Riot Games, software house che ha dato vita a League of Legends, ha licenziato 46 dei suoi impiegati seguendo una linea strategica volta ad aumentare l’attenzione a determinate aree del proprio business.
“A causa di questi cambiamenti alcuni ruoli sono stati eliminati, andando a coinvolgere 46 membri del nostro team” ha dichiarato Riot Games in un comunicato ufficiale. “Questa è una parte ricorrente nella gestione del nostro business: queste modifiche alla nostra struttura aziendale ed ai nostri team vengono fatte seguendo delle strategie che ci permetteranno di regalare ai nostri utenti le esperienze migliori possibile. Comunque non prendiamo mai le decisioni a cuor leggero, ma anzi il benessere dei nostri dipendenti è sempre al primo posto. Tuttavia, non sempre è possibile far convivere quest’ultimo con le nostre politiche aziendali, ma rimane sempre il nostro obiettivo principale”.
I licenziamenti riguardano solo l’1% dell’organico di Riot Games, che ad oggi conta oltre 4500 dipendenti sparsi in più di 20 uffici in tutto il mondo. La maggior parte dei tagli riguardano la divisione pubblicazione, mentre una parte meno consistente di essi riguarda il reparto reclutamento e la divisione esporta dell’azienda. Riot Games non è l’unica azienda ad aver effettuato dei tagli nell’ultimo periodo, con un gran numero di società che puntano a limitare il più possibile i costi.