Lo scorso venerdì pomeriggio, la polizia di Victoria (lo Stato federato con capitale Melbourne) ha ufficialmente annunciato che sei giocatori sono stati arrestati in relazione a un’indagine avviata sui match di Counter-Strike: Global Offensive, inaugurando così il primissimo caso del suo genere in Australia.
Tale inchiesta era in realtà iniziata nel marzo di quest’anno, dopo che un’agenzia di scommesse ha informato la polizia di aver avuto modo di notare attività sospette in merito a un torneo di Counter-Strike: Global Offensive. Secondo quanto dichiarato dai rappresentanti delle forze dell’ordine australiani in un comunicato, “si presume che i giocatori si stessero organizzando per architettare a tavolino alcune partite e successivamente piazzarvi sopra un sistema di scommesse”.
Almeno cinque partite sono state colpite dall’attività illegale di scommesse, e in merito a questa ben quattro uomini sono stati arrestati proprio mercoledì. Un altro mandato d’arresto è stato eseguito anche dalla polizia di Perth, ma non ha visto nessun altro giocatore finire in carcere. Al contrario, gli ultimi due mandati sono stati invece effettuati a Mount Eliza, provocando altri due arresti.
Neil Paterson, vice commissario della Victoria Police, ha affermato che l’inchiesta è stata la prima nel suo genere in tutta l’Australia. “Gli e-sports costituiscono una reale industria sportiva emergente, e per questo non mancheranno attività illegali di scommesse legate agli esiti di tornei e partite”, afferma Paterson. E continua: “Questi mandati evidenziano anche che la polizia prenderà sul serio qualsiasi segnalazione di attività sospette o criminali all’interno del mondo degli e-sports, e anzi incoraggiamo chiunque abbia informazioni a farsi avanti”.
Ad ogni modo, tutti gli uomini arrestati sono stati poi successivamente (e forse solo temporaneamente) rilasciati in attesa dello sviluppo di ulteriori indagini da parte delle autorità, che al momento stanno collaborando con Sportsbet e altri punti scommesse. Ad ogni modo, non è la prima volta che Counter-Strike si presta ad imbrogli di vario genere – e più o meno severi. Ricordate quando l’anno scorso un team era stato squalificato per cheat durante un torneo a Shangai?