Snowpiercer 3 – Recensione episodio numero 6 della serie prequel del film

Recensione dell'episodio numero 6 di Snowpiercer 3. Pike e Layton sono uno contro l'altro, in un conflitto che potrebbe essere pericoloso.

Claudio Baldacci
Di Claudio Baldacci - Contributor Recensioni Lettura da 6 minuti
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Snowpiercer 3, episodio 6

Giro di boa superato per questa stagione numero 3 di Snowpiercer: siamo ormai arrivati alla recensione dell’episodio numero 6 e ne mancano solo tre al finale che sarà sempre pubblicato su Netflix! Ricordiamo ancora, però, che una quarta stagione è già stata ordinata, ma senza che sia stato specificato se si tratterà dell’ultima o meno. Le vicende del film originale sembrano ancora lontane, ora che nell’episodio precedente abbiamo visto il villain Wilford (anche se il concetto di villain, in questa serie, sarà da approfondire) in ripresa dall’attentato subito dal capo frenatore Rosh e, quindi, non proprio in forma si potrebbe dire. Nell’episodio forse più interessante di questa stagione, quello in cui Layton tornava ad essere il detective di inizio serie, avevamo visto Pike, fedele fondaio interpretato da Steven Ogg (apparso in ben tre stagioni di The Walking Dead come il braccio destro di Negan, Simon) sabotare il giorno della nascita della figlia di Layton e Zarah con dei piccoli e grandi attentati da piromane. L’episodio si era concluso con la rinuncia di Simon all’attacco finale, ma il danno era ormai stato fatto.

Snowpiercer 3: recensione di un conflitto

Layton e Pike sono due grandi amici del fondo dello Snowpiercer, che hanno condiviso negli anni tutte le sventure che un fondaio potesse conoscere nella propria vita a bordo. Qui inizia forse il tema principale su cui si basa davvero la trama di Snowpiercer, la serie, ed è forse ora di tornare a parlare più generalmente dell’opera. Possiamo iniziare a pensare che il treno sia un po’ una scusa e che la storia sia molto più incentrata sui personaggi, la loro caratterizzazione e le loro dinamiche. Layton e Pike, da grandi compagni del passato, ora sono completamente diversi. Il primo, in qualche modo ha conosciuto il potere, un po’ tramite Melanie, un po’ tramite il treno stesso, che lo ha sempre considerato un leader dalla rivolta della prima stagione. Il secondo gode il rispetto del fondo, il buon vecchio fondo che lo considera un padre, che per quanto possa girare per la prima classe del treno, continuerà sempre a fare gli interessi dello stesso fondo.

snowpiercer 3

Ecco, rivoluzione dopo rivoluzione intorno al mondo, le cose sono un po’ cambiate. Layton è stato più volte messo in discussione. Prima da Melanie, poi da Ruth, poi dallo stesso Wilford in persona, ma anche e soprattutto dal treno. Ok la rivoluzione, ok la conquista dei diritti per i fondai, ma qualche delirio autoritario di troppo e decisione non proprio perfetta (neanche poi ben approfondita dalla sceneggiatura) ha minato il rispetto che il treno gli riservasse. Pike continuava però a spalleggiarlo ed a combattere le sue lotte, soprattutto quando Layton era allontanato da Wilford. Le lotte di Layton sono diventate quelle di Pike e, forse, nel frattempo smettevano di essere quelle di Layton. Un po’ contorto come discorso, ma sta di fatto che Pike ha cambiato completamente pensiero nei confronti del suo ex compagno di viaggio ed ora prova addirittura qualche istinto omicida. Quando e come, non è che si sia capito benissimo e qui una responsabilità alla sceneggiatura si deve dare sicuramente. Talmente frammentata tra i troppi personaggi in gioco, che si è persa nella loro caratterizzazione.

Ora, nel sesto episodio, Layton stana Pike, che nel frattempo gli si era fintamente riavvicinato e capisce che era proprio lui l’attentatore. Il confronto è necessario, ma mentre la soluzione più logica (e più normale anche per la coerenza con gli altri episodi) sarebbe la diplomazia; i due si trovano a dover risolvere la faccenda alla maniera del fondo. Un tavolo, due sedie ed un accordo da prendere. Accordo sì: tutto ok e amici come prima. Accordo no: i coltelli, ossia, una sfida all’ultimo sangue. Pike contro Layton. Facile immaginare che, dal momento che Pike decide di rinfacciare a Layton la menzogna raccontata al treno riguardo il corno d’Africa come destinazione calda da raggiungere, la strada che i due percorreranno non sarà proprio la migliore. Peccato, non tanto per questo, quanto per una mezza occasione sprecata, a livello di sceneggiatura, di raccontare un po’ il treno con qualche sequenza intermezzata dal confronto tra i due, che invece viene risolto in troppo poco tempo, rendendo questo episodio troppo fine a se stesso.

Forse non serve più lamentarsi di quanto la vera trama della serie non stia andando avanti e, arrivati alla sesta recensione di Snowpiercer 3 possiamo dire che forse l’obiettivo fin dall’inizio fosse proprio questo: raccontare un microcosmo tramite punti di vista differenti, di tanti personaggi, sullo sfondo dello Snowpiercer, lungo 1029 carrozze.

Snowpiercer 3, episodio 6
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Voto 6
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Contributor
Videogiocatore vecchio stampo, purista e rompiscatole. Di quelli cresciuti con Playstation 1, Playstation 2 e Game Boy Color. Amante del cinema e delle serie TV, sempre attento alle nuove uscite e speranzoso che nuovi e interessanti prodotti popolino la nostra vita fino a farci diventare asociali. No, forse questo è meglio di no. Speaker radiofonico di www.radioeverywhere.it dove il mercoledì dalle 18 alle 20 parla di colonne sonore di film, videogiochi e tv e anche giocatore semi-professionista di Texas Hold'em. Basta.