Siamo ormai abituati ad accettare accordi legali e contratti online come se fossero delle sciocchezze quando, al contrario, potrebbero nascondere dei permessi che nessuno vorrebbe mai dare. In fondo, però, crediamo ciecamente alle compagnie dal grosso calibro e alla notorietà che hanno nei confronti della clientela; un passo falso risulterebbe difatti in uno scandalo, piccolo o grande che sia, e non farebbe altro che nuocere alla casa. È per questo motivo che, quindi, le condizioni ed i termini di Niantic per Pokémon GO su iOS possono sembrare curiosi e, ad una seconda lettura, inquietanti.
Il monito è partito da Adam Reeve, un utente di Tumblr che ha scoperto l’intera questione mentre stava scaricando su iOS la nota applicazione. Inizialmente gli venne chiesto di entrare da uno dei due account tra quello di Pokémon.com o Google. Il problema che si pose fin da subito fu quello di non poter creare in alcun modo un profilo Pokémon, un dettaglio che potrebbe già sembrare preoccupante. Entrando con il suo account Google, infatti, uscirono subito fuori delle clausole piuttosto forti, che Adam ha deciso di condividere nel suo post. Google arriva ad avere, infatti, il pieno controllo del vostro account Google, e a cosa potrebbe portare una situazione simile?
- Lettura di tutte le email
- Possibilità di mandare email con il proprio nome
- Completo accesso ai documenti di Google Drive (includendo la possibilità di cancellarli)
- Guardare la cronologia delle ricerche e quella di Maps
- Completo accesso ad ogni foto privata inserita in Google Photos
- E molto altro
Che Niantic non si sia preoccupata di modificare questa parte su iOS? C’è il rischio di una classica perdita di dati degli utenti? Tralasciando le ipotesi, è ovvio che questa situazione, creatasi con Pokémon GO, debba trovare una soluzione al più presto, in nome della lealtà nei confronti del cliente.
