In una lunga intervista con il sito VGC, l’autore di Silent Hill Keiichiro Toyama parla del suo ritorno agli horror con Slitterhead, il nuovo titolo presentato ai recenti The Game Awards. L’annuncio della prima opera dello studio Bokeh Game Studio arriva a un anno dopo l’annuncio della fondazione dello studio, dopo l’addio a Japan Studio.
Annunciato a inizio dicembre dello scorso anno, Bokeh Game Studio è la nuova svolta per il creatore di horror Keiichiro Toyama, che ha creato titoli come il sopracitato Silent Hill, Siren o l’acclamato Gravity Rush. Fino all’uscita del trailer si sapeva poco riguardo il nuovo lavoro, che però, a detta dello stesso autore, avrebbe sconvolto le menti di tutti i giocatori.
All’interno dell’intervista il papà di Silent Hill parla dell’ultimo anno passato all’interno del nuovo studio, dove ha potuto avere un approccio molto più libero e tranquillo alla creazione della sua opera, che è stata poi presentata ufficialmente ai recenti The Game Awards. Il director ha anche avuto modo di parlare della scelta di creare un nuovo studio, data principalmente dalla sua età e dall’impossibilità di trovare un lavoro in un campo differente.
Riguardo l’ispirazione di altre opere, Toyama confessa che P.T., l’esperienza creata da Hideo Kojima, poteva essere un’ottimo punto di partenza, principalmente perché ha cambiato il punto di vista per i giochi in VR, che molti hanno poi seguito. C’è stato spazio anche parlare di Capcom, specialmente dell’intenzione della compagnia di effettuare remake dei titoli precedenti.
Interview: Silent Hill creator Keiichiro Toyama (@K_Toyama) discuses his return to horror with ‘Slitterhead’ https://t.co/B4QAW4tAO7
— Andy Robinson (@Andy_VGC) December 14, 2021
Proprio riguardo ai remake è stato chiesto quale sia il suo pensiero riguardo all’ipotesi, da parte di Konami, di effettuare dei remake di Silent Hill, così da poterli far uscire per il pubblico moderno. La risposta del papà della saga è la seguente:
Penso che sarebbe più difficile da rifare di Resident Evil, perché il gameplay come concetto è un po’ più vecchio. Non è un gioco d’azione dove si può semplicemente perfezionare l’azione come in Resident Evil, per portare Silent Hill agli standard attuali o per lucidare la grafica, i fan non sarebbero soddisfatti. Non si trattava di questo – di quanto fosse bello. Penso che bisognerebbe ripensare il concetto per renderlo interessante per i fan.
L’intervista a Keiichiro Toyama, creatore dell’horror Slitterhead, non fa assolutamente riferimento a una possibile data d’uscita del gioco, anche se l’attesa è molto alta, visto il coinvolgimento anche di Akira Yamaoka, compositore delle musiche di Silent Hill. L’intera intervista è disponibile a questo link.