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Se succede qualcosa, vi voglio bene – Recensione del corto animato Netflix da Oscar

Anche quest’anno la cerimonia degli Oscar si è conclusa, portando con sé le premiazioni di vecchie conoscenze e nuove promesse. Infatti, se tra i lungometraggi animati ha trionfato l’ultima fatica Pixar Soul, l’Oscar per il miglior cortometraggio animato se lo è aggiudicato Se succede qualcosa, vi voglio bene, scritto e diretto da Will McCormack e Michael Govier e distribuito da Netflix. Così, con una splendida colonna sonora e una gradevole animazione 2D in bianco e nero, Se succede qualcosa, vi voglio bene ha sottolineato ancora una volta e davanti al mondo intero come l’animazione sia un medium per qualsiasi messaggio e genere cinematografico.

Legami

Il cortometraggio si apre in medias res mostrandoci una coppia che, per qualche motivo, non è più in sintonia come una volta. Il motivo di questo è la prematura scomparsa della figlia a causa di una sparatoria in una scuola americana; da quel giorno, la storia dei genitori della ragazzina non è più stata la stessa… Se succede qualcosa, vi voglio bene si ispira a un problema che attualmente colpisce gli Stati Uniti: la dilagante incidenza delle sparatorie nelle scuole; per cui, sebbene non vi sia il riferimento esplicito a nessun episodio in particolare, il cortometraggio Netflix mette in scena efficacemente le tristi meccaniche che hanno afflitto le vite di centinaia di americani.

Con delicatezza e rara potenza visiva, Se succede qualcosa, vi voglio bene non si limita a denunciare il fenomeno delle sparatorie nelle scuola, esplorando il tema del lutto e portandoci nelle vite di chi deve fare i conti con le conseguenze della disgrazia. Come è possibile ritrovare la serenità quando il mondo appare tutto grigio? Questa domanda drammatica è ben supportata dallo stile di animazione e dai colori del cortometraggio, interamente in bianco e nero eccezion fatta per la maglietta celeste della protagonista. In più, una particolare scelta stilistica, già consolidata nei numerosi cortometraggi Pixar, è la totale assenza di dialoghi: il risultato è un film muto che chiunque, a prescindere dall’età e dalla nazionalità, può fruire e comprendere facilmente e che riesce efficacemente a evocare e trasmettere delle emozioni molto forti. Interessante notare come Michael Govier, co-regista e co-sceneggiatore, abbia voluto rappresentare questa storia in un corto animato proprio per alleggerire i toni, che sarebbero potuti risultare troppo pesanti da guardare in presenza di attori in carne e ossa.

Trattandosi di un tema decisamente delicato, i team di Oh Good Productions e Gilbert Films hanno lavorato a stretto contatto con Everytown for Gun Safety e Moms Demand Action, due associazioni statunitensi contro la diffusione legale delle armi da fuoco che hanno aiutato i registi e sceneggiatori a modellare il cortometraggio, dando loro feedback, note e approvazioni sulle diverse bozze della sceneggiatura. Inoltre, è curioso notare come tra il cast tecnico compaia anche la pluripremiata attrice Laura Dern, che ha preso parte al progetto nel ruolo di produttrice esecutiva.

Se succede qualcosa, vi voglio bene è un cortometraggio animato che in soli 12 minuti racchiude emozioni universalmente note: amore, paura, dolore, lutto. I frame si susseguono come pugni nello stomaco, in uno storytelling che ci porta a empatizzare fortemente per i personaggi e a commuoverci assieme a loro. Lo stile di animazione e la colonna sonora supportano bene la narrazione del cortometraggio, cui visione scorre velocemente, ma sicuramente non in modo indolore. Un cortometraggio animato che non si schioderà dalla mente tanto facilmente.

Se succede qualcosa, vi voglio bene

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Se succede qualcosa, vi voglio bene è un cortometraggio animato che si approccia a temi delicati come il dolore e il lutto con empatia e potenza narrativa. Unendo una narrazione muta, uno stile di animazione piacevole ed efficace e una splendida colonna sonora, il film dimostra come l'animazione sia un medium adatto per raccontare qualsiasi tipo di storia e di tema, anche i più pesanti.Un cortometraggio consigliato a tutti, rigorosamente con i fazzoletti a portata di mano.

Ivana Murianni
Classe '95, laureata in Mass Media e Politica e studentessa del master in International Screenwriting and Production. Retrogamer nostalgica, amante dei giochi indie (specie se in pixel art!), sceneggiatrice esordiente (Fr33d0m - Upper Comics, Shingan - Shockdom, BLossom - Kyoudai Manga) e bassista dall'animo rock, potrebbe essere avvistata mentre corre in giro per il mondo, persa nei suoi pensieri.

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