Ci siamo, la nona generazione di console è alle porte e con lei sono in arrivo non solo PlayStation 5 e Xbox Series X (affiancate dalle rispettive versioni Digital) ma anche una lunga serie di giochi che ci introdurranno a tutte le potenzialità offerte dalla next-gen. Questa specifica generazione però nascerà con numerosi incognite al seguito, tra i vari problemi con i pre-order, numerosi rinvii di titoli particolarmente attesi e l’impossibilità di ritirare la propria console in negozio a causa delle limitazioni dovute alla pandemia di COVID-19. Uno dei punti che però è stato più discusso negli ultimi mesi è di certo quello legato alle esclusive, in particolare alla peculiare situazione che vede parecchi titoli di punta delle console targate Microsoft e Sony uscire sia per old-gen che per la next-gen.
I (presunti) problemi della Cross-Gen
Facciamo un piccolo riepilogo: se Microsoft si è detta fin da subito aperta alla possibilità di non abbandonare l’utenza Xbox One pubblicando i nuovi giochi esclusivi su entrambe le generazioni (e il caso Halo Infinite, in tal senso, è alquanto emblematico), a fare più scalpore è stata di certo Sony. Jim Ryan, presidente e CEO di Sony Interactive Entertainment, alcuni mesi fa ai microfoni di GamesIndustry International aveva affermato che l’azienda era intenzionata a “rispettare” le generazioni di console con il rilascio di titoli esclusivi. Dunque, stando a quelle parole, era lecito immaginare che le future esclusive di PlayStation 5 non sarebbero state giocabili su PlayStation 4; ed in minima parte è stato così, visto che l’esclusiva di punta di PlayStation 5 al lancio, ovvero il remake di Demon’s Souls, uscirà unicamente sulla nuova console di Sony. Tale sorte, però, non è toccata a molti altri titoli inizialmente previsti unicamente per PlayStation 5, ovvero Marvel’s Spider-Man: Miles Morales, Sackboy: A Big Adventure e Horizon: Forbidden West (quest’ultimo in uscita nel 2021).
Un cambio di rotta netto che è stato fortemente criticato dall’utenza Sony. Quello che però dovremmo chiederci è se questa scelta di Sony (e anche di Microsoft, che attualmente pare continuerà a seguire la medesima politica) sia veramente il male assoluto oppure si sia creato il panico sostanzialmente per nulla. Da un lato è comprensibile storcere il naso di fronte alla scelta di far uscire dei giochi esclusivi su entrambe le generazioni, visto che la conseguenza di ciò sarà molto probabilmente la limitazione a livello tecnico dei titoli in questione (e i problemi produttivi dietro ad Halo Infinite farebbero pensare proprio a ciò). D’altro canto, però, si rischia sempre di rimanere fossilizzati sui soliti discorsi legati alla grafica, al frame rate, ai particellari, al ray tracing e simili perdendo di vista ciò che in genere dovrebbe essere il punto sul quale ogni videogiocatore dovrebbe concentrarci: i giochi.
Cosa cambierebbe infatti per noi giocatori, giocando a Sackboy: A Big Adventure per esempio, se in-game notassimo delle ombre più o meno definite? Dopotutto, indipendentemente dalla risoluzione, il gioco sarà o ottimo o pessimo su entrambe le versioni a prescindere dalle mere questioni tecniche. Anche perché l’industria videoludica è già giunta al punto in cui i titoli riescono tranquillamente a presentare dei dettagli che sfiorano il fotorealismo a livello grafico, e di certo all’alba della nona generazione sarà alquanto difficile (se non impossibile) vedere fin da subito delle migliorie sostanziali da questo punto di vista.
Perché nessuno pensa ai giochi?
Un altro problema che alcuni utenti potrebbero avvertire sarebbe quello legato alla mancanza di motivazioni nel comprare una console di nuova generazione, considerando il fatto che molti titoli saranno disponibili anche per la precedente. Perché passare alla nuova generazione se posso godermi Halo Infinite e Marvel’s Spider-Man Miles Morales sulle console che già posseggo? Verissimo, e infatti nessuno vi costringe ad acquistare al lancio le nuove console, e da un certo punto di vista dovreste essere felici del fatto che Sony e Microsoft vi abbiano dato l’opportunità di risparmiare cinquecento euro. Comprare una console di nuova generazione non è un obbligo, e le aziende hanno il diritto e il potere di far uscire i loro giochi dove vogliono. L’unica cosa che un utente dovrebbe pretendere è che i suddetti titoli siano perfettamente fruibili sia sulle nuove console che su quelle precedenti; per il resto, la scelta di acquistare o meno PlayStation 5 e/o Xbox Series X sta alle nostre necessità. Ma se la vostra esigenza è quella di avere fin da subito dei titoli che mostrino le capacità massime delle console significa che, senza mezzi termini, state sprecando i vostri soldi, perché acquistare una console al lancio è di base un investimento, e basta guardare i primi anni di vita delle precedenti generazioni per capire come sia sempre stato così. La “vera” next-gen inizia sempre dopo almeno due anni dal suo avvento.
Quello che però a molti sfugge è che, per quanto effettivamente questa volta la cosa sia stata più “clamorosa”, la politica di titoli esclusivi cross-gen è stata già adottata in passato, e uno degli esempi più eclatanti è senza ombra di dubbio The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Il capolavoro targato Nintendo, infatti, non è uscito solo su Nintendo Switch come in molti erroneamente credono, ma anche sullo sfortunato Nintendo Wii U. Inutile dire che il gioco fosse perfettamente fruibile su entrambe le versioni e che la qualità del prodotto non fosse né limitata né intaccata dalla sua natura cross-gen. Sorte simile toccò anche a The Legend of Zelda: Twilight Princess, pubblicato sia sul GameCube che su Nintendo Wii, e anche in quel caso la qualità intrinseca del prodotto non ne risentì affatto.
Per concludere, quindi, il fatto che un titolo esclusivo sia cross-gen non deve essere visto come un male per tutta una serie di fattori. Il primo è che Sony e Microsoft offrono alla propria utenza la possibilità di poter scegliere se passare alle nuove console e ritardarne l’acquisto rendendo disponibili nuovi titoli esclusivi per entrambe le generazioni. Il secondo motivo è che la qualità dei titoli in questione non ne risentirà perché ad inizio di nuova generazione le differenze con la precedente sono ancora minime. Che vogliate quindi gustarvi i nuovi titoli con elementi tecnici migliori è una decisione che sta a voi, perché dovremmo essere felici del fatto che, una volta, tanto, a noi utenti venga data la possibilità di scegliere se passare immediatamente o meno alla nuova generazione senza sentirci “costretti”. Per una volta cerchiamo di guardare il bicchiere mezzo pieno.