Dopo l’evento svoltosi con la prima data a Milano, One Piece: Stampede è qui a Roma! Entrambi gli eventi prevedevano, oltre alla riproduzione della pellicola, anche la partecipazione di quattro delle iconiche voci italiane della famosa serie animata. Per l’occasione Koch Media e Anime Factory hanno anche invitato la stampa, tra cui noi di Game Legends, con la possibilità anche di scambiare quattro chiacchiere con gli stessi doppiatori. L’UCI Cinema di Roma Est trema per le urla dei fan mentre ci appartiamo con le voci che in un modo o nell’altro ci hanno segnato per sempre. Renato Novara (Luffy), Emanuela Pacotto (Nami), Luca Bottale (Usop) e Roberto Draghetti (Bullett) sono stati così gentili da mettersi alla scoperto nella nostra intervista a tema Stampede. Eccola qui!
Game Legends: “Iniziamo facile: com’è stata la vostra esperienza per One Piece: Stampede?”
Renato Novara: “Impegnativa, nel senso: è stato un bellissimo lavoro, anche se – guarda i colleghi – non so il vostro, ma il mio personaggio urlava come un pazzo. Luffy è così! Sopratutto, è un film esplosivo, sono rimasto senza voce ma pieno d’orgoglio”
Emanuela Pacotto: “Una cosa che mi ha colpita molto è il fatto di aver reincontrato dopo tanti anni questi personaggi. Passa il tempo ma è sempre una sensazione pazzesca: siamo cresciuti noi, sono cresciuti loro, quindi ogni volta ce ci ritroviamo è una nuova esperienza. Noi ci mettiamo il nostro vissuto, loro ci mettono il loro: senti questo groppo di emozione alla gola e arrivi in studio con un senso di responsabilità incredibile.”
GL: “Responsabilità che in un mondo nerd così attento ai dettagli e esigente come il nostro, mettono sotto una bella pressione…”
Emanuela Pacotto: “Mah, la pressione è sempre relativa: quando sei in sala di doppiaggio non la senti, ti fai prendere dal personaggio, dalla storia… stai lì e ci vuoi solo mettere il massimo dell’impegno e dell’attenzione. Sai l’attesa che c’è, sai l’amore che c’è dietro One Piece, quello sì! Non vuoi deludere nessuno!”
Renato Novara: “Eh, è stata dura. Devo ringraziare il Direttore di Regia (Gigi Rosa) e il Fonico per avermi aiutato, specialmente nelle ultime sessioni: tra pressione delle aspettative e febbre alta non è stato semplicissimo gestire Luffy.”
GL: “Dopo l’episodio Cannarsi in Italia si presta ancora più attenzione a tutto il mondo dell’adattamento, dalla localizzazione al doppiaggio. Voi come vivete questa attenzione?”
Luca Bottale: “Mi ricordo dell’epoca in cui la gente si arrabbiava per un cambio di un nome o di un termine specifico, magari piccoli dettagli che snaturavano un’intera storia. Ora è diverso: nel momento in cui trovi una realtà come Anime Factory, così attaccata all’opera originale, il problema non si pone più. È una questione di rispetto verso creatori e fan”
(Nota: Kock Media e Anime Factory hanno redatto l’adattamento italiano direttamente dall’opera originale giapponese, senza passare come di consuetudine per la localizzazione in inglese)
Roberto Draghetti: “Mi ricordo del fattaccio di Cannarsi e quello è stato proprio un problema di adattamento inesistente. In più, l’importante è rendere orgoglioso un pubblico italiano che io pensavo in realtà molto più “contenuto” in termini numerici, e invece…”
GL: “Numeri. Le produzioni Kock Media e Anime Factory stanno prendendo sempre più piede passando da eventi limitati a veri e propri film di circuito. Cosa manca adesso?”
Roberto Draghetti: “Dobbiamo far venire voglia ai fan di venire al cinema, offrendogli quindi un prodotto più vicino alla perfezione possibile. Il proseguire di queste attività, cinicamente, dipende proprio da quanti spettatori verranno a vedere Stampede e i prossimi progetti”
Luca Bottale: “Esattamente. Viviamo in un epoca in cui, hai fame? Ti portano il cibo a casa. Vuoi vedere un film? Apri Netflix. L’intrattenimento ora è casalingo, portare gente al cinema è il nostro obiettivo. E nel momento in cui vedi tutti i fan di One Piece qui, insieme, il clima che nasce dalla condivisione della loro passione è magnifico!”
Emanuela Pacotto: “Un tifo da stadio. All’anteprima di Milano sono venuti dalle regioni limitrofe, dal veneto, tutti lì per vedere Stampede insieme agl’altri appassionati: aggregazione è la parola chiave. I tuoi pirati sono i tuoi vicini di posto!”
Renato Novara: “Anche il fatto di uscire di casa per condividere un momento speciale con tuoi amici è essenziale. É triste vedere come nel tempo si sia un po’ persa la voglia di stare insieme, di ritrovarsi per festeggiare un momento speciale con le persone a cui tieni. Speriamo che Stampede vi faccia tornare la voglia!”
Ringraziamo ancora i doppiatori, che ci hanno entusiasticamente dedicato il loro tempo, con una simpatia e una disponibilità senza eguali, ma soprattutto Koch Media ed Anime Factory per averci permesso di incontrarli e alla modalità con cui tale evento è stato gestito per coccolare i fan (con tanto di gadget al seguito!).