Smallfoot: Il mio amico delle nevi – Recensione del film d’animazione di Karey Kirkpatrick

Stefano Speranza
Di Stefano Speranza Recensioni Lettura da 5 minuti
8.5
Smallfoot: Il mio amico delle nevi

Il prossimo 4 ottobre sarà possibile andare al cinema per godersi il nuovo film d’animazione nato da Warner Bros. Pictures e dalla regia di Karey kirkpatrick, ovvero Smallfoot: Il mio amico delle nevi. Questa nuova pellicola animata, della durata di circa un’ora e 50 minuti, racconta una versione rivisitata (e riadattata ad un pubblico di bambini) della famosa leggenda dello Yeti, o Bigfoot, che dir si voglia.

Warner Bros. Pictures ha confezionato un ottimo film d’animazione/musical che riesce sia nell’intento di far ridere i più piccoli con battute e situazioni simpatiche e molto divertenti, sia in quello di offrire dei punti di riflessione interessanti ai più grandi circa degli argomenti purtroppo attuali e persistenti, come la chiusura di pensiero e l’ignoranza diffusa nata dalla “paura” del nuovo e del diverso.

smallfoot: il mio amico delle nevi

Trama

La pellicola, come già detto, racconta una versione alternativa della leggenda dello Yeti e lo fa portando gli spettatori sulle pendici dell’Himalaya, dove una grande comunità di queste creature leggendarie vive seguendo ciecamente delle leggi scolpite su delle pietre (simbolo di fermezza e di sincerità) trasportate come una veste dal “Guarda Pietre”.

In questa società apparentemente perfetta nessuno mette in dubbio le leggi delle pietre, fino al giorno in cui Migo, uno degli Yeti più fedeli agli insegnamenti delle pietre, mette in discussione una di queste ultime affermando di aver visto uno “Smallfoot”, ossia un essere umano. Da questo momento in poi comincerà un viaggio alla ricerca della verità sul suo mondo.

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Analisi del film

La pellicola si dimostra da subito capace di intrattenere sia un pubblico di bambini (ai quali il film è chiaramente indirizzato) sia un pubblico di adulti, con battute e situazioni che difficilmente risultano scontate o “di troppo” nell’intera sceneggiatura del lungometraggio. Nel corso dei suoi 110 minuti il film d’animazione riesce anche ad inserire diversi spunti di riflessione – ovviamente indirizzati ad un pubblico più maturo – riguardo la società moderna e la “cecità sociale” che portano la disinformazione, la forzata chiusura mentale e un rigido attaccamento a idee antiche e fin troppo tradizionaliste.

Parlando del lato tecnico del film, in particolare delle animazioni di Warner Bros. Pictures, queste ultime sono state curate davvero nei minimi dettagli, riuscendo a creare dei movimenti molto fluidi e credibili dei vari Yeti (e delle loro folte pellicce) presenti nella pellicola, ma anche dal punto di vista delle ambientazioni rigide e invernali rese in maniera certosina e anche molto suggestiva in determinate inquadrature.

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Andando a parlare invece del comparto sonoro, questo è molto incalzante e adatto alle varie ambientazioni e situazioni proposte dal film, e dà il meglio di se nelle sequenze di musical portando alla vita delle coreografie ben strutturate che, abbinate alle canzoni (riadattate con cura e attenzione), riescono a portare sullo schermo qualcosa di davvero bello sia da vedere sia da sentire. In più soffermandoci sul doppiaggio possiamo dire che quest’ultimo è stato ben curato e portato avanti in maniera eccellente (cosa che del resto negli ultimi quindici anni è diventata standard per i canoni nostrani) portando nel film voci come quelle di Lodovica Comello (nei panni di Miki), Lorenzo Licitra (che interpreta la voce del protagonista Migo) e per la prima volta in assoluto i Me contro Te. Ponendo l’attenzione su questi ultimi, i quali hanno doppiato rispettivamente le voci di Thorp e Brenda, sono riusciti a portare a termine un buon lavoro, considerando il fatto che si tratta della loro prima esperienza nel mondo del doppiaggio cinematografico.

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Conclusioni

La pellicola si vende come un ottimo film d’animazione e musical portando sul grande schermo una storia nuova e diversa dal solito. Il film non ha nulla da invidiare a titoli come Frozen, nato dall’animazione Disney e diventato subito famoso per la sua storia coinvolgente. Smallfoot: il mio amico delle nevi offre, come detto in precedenza, diverse situazioni divertenti per grandi e piccoli ma non solo, infatti riesce anche a trattare argomenti di attualità con la spensieratezza e la sincerità che bastano per non risultare pesanti durante la visione del film. In definitiva questo lungometraggio è un ottimo prodotto cinematografico d’animazione che riuscirà senza dubbio ad entusiasmare, per tutto il tempo della sua durata, molti degli spettatori che si aspettano un film d’animazione che possa rilassarli e permettere di passare del tempo in famiglia.

Smallfoot: Il mio amico delle nevi
8.5
Voto 8.5
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Potrei definirmi un ragazzo semplice con passioni semplici: quella per i videogiochi, ma soprattutto per il mondo del cinema. Da che ho memoria passo il tempo libero (e anche quello impegnato) a giocare e a vedere film. Il mio obiettivo è quello di condividere con quante più persone possibile queste mie passioni (e anche conquistare il mondo, ma per quello c'è tempo).