La conferenza State of Play di Sony del 10 dicembre è stata a dir poco scoppiettante, dato che ha portato in rete diversi nuovi trailer mozzafiato. Tra questi annunci è spiccato positivamente, com’era ovviamente più che lecito aspettarsi, Resident Evil 3. Parliamo di un nuovo Remake sviluppato da Capcom con il suo RE Engine proprietario, ormai diventato una vera e propria perla considerando gli ultimi titoli della software house usciti, come Devil May Cry 5 e soprattutto Resident Evil 2.
Abbiamo analizzato attentamente il trailer di annuncio ufficiale, soffermandoci su tutti i dettagli che sono stati presentati, e siamo qui oggi per parlarvene prima dell’uscita prevista per il 3 aprile del prossimo anno. Ecco la nostra anteprima di Resident Evil 3!
Il trailer al cardiopalma di Resident Evil 3
Quello che è stato mostrato durante lo State of Play di Sony e che potete trovare in copertina all’articolo non è solamente un video annuncio, non è un teaser di pochi secondi… ma è piuttosto un vero e proprio cortometraggio mozzafiato. L’indiscussa protagonista è Jill Valentine, la donna che prese parte anche alle vicende del gioco originale nell’ormai remoto 1999. Il trailer non lascia in alcun modo respiro per chi si accinge a vederlo, con un inseguimento al cardiopalma ovviamente ai danni della protagonista ed uno scenario disastroso ed inquietante.
Quasi l’intera durata della scena, complessivamente breve, è condita dalla fuga da qualcosa di inizialmente ignoto, ma che si mostra poi come un’imponente ombra quando per afferrare Jill distrugge un intero piano al fine di farla cadere ed acciuffarla. L’intera sequenza è con visuale in prima persona, caratteristica che rende l’intero contesto – come anche l’atmosfera generale – alquanto più tenebrosa e spettrale, ed allo stesso tempo rivelandosi capace in grado di togliere il fiato. Purtroppo o per fortuna però… Resident Evil 3 è un survival horror sparatutto in terza persona.
Non sappiamo infatti se avremo modo di vivere queste magnifiche sequenza quando il prodotto sarà arrivato sugli scaffali, ma sappiamo che quest’eventualità se presente sarà comunque abbastanza marginale. Gli sviluppatori hanno confermato infatti che proprio come il suo remake predecessore, quest’opera avrà la telecamera posta costantemente alle spalle di Jill, ed il sistema di shooting sarà ovviamente progettato di conseguenza.
Poco male se si pensa alle scene che abbiamo avuto modo di vivere in Resident Evil 2, che erano tutt’altro che da cestinare. Il RE Engine permette infatti di portare sugli schermi un comparto grafico spaccamascelle affiancato a dei movimenti al limite del reale, come lo è anche il fotorealismo nel complesso generale. Le animazioni ed il comparto grafico che è possibile vedere nei pochissimi secondi di gameplay puro non sembrano essere da meno. Il sistema di shooting pare inoltre essere stato leggermente alterato, anche se potremo parlare del feeling di quest’ultimo solo quando avremo il gioco tra le mani e ne vedremo le effettive qualità e pecche.
Un nuovo character design per i protagonisti
Per chi ha avuto la fortuna di godere dell’originale Resident Evil 3 sarà sicuramente saltato all’occhio qualche ulteriore particolare dettaglio. È possibile infatti vedere delle interazioni inedite con alcuni personaggi non giocanti, e soprattutto un character design tutto nuovo che si mostra prepotentemente nel trailer. La nuova Jill ed il nuovo Carlos rivelati sono infatti leggermente diversi da come vennero pensati verso la fine degli anni 90, ma questa scelta è sicuramente in linea con le politiche che Capcom ha deciso di adottare mettendosi a lavoro su questi remake. I titoli in arrivo per questa generazione presentano infatti un gameplay ed un impianto generale completamente restaurati partendo dalle basi, ma allo stesso tempo sono molto rispettosi di quello che è stato il passato del medium – e di conseguenza dei giochi di Resident Evil che hanno fatto letteralmente nascere il genere dei survival horror – che vediamo in uscita ormai comunemente.
È tra l’altro possibile vedere nel video la famosa schivata di Jill, che sarà probabilmente un elemento costante nel gameplay, anche se per ora abbiamo avuto modo di ammirarla solo attraverso una cutscene. Gli eventi sembra si svolgerano nello stesso arco temporale del gioco originale, ovvero un giorno prima dell’arrivo di Leon e Claire nella terrificante Raccoon City. Questa caratteristica ci viene confermata dal piuttosto criptico ma utile orologio che apre le danze del video mostrato.
L’intera città è come di consueto infatti nel panico più totale, con infetti che sbucano da ogni angolo e sopravvissuti che corrono all’impazzata in cerca di un qualunque riparo o aiuto che possa permettergli di sopravvivere, anche se ciò è piuttosto improbabile. Possiamo adesso dire inoltre con certezza che questo remake avrà sicuramente la feature più interessante ed iconica che ha caratterizzato l’originale Resident Evil 3… il Nemesis.
L’iconico Nemesis di Resident Evil 3
Non è assolutamente possibile parlare di Resident Evil 3 senza citare il temutissimo Nemesis, la creatura che ha forse reso da sola famosa la saga. La creazione di laboratorio verrà scatenata “per fortuna” anche nella Raccoon City del 2020, in una veste cambiata ma anch’essa rispettosa dei fasti del passato. Abbiamo infatti potuto vedere il volto del mostro, che abbiamo riportato nella foto che trovate qui sopra, ma non ci è ancora stato possibile ammirarlo all’azione in bella vista.
Ad inseguire Jill è infatti un’ombra, che sappiamo essere l’indistinguibile Nemesis visto il suo comportamento, ma che non si è ancora fatta vedere in forma smagliante. Quello che però gli sviluppatori ci hanno riferito durante un’intervista, è che dovremo temere particolarmente il nuovo nemico. Questo infatti sarà ben più temibile del Mr. X che abbiamo potuto ammirare in Resident Evil 2, poiché potrà effettuare una quantità maggiore di azioni al fine di afferrare i protagonisti.
Resident Evil diventa un horror asimmetrico
Gli horror asimmetrici sono dei titoli in cui diversi giocatori tentano di sopravvivere, cercando di sfuggire alle grinfie di un singolo player che cerca di mietere il maggior numero possibile di vittime. Questo genere praticamente reinventato – e portato in auge dall’ormai famosissimo Dead by Daylight – è diventato piuttosto comune nella situazione odierna del mercato. Il titolo appena citato, che si configura ancora come il capostipite meglio riuscito a livello di numeri e contenuti, continua infatti a venire aggiornato con dei DLC che aggiungono personaggi nuovi o importati da altre opere.
Proprio cercando di entrare a gamba tesa in uno scenario alquanto simile, Capcom ha annunciato diversi mesi fa Project Resistance, un horror asimmetrico ambientato nell’universo di Resident Evil che risulta essere sicuramente più che adeguato nei temi, almeno sulla carta. Quello che è stato dichiarato durante lo State of Play del 10 dicembre è però sicuramente sorprendente, perché dopo aver scoperto il cambio di rotta sul nome di questo gioco multiplayer, abbiamo potuto scoprire anche come questo si posizionerà all’effettivo. Il gioco è confermato si chiamerà infatti Resident Evil Resistance e all’apparenza non sembra sarà acquistabile singolarmente, in quanto sarà incluso gratuitamente all’interno di Resident Evil 3.
La nuova interessante manovra di Capcom
Se dalle premesse sembrasse che il titolo volesse costituire un capitolo a sé stante della saga – che si prendesse inoltre l’onere di posticipare un nuovo remake o Resident Evil 8 – Capcom ci ha dimostrato che i piani son ben diversi, oltre che nettamente più genuini ed apprezzabili. Dato che il gioco sarà gratuito e completamente facoltativo, le aspettative verso quest’opera e le pretese del pubblico sono alterate di conseguenza, proiettandosi ovviamente in maniera completamente diversa da quanto sarebbe successo nella situazione immaginata, che stava già facendo storcere il naso di molti.
I dubbi iniziali presentati in rete dalla community riguardavano il carattere e l’identità di Resident Evil Resistance, dato che molti pensavano non si potesse creare un gioco con l’anima di questo brand senza che ci fosse al suo interno alcun tipo di campagna per giocatore singolo. Quest’annuncio potrebbe in realtà essere la conferma di ciò, facendo diminuire di gran lunga le aspettative verso l’opera, ma anche se così fosse lo sviluppatore ha deciso di percorrere la strada più sicura.
Siccome questa sarà una vera e propria aggiunta sconnessa dal gioco base, la sua riuscita più o meno buona non intaccherà minimamente il comparto singleplayer decisamente più tradizionale che Resident Evil 3 conterrà, dato che le due esperienze condivideranno esclusivamente il RE Engine e l’ambientazione. Inoltre, la natura free to play del gioco esonera Capcom da eventuali critiche su dei costi di accessi elevati o su una modalità non all’altezza del prezzo. Chi invece desidera fortemente una rivisitazione del brand di Resident Evil 3 sotto forma di multiplayer, come accadde con Resident Evil Outbreak, potrà inoltre ritrovare nella sua confezione digitale o virtuale una storia a sé stante, anch’essa totalmente facoltativa in quanto distaccata. In soldoni… sembra che Capcom voglia mantenere la sua nomina de “la software house che non sbaglia un colpo” che ha riscosso negli ultimi anni, dopo qualche fallimento, e l’assicurazione di Resident Evil Resistance è sicuramente un’ottima trovata.
L’anima di Resident Evil Resistance
Nonostante quanto detto nello scorso paragrafo, non bisogna considerare questo spin-off come un’opera già fallimentare ancora prima del suo arrivo, viste anche che le premesse attualmente messe in ballo sono abbastanza lusinghiere. Nelle partite online saranno presenti quattro sopravvissuti ed un Mastermind, come vuole la tradizione del 4vs1 asimmetrico. Quello che dovranno fare i malcapitati è ovviamente relativamente intuibile, ma delle variabili saranno pronte ad intralciare il loro cammino.
Il Mastermind è un personaggio che rapisce ragazzi per studiare le loro reazioni davanti a delle situazioni al limite, dato che in ogni occasione decide di spingere il più possibile l’asticella della loro resistenza, anche se non è noto il perché. Siamo a conoscenza però del fatto che questo personaggio lavora alla Umbrella, e che possiede molti mezzi per impedire ai protagonisti di abbandonare con successo le mappe senza lasciarci le penne. Tra meccanismi utilizzabili ed infetti in massa agguerriti e controllabili, i sopravvissuti avranno sicuramente una bella gatta da pelare, ma anche gli strumenti per farlo.
Questi ultimi saranno infatti muniti di armi da sparo, ed il comparto ludico è anche questa volta in terza persona e vede la telecamera posizionarsi alle spalle di ogni personaggio. Riuscire a contrastare le orde di zombie non sarà sicuramente facile – ma con l’abilità e la collaborazione sarà possibile in quanto le possibilità non mancheranno – anche se probabilmente non potremo dire lo steso delle munizioni. Con queste premesse Resident Evil Resistance sembra prepararsi al meglio per il suo debutto sul mercato previsto anch’esso ovviamente per il 3 aprile 2020; lo spin-off avrà la necessità di presentare un’anima e di non seguire semplicemente le orme di titoli più famosi, e probabilmente grazie alle peculiarità del gameplay e al magnifico RE Engine potrà riuscire nel suo intento. Non sappiamo inoltre se Capcom deciderà con il tempo di espandere il suo spin-off con un supporto post-lancio, o se questa modalità è intesa per essere un’esperienza già bilanciata e finita.