Infittiscono ancora di più il mistero dietro il truffaldino The Day Before le parole di un ex-sviluppatore di Fntastic, che ha deciso di rimanere anonimo di fronte a Dualshockers, che ha raccolto un parere dall’altro punto di vista della vicenda.
Per chi non fosse informato in merito: The Day Before è un titolo (o meglio, è stato un titolo) sviluppato da Fntastic che ha fatto parlare molto male di sé a causa di numerose promesse non mantenute: tra tutte, quella di essere un MMO RPG, rivelandosi infine un extraction shooter.
La gogna mediatica del titolo che doveva rappresentare il lancio nel mondo dei giochi di alto livello di Fntastic ha costretto il team alla chiusura a soli 4 giorni dalla pubblicazione del gioco, che già da ieri risulta non più acquistabile su Steam.
Leggiamo insieme le dichiarazioni dell’ex-sviluppatore del titolo:
“Non l’ho mai ritenuto un MMO. Nessuno del nostro team sa perché lo hanno chiamato MMO. È sempre stato uno sparatutto in terza persona con alcune meccaniche cooperative. Non è stata implementata alcuna meccanica dei giochi di ruolo: le abilità erano un’idea ed erano in fase di prototipo, ma niente di più.
Forse gli amministratori delegati sapevano qualcosa e non ce lo hanno detto. Tecnicamente parlando, non sono state implementate meccaniche di gioco di ruolo. Non c’era modo di mettere nel mondo molte persone o di rendere il mondo più grande. Fin dall’inizio, l’idea era che i server avrebbero avuto meno di 100 persone: questo non è un MMO. Niente clan, niente raid, hub chiusi. È così da oltre due anni.
Internamente è stato sempre considerato un ibrido tra Rust, Day-Z ed Escape From Tarkov, nulla a che vedere che vedere con una struttura anche solo simile all’MMO insomma”