PlayStation Now – Prime impressioni sul “nuovo” servizio proposto da Sony

Giacomo Zanoni
Di Giacomo Zanoni Analisi Lettura da 7 minuti

Con qualche anno di ritardo rispetto al resto del mondo (negli USA il servizio è disponibile già dal 2014), lo scorso 12 marzo PlayStation Now ha aperto i battenti anche in Italia. Il concetto alla base di PS Now è del tutto simile a quello delle piattaforme d’intrattenimento tipo Netflix e offre all’utente un vasto catalogo di titoli tra cui scegliere e da giocare direttamente in streaming, senza la necessità di scaricare i giochi su console. L’offerta di Sony non è però limitata alla sola PlayStation 4, ma debutta anche sui PC Windows con l’unica limitazione dell’utilizzo di un controller Dual Shock 4.

PlayStation Now

Primi Passi su PlayStation Now

Accedere a PlayStation Now è davvero semplice: basterà infatti aprire la relativa applicazione dalla home della vostra PlayStation 4 o, se vi trovate su un PC Windows, scaricare l’app dal sito ufficiale e accedere con le credenziali del proprio account PS Network. A questo punto vi basterà scegliere la modalità di abbonamento: Sony ci propone o un abbonamento mensile (al costo di 14,99 €) o uno annuale (a 99,99 €). Prima di decidere se abbonarci o meno, il sistema controlla se la nostra connessione sia in grado di supportare il servizio, e una volta superato il test, ci permette di usufruire di un trial gratuito di 7 giorni, al termine del quale l’iscrizione passerà direttamente all’addebito mensile, salvo nostra disdetta.

L’imbarazzo della scelta

La prima impressione è decisamente positiva: sullo schermo compare una lista di titoli davvero ben nutrita e variegata. Come annunciato da Sony troviamo titoli risalenti “all’epoca” PlayStation 2, PlayStation 3 fino ad arrivare ai più recenti videogame per PlayStation 4. In totale il catalogo si compone di più di 600 giochi: c’è davvero l’imbarazzo della scelta, considerando che ogni mese l’elenco verrà aggiornato con ulteriori titoli. Insieme a titoli più o meno sconosciuti, compaiono numerosi classici (notiamo subito le serie di God of War e Devil May Cry, insieme al primo Red Dead Redemption e al suo spin off a tema Zombie). La nostra prima scelta ricade alla fine su Star Wars: Il Potere della Forza. Probabilmente a causa del traffico in rete, il sistema ci avvisa che dovremo attendere qualche minuto prima di poter giocare, così veniamo inseriti in una coda d’attesa. In realtà dobbiamo aspettare solo pochi istanti, perché poco dopo ci ritroviamo già alle prese con le avventure di Starkiller. PlayStation Now

Non avendo ancora pagato l’abbonamento, invece di scaricare il gioco, ci limitiamo per il momento a usufruire dello streaming, ma a prima vista non sembrano esserci limitazioni particolari. La nostra sessione in game scorre tranquillamente, senza rallentamenti o lag. La qualità grafica è ancora quella del gioco originale, ma nel complesso la prima prova va a gonfie vele. Decidiamo quindi di provare qualcosa di più “corposo”, così avviamo Oblivion, provandolo anche su PC. Rispetto alla piattaforma d’origine non si riscontrano differenze, e alla prima prova di gioco in streaming su Windows, PlayStation Now riceve la nostra approvazione. Sempre su PC veniamo incuriositi da Warriors: Legend of Troy, scoprendo un titolo PS2 che prima non conoscevamo e che ci ha regalato qualche altra ora di divertimento “old style”.

È sempre colpa della connessione

Dopo un paio di giorni in cui abbiamo rispolverato i “classici”, decidiamo di mettere alla prova il servizio con qualcosa di più “moderno”. Avviamo una partita a Mortal Kombat X, ma per la prima volta riscontriamo qualche problema. Mentre siamo impegnati nella tradizionale sfida in modalità torri, la connessione inizia a rallentare, causando cali di frame rate e drastici freeze ai movimenti. In questi casi il sistema ci avvisa dei problemi di connessione, mostrando un avviso nell’angolo in alto a destra dello schermo. Purtroppo, nonostante stessimo giocando in single player, abbiamo dovuto salvare i nostri progressi e interrompere la sessione. Problemi simili in modalità multiplayer online hanno reso l’esperienza di gioco a tratti insopportabile, ma è giusto sottolineare che questo dipende dalla connessione dell’utente e non dal servizio di Sony. PlaySation Now

Un occhio al passato…

A nostro avviso il punto di forza di PlayStation Now consiste non solo nel presentare un catalogo immenso, in grado di soddisfare qualsiasi fascia di giocatore, ma anche nell’offrire la possibilità di recuperare titoli di qualità a un prezzo abbordabile, oltre a dare ampio spazio a una selezione di giochi meno conosciuti (tra questi l’imperdibile shooting game su rotaia della serie Resident Evil), ma in grado di incontrare ugualmente i gusti dell’utente. Infatti man mano che sceglieremo i videogiochi, il sistema terrà conto delle nostre preferenze proponendoci quei titoli più adatti a noi, così da non smarrirci nella vastità degli oltre 600 titoli presenti.

…puntando al futuro

L’offerta di PlayStation Now è a conti fatti decisamente convincente, e non può che preparare il terreno per un nuovo modo di offrire via streaming prodotti di intrattenimento videoludico di qualità. Visto cosa è possibile proporre via streaming a prezzi modici, possiamo supporre che nel prossimo futuro questo modo di videogiocare si svilupperà ulteriormente (non stupisce che in questi giorni Google abbia annunciato Stadia, altra piattaforma che offrirà la possibilità di giocare direttamente online senza bisogno di copie fisiche o di scaricare i giochi). PlayStation Now non rappresenta solo una finestra sul “passato” di PlayStation, ma anche una porta verso il futuro del gaming online.

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Videogiocatore dall'età di cinque anni, passo le giornate a leggere fumetti e libri, a volte mi cimento nella scrittura. Adoro i giochi di ruolo e qualsiasi altra cosa in grado di narrarmi storie e farmi viaggiare stando comodamente seduto.