottato per Gerald, fa sembrare di vedere due persone diverse interpretare i due villain, ma in realtà è lo stesso Carrey ed è stato così eccezionale per entrambi i personaggi, tanto da rubare la scena a tutti. Anche in questo caso, si evidenzia la genialità dell’attore.

“Sonic 3” ha tutte le carte in tavola per essere un buon prodotto d’intrattenimento per il grande pubblico e vale assolutamente la pena vederlo in sala.

Sonic 3
8.5
Voto 8.5
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