PlayStation 5 potrebbe essere venduta in perdita a causa degli elevati costi di produzione

Alcuni ritardi di produzione dei componenti interni della console pare stiano facendo innalzare i costi e ritardare il possibile lancio di PlayStation 5.

Andrea Ferri
Di Andrea Ferri News Lettura da 2 minuti

Sony, a meno di dieci mesi dal plausibile lancio di PlayStation 5 ancora non ha reso ufficiale il prezzo che la futura console avrà una volta lanciata sul mercato. Questo ritardo di comunicazione, oltre a quello inerente al giorno di uscita, potrebbe essere da imputare alla difficoltà di reperibilità di alcuni componenti hardware che hanno fatto alzare ulteriormente il costo di produzione. Si stima infatti che ogni PlayStation 5 dovrebbe costare a Sony circa 450 dollari.

Alcune fonti molto vicine all’azienda dichiarano che il problema nasce dal basso quantitativo di produzione delle memorie DRAM e Flash NAND. Tale ritardo, oltre a causare un’imprecisata finestra temporale, sta facendo aumentare ulteriormente i costi della console rispetto che in passato. Se prima PlayStation 4 costava a Sony circa 381 dollari, proponendo un minimo guadagno visto il costo di 399$ a cui fu venduta, con PlayStation 5 il rischio è che si vada in perdita a meno che i costi di produzione non scendano nei mesi seguenti.

Un possibile lancio della console a un costo proporzionato come quello di PS4, quindi pari a circa 470 dollari, non sembra entusiasmare Sony che ha fissato come obiettivo quello di produrre un hardware con un costo più basso della rivale Xbox Series X (sebbene ancora non conosciamo il costo della console Microsoft), andando a guadagnare poi sui servizi offerti e sui giochi proposti come first party. Tra i vari componenti della macchina segnaliamo il particolare sistema di raffreddamento che è stato definito come “stranamente costoso da realizzare”.

Staremo a vedere l’evolversi della situazione sperando che non ci siano ulteriori ritardi e che il prezzo di PlayStation 5 sarà competitivo come ogni altra console di Sony.

 

 

 

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Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!