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Sifu – Recensione, il beat ’em up di Sloclap arriva su Nintendo Switch

Sifu è stato lanciato lo scorso febbraio su PlayStation 4, PlayStation 5 e PC, e ha rapidamente colpito il pubblico grazie al suo sistema di combattimento, all’ambientazione e all’interessante meccanica di “invecchiamento”. Ora, nove mesi dopo la release originale del titolo, il picchiaduro di arti marziali targato Sloclap è arrivato su Nintendo Switch con un porting solido che, al netto di alcune limitazioni, non sacrifica nulla di ciò che ha reso la versione originale così memorabile a livello di gameplay.

Dove eravamo rimasti

In Sifu prenderemo il controllo di un bambino (potremo scegliere se un ragazzo o una ragazza all’inizio del gioco) il quale assiste alla morte del padre per mano di Yang. Il protagonista viene a sua volta ucciso ma, tramite un medaglione speciale, ritorna in vita. Il protagonista, quindi, decide di dedicare la sua intera vita alla ricerca della vendetta nei confronti di Yang e dei suoi alleati. La meccanica che ha reso così affascinante Sifu sin dai tempi della sua release originale è quella legata al medaglione già citato, il quale a ogni morte del protagonista gli permette di tornare in vita. La cosa, però, ha un prezzo. Ogni volta che morirà, infatti, il protagonista invecchierà inesorabilmente, fino a che si arriverà a un punto in cui non si potrà più tornare in vita. Ogni decennio il protagonista invecchia visibilmente e la cosa porta a subire sempre più danni.

SIFU recensione SwitchL’invecchiamento però non porta solo malus, dato che il processo porta il protagonista a infliggere più danni ai nemici che ci intralceranno la strada durante la nostra ricerca di vendetta. In ogni caso, l’essere sconfitti ripetutamente è un elemento di gameplay da non sottovalutare, dato che ogni morte sarà registrata in uno specifico contatore. Il numero registrato andrà a sommarsi alla nostra età a ogni morte, e ciò significa che ogni sconfitta ci porterà sempre più vicini alla morte permanente del personaggio. Al lancio la difficoltà dell’opera ha spaventato molti giocatori e, per sopperire a ciò, il team di sviluppo Sloclap ha aggiunto opzioni di difficoltà aggiuntive. Oltre alle nuove difficoltà Studente e Maestro, che rendono l’esperienza rispettivamente più facile o più difficile, il gioco ha anche un elenco di modificatori che potete sbloccare dopo il completamento, i quali modificano l’esperienza a discrezione del giocatore.

Un porting funzionale, ma non eccezionale

Essendo questo il porting di un titolo uscito quasi un anno fa non staremo qui ad approfondire nel dettaglio il gameplay dell’opera. Se volete più informazioni a riguardo vi invitiamo a leggere la nostra prima recensione dedicata al titolo. In questa recensione andremo ad analizzare se questo porting è riuscito o meno a mantenere l’esperienza originale inalterata. Sifu, su Nintendo Switch, gira a 30 fps e, a parte un punto all’inizio del primo livello, non ci sono molti cali di frame rate nel corso del gioco. Per quanto concerne la risoluzione, Sifu su Switch va a 720p, mentre in modalità portatile scende a 500p. La critica principale che si può fare a tale porting è che Sifu, di base, non era di certo un titolo tripla A a livello tecnico, e su Switch si sono viste conversioni migliori con titoli decisamente più ostici da far girare (basti vedere The Witcher 3: Wild Hunt). Sifu non è di certo un open world e nel corso dell’avventura esploreremo sempre zone piuttosto ristrette, con aree di gioco ricche sì di nemici, ma mai così tanti da impedire un porting di caratura superiore.

SIFU recensione SwitchCome accennato in precedenza, comunque, bisogna specificare che Sifu offre prestazioni differenti tra la modalità docked e quella handheld. Se nel primo caso, nonostante alcuni cali e pecche tecniche, il gioco ripropone l’esperienza vissuta in origine sulle console PlayStation e PC, quando si prova l’opera in modalità portatile la situazione peggiora. Oltre ai già citati 500p, il frame rate è più instabile, con cali decisamente più vistosi e frequenti rispetto alla modalità in docked. Va specificato, comunque, che non si sta parlando di niente di disastroso, e sono tutti problemi che potranno essere risolti nelle prossime settimane dal team di sviluppo tramite appositi aggiornamenti. A prescindere da questo, però, è paradossale come una console che punta spesso sul concetto di portabilità offra delle prestazioni peggiori rispetto alla modalità docked.

Per quanto concerne l’aspetto tecnico, il processo di porting ha lasciato pressoché inalterato quanto visto nelle precedenti versioni del titolo, questo grazie al comparto grafico minimale e al suo sorprendente stile artistico. Anche qui, come nel caso della risoluzione e degli fps, il team di sviluppo avrebbe potuto fare un lavoro leggermente migliore. Per quanto Nintendo Switch sia una console limitata, Sifu non è di certo ricordato per avere un comparto grafico fotorealistico. Pertanto non si può non evidenziare negativamente il fatto che alcune texture siano meno curate rispetto alla precedenti versioni, e in generale si nota un certo impoverimento grafico. Da questo punto di vista, giocare il titolo in modalità portatile renderà meno evidenti tali mancanze. Sul discorso caricamenti, anche qui c’è un peggioramento rispetto alla precedenti versioni, anche se in questo caso è decisamente più comprensibile. In ogni caso, il problema si nota solo con il confronto diretto, soprattutto con la versione PlayStation 5, dato che in generale la durata dei caricamenti è gestibile.

Sifu è stato uno dei migliori giochi dell’anno e, nonostante tutte le pecche tecniche fin qui elencate, l’esperienza è rimasta intatta anche su Switch. C’è da sottolineare che il team di sviluppo Sloclap ha lavorato al porting senza l’aiuto di altri team, come avvenuto per altre conversioni arrivate sulla console ibrida di Nintendo. Per quanto il risultato finale non sia eccezionale, va premiato lo sforzo di un team giovane e inesperto che già si sta distinguendo nell’industria. Se non avete avuto modo di giocare Sifu sulle console PlayStation e su PC, la versione Nintendo Switch è una valida alternativa qualora siate in grado di soprassedere circa un comparto tecnico non eccezionale e un frame rate non sempre stabile.

Sifu - Versione Nintendo Switch

7.2

Sifu è uno dei titoli migliori dell'anno e tra gli indie più interessanti di queste ultime due generazioni. Il porting dell'opera su Switch presenta alcuni problemi legati al frame rate, ai caricamenti, all'aspetto tecnico e alla risoluzione, ma sono tutti elementi che non pregiudicano l'esperienza. Se sarete disposti a chiudere un occhio circa i problemi sopracitati, Sifu su Switch fa rivivere quanto visto sulle console PlayStation e su PC. Consigliato per coloro che non hanno avuto modo di provare le precedenti versioni e vogliono vivere Sifu in portabilità.;s

Paolo Saccuzzo
Laureato in Lettere Moderne e in Comunicazione della e Cultura dello Spettacolo, da sempre appassionato di tutto ciò che concerne l'intrattenimento in tutte le sue forme, dal cinema alle serie TV, dai fumetti alla musica, fino ad arrivare ai videogiochi. Amante del mondo Sony, è però cresciuto con i classici Nintendo, nello specifico Super Mario 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time.

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