Quando le porte di villa Spencer si aprirono al mondo per la prima volta nel lontano 1996, era chiaro che un nuovo genere videoludico stava per cambiare definitivamente le regole del gioco, entrando nei cuori dei videogiocatori per non andarsene mai più. Sia chiaro, di titoli horror che si erano imposti sul mercato ce n’erano già: basti citare l’ormai compianto primo capitolo di Alone in the Dark del 1992, e ancora prima i precursori Haunted House del 1982, sviluppato da Atari e Ghost House di Sega nel 1986. Eppure, il genere survival horror nasceva proprio con il primo capitolo della longeva saga ideata da Shinji Mikami e Tokuro Fujiwara: jumpscare a manetta, sensazione di oppressione costante, munizioni e scorte varie in quantità decisamente esigua, creature oscure che ci attendevano dietro ogni corridoio. Gli elementi caratteristici di Resident Evil c’erano già all’epoca, e ci sono tutt’ora, evolvendosi nel corso del tempo per stare al passo con le tecnologie del momento. E se come metro di paragone per l’attesissimo ottavo capitolo, quel Resident Evil Village che ormai sembra vicinissimo in questo 2021, utilizziamo la presenza o meno di zombie ed erbe verdi per giudicare se sia o meno un “vero” Resident Evil, allora davvero questa è una saga che ci è entrata nel cuore.
Con all’attivo 135 titoli pubblicati (compresi remake e porting) e oltre 100 milioni unità vendute, Resident Evil è la saga più longeva e remunerativa di Capcom. Conosciuta col nome di Biohazard nella terra del Sol Levante (ma arrivata qui in occidente con un titolo diverso a causa di una questione legale con una rock band che aveva lo stesso nome), nacque ispirandosi fortemente a Sweet Home, titolo del 1989 per NES, al quale deve molti dei suoi elementi cardine: l’ambientazione in una vecchia magione, gli enigmi, i caricamenti tra una porta e l’altra. 25 anni sono passati da villa Spencer, e Resident Evil è cambiato sia strutturalmente che narrativamente. Niente più ambientazioni bidimensionali a telecamera fissa, ma visuale in terza persona o addirittura in prima. Non più semplici zombie, ma armi biologiche per la distruzione di massa, fino al passo indietro e al ritorno nei corridoi angusti di una vecchia casa per chiudere un cerchio e aprirne un altro. E allora cerchiamo di stare al passo, raccontandovi questi 25 anni di storia videoludica, senza la pretesa tuttavia di essere esaustivi in ogni dettaglio. Una piccola guida, per chi si avvicina per la prima volta alla serie e non sa da dove cominciare, o per i veterani, che vogliono ripassare la storia principale nell’attesa di Village. Benvenuti nel survival horror.
Resident Evil Zero
Sebbene non sia il primo capitolo della saga ad essere stato pubblicato, questa iniziale esclusiva per Nintendo Game Cube del 2002 aveva come obiettivo quello di scavare a fondo nei misteri dell’Umbrella Corporation, l’azienda farmaceutica dietro lo sviluppo del Virus T, una terribile arma batteriologica in grado di infettare e trasformare in zombie qualsiasi forma di vita vi entri in contatto. La storia segue i primi passi del Team Bravo, squadra della S.T.A.R.S. (un corpo speciale degli Stati Uniti, di istanza a Raccon City) inviata il 23 luglio del 1998 in missione nelle vicine Montagne Arklay per investigare su una serie di inspiegabili omicidi. A causa di un guasto all’elicottero, il team è costretto ad atterrare, scoprendo una volta a terra che il convoglio che stava trasportando il detenuto Billy Coen, ex tenente dei marine, è stato misteriosamente attaccato. Sospettando che sia stato lo stesso tenente Coen, il team Bravo si divide, per cercare il detenuto ed eventuali indizi sui misteriosi omicidi. Vestiremo così i panni di Rebecca Chambers, ufficiale medico e membro più giovane del team.
Proprio Rebecca incontrerà Coen su un treno nelle vicinanze, ma desisterà dall’arrestarlo a causa dell’improvviso attacco degli zombie. Comincerà così l’incubo dei due protagonisti, che, unendo le forze (brillante l’introduzione di Nintendo del sistema Partner zapping), attraverseranno il centro di addestramento dell’Umbrella e i suoi laboratori, scoprendo l’inquietante storia del Dottor James Marcus, padre del virus T, e dei suoi due pupilli: Albert Wesker, capo della S.T.A.R.S. di Raccon City e William Birkin, brillante scienziato, ucciso dieci anni prima per entrare in possesso delle sue scoperte. Un viaggio all’insegna del terrore, che vedrà i due protagonisti affrontare le B.O.W Mutanti e le trasformazioni di Marcus, fino alla distruzione del centro d’addestramento. I due alla fine si separeranno. Rebecca libererà Coen, dandolo per disperso e consentendogli così la fuga, mentre deciderà di dirigersi verso l’inquietante magione Spencer.
Resident Evil
Il capostipite della saga, rimasto nella mente (e negli incubi) di milioni di giocatori dal 1996 ad oggi, grazie allo splendido remake per Game Cube e all’incredibile filmato iniziale che vedeva come protagonisti degli attori in carne ed ossa. Ci troviamo nelle foresta di Raccon City, nella notte tra il 24 ed il 25 luglio del 1998. Il team Alpha della S.T.A.R.S. lascia la città per investigare sulla misteriosa scomparsa del team Bravo. I loro compagni non rispondono più alle comunicazioni, e sono dispersi nelle montagne Arklay. Chris Redfield, Jill Valentine, Billy Burton, Albert Wesker e gli altri membri della squadra iniziano così le loro ricerche, finendo in un incubo. Attaccati da misteriosi cani zombie, decidono di rifugiarsi nella Villa di Ozwell Spencer, che assieme a James Marcus e a Edward Ashford aveva fondato nel 1962 l’Umbrella Corporation. Ma invece della salvezza, conosceranno solo il terrore.
La villa è infatti un enorme tranello architettato da Wesker. I membri del team Alpha dovranno affrontare zombie, corvi, piante assassine e le trappole ideate dall’architetto George Trevor, oltre al terribile essere che risponde al nome di Lisa, sua figlia. Infine, non per importanza, nei più remoti angoli del laboratorio sotto la magione, il terribile Tyrant, arma biologica di distruzione definitiva. Come nel capitolo precedente, dopo aver smascherato Wesker ed essersi riuniti a Rebecca, Chris, Jill e Barry faranno saltare in aria la villa, fuggendo verso Raccon City.
Resident Evil 3: Nemesis – prima parte
Nonostante la numerazione segua quella di Resident Evil 2, gli eventi di questo terzo capitolo iniziano un giorno prima e si concludono un giorno dopo quest’ultimo. É il 20 settembre 1998. I membri superstiti della S.T.A.R.S. sono tornati a Raccon City da qualche giorno, e hanno scoperto una città completamente diversa da quella che conoscevano. Il virus T è arrivato dal laboratorio fin nel cuore del centro abitato, che ha iniziato a mutare. Nei panni di Jill Valentine attraverseremo i vicoli di una cittadina assediata dagli zombie, difesa, senza speranza, dai pochi agenti Swat e R.P.D. rimasti, oltre ad alcuni mercenari dell’Umbrella che sembrano avere un secondo fine. Faremo così la conoscenza di uno dei nemici più terribili e iconici dell’intera saga, cuore del controverso remake uscito nel 2020 e fonte di ispirazione per il sottotitolo del gioco: il Nemesis. Questo nuovo modello di Tyrant è più forte, più intelligente, e con un solo obiettivo: sterminare ogni singolo membro della S.T.A.R.S. Dopo aver unito le forze con Carlos, mercenario dell’Umbrella, Jill cercherà gli ultimi sopravvissuti alla centrale di polizia, fino all’ultimo decisivo scontro con il Nemesis nei pressi della torre dell’orologio, durante il quale cadrà svenuta dopo aver contratto il virus T.
Resident Evil 2
Se il tuo primo giorno di lavoro da poliziotto in una nuova città inizia con un’apocalisse zombie, non puoi certamente considerarti un rookie fortunato. Il secondo capitolo della saga inizia il 30 settembre del 1998, quando Leon Kennedy arriva a Raccon City per iniziare la sua nuova carriera. Ma, appena giunto in città, scoprirà di essere stato preceduto dal terrore più puro. Stessa verità scoperta da Claire Redfield, che arriva in moto a Raccon City per cercare suo fratello Chris, membro della S.T.A.R.S. del quale non ha più notizie da giorni. Dopo un rocambolesco incontro presso una stazione di servizio, i due sfortunati ragazzi decideranno di nascondersi agli zombi nella vicina centrale di polizia. Lì, come ormai avrete a questo punto compreso, scopriranno di essere quanto più lontani possibile dalla salvezza. La centrale, infatti, è gestita dal capo Brian Irons, segretamente coinvolto nei piani dell’Umbrella Corporation, che controlla l’intera Raccon. La centrale infatti, oltre ad essere completamente invasa dagli zombie, è anche una copertura per il gigantesco laboratorio dell’Umbrella. Qui, Leon conoscerà Ada Wong, spia al servizio di Wesker, che tenterà di sedurlo per entrare in possesso di un campione del Virus G, mortale evoluzione del virus tiranno, ma troverà – apparentemente – la morte nell’impresa. Claire, invece, tenterà a tutti i costi di proteggere la piccola Sherry Birkin, figlia dello scienziato William che è stato in grado di far evolvere il virus, ma che, tradito dallo stesso amico Wesker, deciderà di iniettarsene una dose per sfuggire alla morte, tramutandosi in una mostruosa creatura. Come da repertorio della serie, Leon e Claire faranno esplodere il laboratorio riuscendo a fuggire con la piccola Sherry, promettendosi di distruggere l’Umbrella con tutte le forze. Uno dei capitoli più amati dal franchise, che introdusse la meccanica del doppio CD, uno per protagonista, e che ha visto nel 2019 uno straordinario remake.
Resident Evil 3: Nemesis – seconda parte
Il 1 ottobre Jill si riprende, grazie all’antidoto somministratole da Carlos. I due decidono di raggiungere la torre radio per chiamare i soccorsi e fuggire dalla città. Scopriranno che i piani di Nikolai, leader dei mercenari, sono tutt’altro che amichevoli. Dovranno quindi affrontarlo per riuscire a salvarsi, oltre a dover fronteggiare i continui attacchi del Nemesis. Una battaglia finale al cardiopalma tra Jill e il mostro, scandita da un timer di 15 minuti che preannuncia l’arrivo di una testata missilistica lanciata dal governo USA per contenere l’epidemia, raggiunge il climax quando Jill preannuncia l’iconica frase “te la do io la S.T.A.R.S.“, prima di colpire con un ultimo colpo mortale il Nemesis. A questo punto, l’arrivo di Barry è provvidenziale per salvare lei e Carlos, facendoli fuggire in elicottero prima della letale esplosione.
Resident Evil Code: Veronica
Uscito originariamente su Dreamcast nel 2000, e poi arrivato sulle altre console con la versione X, Resident Evil Code: Veronica è uno spin-off che è entrato prepotentemente sul podio della saga, tanto che moltissimi fan ne chiedono a gran voce un remake. La storia è ambientata nel dicembre del 1998, tre mesi dopo il bombardamento di Raccon City. La nostra Claire, dopo essere riuscita a mettersi in contatto con il fratello Chris, decide di investigare sull’Umbrella a Parigi. Qui verrà catturata e condotta su una misteriosa isola, Rockfort Island, dove il virus T-Veronica è sfuggito al controllo. Qui, Claire conosce il giovane Steve Burnside, alla ricerca del proprio padre. I due si ritroveranno a fare i conti con Alfred e Alexia Ashford, nipoti di uno dei tre leggendari fondatori dell’Umbrella Corporation. Grazie all’aiuto di Chris, Claire e Steve viaggeranno poi fino in Antartide per combattere l’antica famiglia e la loro nuova sperimentazione del virus, oltre a scoprire qualche informazione in più sul passato di Wesker, che sembra aver acquisito poteri soprannaturali grazie al virus.
Resident Evil 4
Il quarto capitolo della saga vede il ritorno di Leon Scott Kennedy e l’arrivo della visuale dinamica sopra le spalle del protagonista: una vera svolta nella serie, che abbandona le atmosfere tipicamente horror per viaggiare verso l’action più puro, simboleggiato dalla scomparsa degli zombie classici, i quali lasciano invece il posto ai Ganados. Leon non è più il giovane sbarbatello che abbiamo conosciuto nel secondo capitolo: nell’autunno del 2004, infatti, è ormai un agente governativo esperto, inviato dal presidente degli Stati Uniti d’America alla ricerca della figlia rapita. Il suo viaggio lo porterà in Spagna, dove troverà la misteriosa setta dei Los Illuminados, che sembra essere la responsabile del rapimento. Qui, insieme alla vecchia conoscenza Ada Wong, scoprirà che l’organizzazione terroristica è riuscita a controllare un nuovo parassita, las plagas, che conferisce forza fisica straordinaria al prezzo della propria umanità. Attraversando villaggi rurali, castelli medievali e fortezze su isole dimenticate, Leon riuscirà a salvare la figlia del presidente, Ashley Graham dalle mani Osmund Saddler, leader spirituale degli Illuminados e portatore della plagas regina. Quest’ultimo, infatti, voleva infettare la ragazza, rispedirla negli Stati Uniti e controllare la nazione americana tramite le plagas. Leon scoprirà che, ancora una volta, dietro questa macchinazione si nasconde Albert Wesker.
Resident Evil 5
Il capitolo della saga più venduto di sempre con oltre 12 milioni di copie, ha debuttato sul mercato nel 2009. Il titolo è ambientato nello stesso anno della pubblicazione del gioco, quando le plagas, che sembravano essere state annientate nel capitolo precedente, vengono recuperate e modificate in segreto dalla Tricell, una compagnia farmaceutica multinazionale. Chris Redfield, da poco unitosi alla compagnia anti terrorismo B.S.A.A. viene mandato in Africa ad indagare. Qui fa la conoscenza di Sheva Alomar, sua partner durante la missione. I due scopriranno che i nativi della città di Kijuju sono stati infettati da un misterioso nuovo virus. La Tricell, infatti, sta collaborando con Albert Wesker, che ha rapito e soggiogato Jill. Una volta raggiunto Wesker, questi gli rivelerà il suo piano: diffondere nel mondo il nuovo virus denominato Uroboros. Liberata Jill dal suo gioco, i tre affrontano Wesker, che dopo essersi iniettato l’arma biologica assume sembianze mostruose. Sconfitto – forse definitivamente – l’antico nemico, i tre abbandonano il sito e si portano in salvo.
Resident Evil 6
Il titolo più controverso della serie, criticato dai fan per essersi mosso in una direzione totalmente action, reo di aver abbandonato completamente gli elementi cardine del franchise. Questo sesto capitolo conta la presenza di 4 campagne principali, che vedono il ritorno dei protagonisti principali della serie: Leon, Chris, Sherry e Ada, al fianco di nuovi compagni. La trama inizia nel 2012, a quindici anni dall’incidente di Raccon City e a nove dalla distruzione dell’Umbrella Corporation. Nel corso delle 4 campagne, i nostri eroi dovranno scontrarsi conto la Neo Umbrella, una sorta di setta formata dagli ex-scienziati della casa farmaceutica che durante questi anni hanno lavorato ad un nuovo e potente virus C. Le nuove armi biologiche minacceranno il mondo intero, ma dopo una lunga ed estenuante battaglia, i nostri metteranno per sempre fine alla minaccia dell’Umbrella.
Resident Evil 7
Resident Evil 7 è la chiusura di un cerchio. Dopo le critiche ai due precedenti capitoli, infatti, Capcom decise di ritornare sui propri passi, riportando la saga alle sue origini. Apparentemente, infatti, ci troviamo di fronte a un titolo che, a livello di storia, ha poco a che fare con gli episodi che lo precedono. Ma non nelle meccaniche e nello spirito. Superati i primi minuti di spaesamento dovuti alla prima persona, ci ritroveremo in un’angusta magione, con pochissime risorse e nemici dietro ad ogni angolo. Un survival horror vero e proprio. Il nostro Ethan riceve un misterioso messaggio dalla moglie scomparsa, Mia, che gli chiede aiuto e lo invita a raggiungerla in una villa sperduta della Louisiana. Qui, il nostro sventurato eroe cadrà vittima della famiglia Baker, i cui membri sono non morti senzienti che banchettano con carne umana. Questi infatti hanno rapito Mia, e progettano di uccidere lo stesso Ethan. Dopo una rocambolesca fuga, quest’ultimo riuscirà a liberarsi, dovendo affrontare l’inquietante villa e i suoi folli e apparentemente immortali membri. Solo alla fine, dopo essersi liberato di ognuno loro ed aver affrontato i mostri nati dal nuovo virus Necrotossina E, verrà salvato, insieme alla moglie, dall’inaspettato arrivo di Chris, ora membro di una nuova Umbrella Corporation, sorta dalle ceneri della precedente per salvare l’umanità dalle armi biologiche.
25 anni di zombie
Libri, film, spin-off, titoli mobile, magliette, gadget, e chi più ne ha più ne metta. Con buona pace di Romero, la prima cosa che salta in mente al mondo pop quando si pronuncia la parola zombie è senza dubbio Resident Evil. A 25 anni dal primo capitolo, siamo ancora qui alla ricerca di quell’ultimo caricatore per la 9 millimetri che potrebbe salvarci la pelle, o di quell’ultima erba verde da mischiare alla rossa, per ottenere un mix che riporti la nostra salute al massimo. Seppur con alti e bassi, la saga di Capcom è entrata di diritto nell’olimpo videoludico. Dopo il capitolo 7 e gli splendidi remake (il secondo più del terzo) del 2019 e del 2020, la saga si è rilanciata, ed è proiettata verso un nuovo e radioso futuro chiamato Village. E noi, quasi una generazione dopo, saremo ancora qui per tentare di sopravvivere a questo splendido orrore.