SEGA vende Relic Entertainment e taglia 240 posti di lavoro

Sega vende Relic Entertainment e taglia 240 posti in Europa per affrontare le sfide economiche e ristrutturare il proprio business del gaming.

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief News Lettura da 2 minuti

Sega, la celebre casa produttrice di videogiochi, ha annunciato una serie di cambiamenti significativi nel suo assetto aziendale. Tra le decisioni più rilevanti, la cessione di Relic Entertainment e la riduzione di personale in Europa.

Relic Entertainment ceduta a Emona Capital LLP

Relic Entertainment, con sede a Vancouver, Canada, è nota per la produzione di giochi di strategia in tempo reale, tra cui le serie di successo Company of Heroes, Age of Empires e Homeworld.

La cessione di Relic è stata annunciata da Sega, che ha dichiarato di averla venduta a una società di investimenti del Regno Unito, da costituire ex novo, però i dettagli ulteriori non sono stati divulgati su richiesta del trasferimento.

Il capo di Sega Europe, Jurgen Post, ha dichiarato al personale tramite GamesIndustry.biz: “Sega sta lavorando a stretto contatto con Relic su questa transizione, e gli auguriamo il meglio per il futuro”.

Ha aggiunto: “Desidero scusarmi sinceramente per l’ansia e l’inevitabile angoscia che questa notizia causerà, particolarmente per coloro che saranno direttamente coinvolti. Queste decisioni sono state incredibilmente difficili da prendere, e seguono una considerazione meticolosa e scelte prese con i leadership team di tutta l’azienda”.

Tagliati 240 posti in Europa

Un’altra scelta drastica presa da SEGA è invece quella di tagliare 24 posti di lavoro in Europa, con la maggior parte dei tagli previsti presso Creative Assembly e Sega Europe, entrambi con sede nel Regno Unito, e un numero minore anche presso Sega Hardlight.

Inoltre, Sega ha comunicato di aver effettuato una revisione del portfolio di titoli in sviluppo nei suoi studi europei e di aver deciso di “rivalutare dei lavori in corso su alcuni titoli in sviluppo”. Ciò si tradurrà in una perdita stimata di 5,6 miliardi di yen (circa 29 milioni di euro) come costo delle vendite.

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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.