E’ senza dubbio alcuno che, vivendo nell’epoca dei remake e delle remastered, prima o poi qualcosa di buono debba uscire fuori: Odin Sphere Leifthrasir è l’esempio che capita a fagiolo in questo caso. Sono passati quasi dieci anni dall’arrivo dell’omonimo titolo sulla, ormai datata, Sony PlayStation 2 ed era anche giusto rispolverare questo titolo che sebbene fosse uno dei migliori della sua generazione, moltissimi gamer dei giorni odierni non sanno nemmeno di cosa stiamo parlando, proprio perché a suo tempo vi furono dei disguidi con la distribuzione internazionale che analizzeremo tra poche righe: godetevi con noi questo interessante viaggio alla scoperta di un mondo fatato.
Fiabe, Miti e Guerre
Da un punto di vista narrativo, Odin Sphere Leifthrasir vede protagonisti al suo interno, diversi elementi della mitologia norrena, rivisitati e adattati a quello che a tutti gli effetti è un mondo fiabesco, con colori sgargianti e un dettaglio estetico davvero da primato. In questo universo, Odino è il signore dei demoni e regna su Ragnanival: nani, fate ed aesir si fanno la guerra da secoli per trovare un mistico manufatto di un’epoca lontana che si dica sia fonte di incommensurabile potere, il leggendario Calderone di Re Valentine. Narra la leggenda che chi possiederà il Calderone e riuscirà a riattivarne la fiamma, potrà accedere ad una serie di poteri che lo renderanno il signore incontrastato del globo. In questo scenario, cinque protagonisti fanno la parte del leone: iniziamo la storia, vestendo i panni della giovane Gwendolyn, Valchiria figlia di Odino. Durante una delle sue missioni di guerra, la nostra eroina perde la sorella maggiore, decidendo così di rimboccarsi le maniche e guidare sul campo di battaglia le truppe di suo padre. Nel corso della sua missione fa prigioniera una delle altre protagoniste, Velvet che si scopre essere una figlia illegittima del Signore dei Demoni. Nella trama si intrecciano i destini di Velvet, ultima sopravvissuta del Regno di Valentine, Gwendolyn, Valchiria rinnegata da Odino per avergli disubbidito, Oswald, sterminatore di draghi che si innamora di Gwendolyn al primo sguardo, Mercedes, principessa del Regno delle Fate Ringford e Cornelius principe di Titania ed innamorato di una principessa. La trama si dipana mentre il giocatore assapora dolori, amori e storie sofferte dei protagonisti, decidendo passo passo dove condurre i suoi eroi.
Frenesia Rilassante
Il gameplay del gioco si riassume con Action/Rpg a scorrimento orizzontale con meccaniche di combattimento in stile Hack And Slash. Detto ciò molti di noi potrebbero soffermarsi a pensare che altro non si debba fare se non premere tasti in maniera casuale, massacrando nemici e vincendo quasi con gli occhi bendati. Niente di più lontano dalla verità: in Odin Sphere Leifthrasir infatti, dovrete imparare moltissimo su come gestire un combattimento sia a terra che aereo, gestire le risorse come la magia, i diversi tipi di attacchi e le concatenazioni che possono generare più “hit” possibili. Il combattimento è molto frenetico e richiede una buona dose di inventiva, di variazione nel ritmo dei colpi se vogliamo, per concatenare al meglio le infinite combo: giustamente, all’aumentare del livello del nostro eroe, corrisponderà un numero sempre maggiore di attacchi e capacità possibili che vi porteranno ad effettuare anche duecento colpi consecutivi senza essere mai colpiti, ma questo non prescinde dal fatto che senza una solida strategia molti nemici non sono affrontabili. Ogni dungeon contiene piccoli enigmi, stanze segrete e nemici difficili da sconfiggere: se a questo aggiungete una quantità enorme di oggetti, ricette da cucina, ricette da alchimista e potenziamenti, il gioco sembra non rallentare nemmeno un po’. Penserete come molti di noi in redazione “Ma allora starò sempre teso quando giocherò questo titolo!”: vi rispondiamo un sonoro “Invece No!”. Principalmente la grafica e la colonna sonora hanno lo scopo di rilassare il giocatore: colori scuri sono miscelati alla perfezione con colori sgargianti dei protagonisti, effetti sonori e di luce attenuano la frenesia del combattimento, tanto che a volte vi ritroverete concentrati per ore ma comunque molto rilassati e senza muscoli contratti. La qualità dei fondali, degli oggetti e della cura messa in ogni dettaglio, risultano essere un toccasana per gli occhi e la mente. Non mancheranno occasioni in cui vi potrete sedere ad un tavolo e rifocillare il vostro beniamino con una ricetta: questa funzione ha una duplice utilità. Da un lato, facendo mangiare il vostro eroe potrete prendervi una pausa dal combattimento, dall’altra ogni cibo ingerito garantirà un ammontare di punti esperienza e di salute acquistati, paragonati alla difficoltà di realizzazione della ricetta scelta. Ogni dungeon è fornito di zone di riposo dove troverete un venditore con cui condurre vantaggiosi affari di compravendita e il coniglio cuoco, pronto a soddisfare la vostra fame con ricette rinvenute per il mondo di gioco. Dopo ogni mostro sconfitto, otterrete dei punti che genereranno un grado di superamento della stanza: la lettera più bassa è la D, passando poi per C, B, A ed infine S. Ogni grado da diritto a forzieri più o meno vantaggiosi in base alla lettera. Riceverete in questo modo delle monete speciali che si dividono in Argento, Oro e Platino: queste monete possono essere spese solo nelle città, per mangiare nei ristorarti esclusivi che accetteranno solo quelle come forma di pagamento o più semplicemente per comprare oggetti speciali. Oltre a quanto citato, con lo sconfiggere i nemici verranno rilasciati anche dei punti, chiamati Fozoni: questi piccoli punti vi permetteranno di far crescere i semi che pianterete a terra, una volta cresciuta, la pianta darà i suoi frutti con i quali potrete dar vita alle incredibili ricette di cui precedentemente abbiamo parlato. Inoltre, sempre grazie ai Fozoni, potrete potenziare le abilità che avrete ottenuto avanzando di livello.
Un Titolo Fuori Dal Tempo
Il titolo Odin Sphere Leifthrasir ha avuto un passato travagliato: uscito in Giappone nel lontano 2007, esclusivamente sui PlayStation 2, arrivò in europa esattamente un anno dopo. Questo ritardo nella distribuzione produsse un effetto davvero curioso: la nuova PlayStation 3 era appena arrivata sul mercato e moltissimi giocatori avevano appena fatto il cambio generazionale, gettando in un cono d’ombra moltissimi dei titoli di fine generazione PlayStation 2. Il gioco in questione non fece eccezione e rimase sullo scaffale per moltissimi utenti. Quello che però colpisce e fa sognare è che un titolo simile è stato scelto come remastered che però ne risulta in un vero e proprio remake. Il gioco è cambiato molto dalla precedente versione: nuova veste grafica, miglioramenti nel gameplay (basti pensare che i personaggi all’epoca della PlayStation 2 avevano una barra di energia che, se esaurita, vi costringeva a rimanere inermi fino alla sua completa ricarica che avveniva in un tempo molto lento), un tutorial rivisto e corretto ed un doppiaggio del tutto riproposto fanno di questo gioco un vero gioiello. Per i nostalgici però nessuna paura: nel menù principale è presente un tasto che recita la scritta “Modalità Classica” che sostanzialmente ripropone il gameplay del capitolo originale, con la mancanza dei mondi extra e l’assenza di alcune feature come certi venditori o certi oggetti. Questo vi permetterà di assaporare la differenza tra vecchio e nuovo ma non temete: la grafica anche nella Modalità Classica sarà la stessa di quella del gioco moderno.
Fiabe e Leggende da Giocare
Odin Sphere Leifthrasir è probabilmente uno dei migliori giochi mai prodotti: trama molto profonda e ben narrata con personaggi veri, introspettivi e pieni di fascino; graficamente eccelso in questa versione rimasterizzata e ridisegnata per le nuove generazioni. L’aria che si respira una volta preso il pad in mano ed avviato il gioco è quella che si prova quando si guarda un vecchio film, rimasterizzato in blu ray: abbiamo tra le mani un prodotto ottimo, come quello di “una volta” ma con quel tocco di moderno che tutti vorremmo. E’ il connubio tra vecchio e nuovo, un titolo che va giocato a tutti i costi almeno una volta. L’acquisto è consigliato a chi ama la mitologia norrena, a chi è un appassionato di favole e chi invece vuole gustarsi un gameplay solido e ben costruito in un ambiente estetico di alto livello.