Per Quantic Dream il ray tracing diventerà sempre più importante

David Cage, CEO di Quantic Dream, ha approfittato di un'intervista al Comic-Con 2019 per parlare del ray tracing nei videogiochi.

Luca Di Carlo
Di Luca Di Carlo News Lettura da 2 minuti

Nel corso del Comic-Con 2019 di San Diego recentemente tenutosi, il famoso fondatore e CEO di Quantic Dream, David Cage, ha approfittato di un’intervista per parlare del ray tracing, la nuova tecnologia legata all’illuminazione nelle produzioni videoludiche che in questi ultimi mesi ha fatto parlare molto di sé, di fatto affermando che diverrà una caratteristica del mercato sempre più importante. Andando più nel dettaglio, Cage ha dichiarato:

“Sappiamo che la tecnologia evolve, che arrivano nuove piattaforme e ci si pone l’obiettivo di portare il realismo a livelli sempre maggiori. Per anni abbiamo parlato del fotorealismo e ora siamo sempre più vicini a quel traguardo. Detroit è visivamente migliore rispetto a Beyond, così come quest’ultimo è a sua volta migliore di Heavy Rain, e così via. Con il nostro prossimo gioco proveremo a spingerci ancora oltre. L’illuminazione sarà un elemento fondamentale. C’è questa nuova tecnologia, il ray tracing, di cui oggi si parla davvero molto. Sarà interessante perché permetterà di migliorare i riflessi, gli effetti di luce e le ombre, sarà qualcosa di importante. Per anni la quantità di poligoni che si poteva visualizzare è stata la chiave, poi sono arrivati shader e texture e adesso tutto ruota attorno all’illuminazione. Onestamente non penso che sarà una guerra legata alla risoluzione, anche se la gente parla di 8K.”

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Cresciuto a suon di videogiochi, cartoni animati e fumetti, ho potuto godere di un infanzia interamente basata sulla creazione del nerd per antonomasia, sempre intento ad affrontare sane partite videoludiche e alla costante ricerca di tutto il comprabile da poter mettere in bella vista su qualche mensola. Essendo poi anche un grande casanova, ho scoperto il mio primo vero amore dopo aver attaccato la spina della mia Playstation 1, ma non preoccupatevi Microsoft e Nintendo, nel mio cuore vi è spazio anche per voi.