Satoru Iwata e il suo lavoro per la localizzazione dei Pokèmon

Raffaele "RaffoTP" Di Sarno
Di Raffaele "RaffoTP" Di Sarno News Lettura da 4 minuti

Satoru Iwata era un grand’uomo e non tutti sanno il grande lavoro che ha compiuto nella localizzazione per i primi giochi dei Pokèmon. Anche se sono trascorsi molti anni dall’uscita di Pokémon Rosso e Pokémon Blu in occidente (si parla del 1998) e probabilmente senza il lavoro di Iwata, allora presidente di HAL Laboratory, non ci sarebbe stato questo boom delle creaturine portatili.

Iwata

 

Ultimamente,Il CEO e Presidente della Pokémon Company, Tsunekazu Ishihara, ha raccontato in un intervista a 4Gamer alcuni episodi dell’epoca, quando lavorò per la prima volta con Iwata, anche sul tema della localizzazione dei Pokémon:

4Gamer: Penso che ci siano molte persone che ignorino il coinvolgimento di Iwata nella serie Pokémon.

Ishihara: Ci sono addirittura persone in Nintendo che non sanno questa cosa. Nel 1998 Iwata-san era presidente di HAL Laboratory.

4Gamer: Potrebbe raccontarci qualcosa a riguardo?

Ishihara: Certo. All’epoca Game Freak stava cominciando la produzione di Pokémon Oro e Pokémon Argento e c’era personale a malapena sufficiente a seguire tali progetti. All’inizio, quando abbiamo lavorato su Pokémon Rosso e Pokémon Verde, il pensiero di pubblicare tali titoli in altri Paesi al di fuori del Giappone non ci passava nemmeno per la testa. Tutto è cominciato solo quando abbiamo sentito la voce imperante di Yamauchi-san dire “pubblicate il gioco in America!”.

4Gamer: Quindi Game Freak non disponeva di risorse sufficienti per essere impegnata su più progetti, come ad esempio Pokémon Stadium?

Ishihara: Esatto. Yamauchi-san, oltre a ordinare la localizzazione dei titoli per l’occidente, spingeva molto perché passassimo allo sviluppo del progetto successivo. Tuttavia non avevamo molte opzioni: decidemmo quindi di focalizzarci su Oro e Argento piuttosto che sulla versione inglese e pensavamo che una conversione per l’occidente sarebbe restato un sogno e quasi rinunciammo all’idea. Proprio in quel momento però un uomo ci tese la sua mano in aiuto – il presidente di HAL Laboratory, Satoru Iwata.

4Gamer: Nello specifico, che tipo di contributo diede Iwata-san?

Ishihara: Inizialmente Iwata-san diede un’occhiata al codice di Rosso e Verde e BAM!, lo esaminò interamente e incominciò a stendere delle linee guida per la realizzazione di una versione occidentale. Con l’analisi e le indicazioni di Iwata, Teruki Murakawa si mise al lavoro sulla localizzazione. Quello che mi raccontò Murakawa-san è molto divertente. Murakawa era un ingegnere che si occupava di hardware, ma un giorno uno dei suoi referenti gli disse che avrebbe dovuto fare un esame preliminare sul progetto. Questo significava fondamentalmente andare da Iwata-san per capire esattamente cosa fare e come farlo. Così egli si recò negli uffici di HAL Laboratory dove Iwata-san relazionò Murakawa-san sul lavoro svolto fino a quel momento. Alla fine andarono avanti a parlare da mezzogiorno fino a notte inoltrata!

Iwata Goodbye

Avete davanti agli occhi l’ennesima dimostrazione della grande disponibilità e umanità di Satoru Iwata, inoltre non tutti sanno che era anche un bravissimo programmatore che sapeva apprezzare e rispettare il lavoro delle altre persone.

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Nato con PlayStation 1 e Game Boy, subito si è lanciato in competizioni sfrenate con gli amici fin da piccolo, questo spirito competitivo è cresciuto col tempo e ora predilige gli eSports, in particolare League of Legends ed Hearthstone, segue con attenzione gli eventi competitivi di tutto il globo tifando come un vero ultrà. Champions preferiti di LoL: Ezreal, Blitzcrank e Yasuo.