Nobody Wants to Die Recensione: un noir futuristico

Ecco la nostra recensione di Nobody Wants to Die, un gioco investigativo ambientato in un futuro distopico dove l'immortalità si paga con la vita.

Gloria Annis
Di Gloria Annis - Contributor Recensioni Lettura da 5 minuti
7.5
Nobody Wants to Die

Il 17 luglio 2024 è stato pubblicato Nobody Wants to Die per PC (Steam) e per console Next Gen, il nuovo prodotto videoludico della casa di sviluppo polacca Critical Hit Games, sviluppato con Unreal Engine 5. Si tratta di un’avventura story-driven ambientata in una New York futuristica, dove impersoneremo il detective James Karra per risolvere una misteriosa serie di omicidi.

L’immortalità della coscienza

La storia come già detto è ambientata a New York nel 2329, in un futuro distopico dove è possibile trasferire la propria coscienza in corpi sempre nuovi, simulando una sorta di immortalità.
Nobody Wants to Die

L’affitto dei corpi è gestito dallo Stato in maniera ligia e severissima, e ogni corpo ha un costo: più un guscio è performante, sano e atletico, più l’affitto di quest’ultimo sarà alto e, per alcuni, irraggiungibile.

Chi affitta un corpo deve attenersi anche a regole rigidissime per preservarne lo stato di salute, escludendo alcol o sostanze stupefacenti, così come situazioni potenzialmente pericolose che potrebbero intaccarne l’integrità.

Non tutti sono favorevoli all’affitto dei gusci, e questi vanno così incontro a quella che viene definita Morte definitiva con la distruzione dell’icorite. Chi invece non può permettersi i cospicui pagamenti per l’affitto (diventato obbligatorio dai 21 anni in su) perde la proprietà del corpo, che viene sequestrato e immagazzinato in una sorta di banca dove i più abbienti possono rifornirsi di volta in volta.

Nobody Wants to Die

Un mistero da risolvere

L’eroe della situazione, il detective Karra, è appena entrato in possesso del suo nuovo corpo in seguito a un non ben specificato incidente in cui ha perso la vita (definitivamente) il suo partner. Inoltre, la sua bellissima moglie gli appare continuamente sotto forma di allucinazione, e tenta invano di scacciarla con farmaci e alcol, essendo lei morta dopo aver rinunciato definitivamente all’immortalità.

Dopo essere stato riammesso e affiancato da un nuovo partner, Karra deve indagare su una serie di misteriosi omicidi delle più importanti e rilevanti personalità coinvolte nel commercio dei corpi.

Per l’indagine, Karra ha a disposizione diversi strumenti, come i raggi X, la lampada UV e, ancor più interessante, la possibilità di analizzare un evento riavvolgendo il tempo per scandagliare ogni singolo dettaglio.

Nobody Wants to Die

Un noir nel futuro degli anni ’30

La bellezza di questo gioco risiede negli splendidi scenari anni ’30, ispirati palesemente a Blade Runner, e nelle innumerevoli citazioni sia all’opera di Richard Morgan, Altered Carbon, che al gioiello videoludico targato BlooberTeam, Observer System Redux.

La colonna sonora utilizzata è perfettamente calzante con la storia, un thriller fantascientifico in perfetto stile anni ’30: anche le voci dei personaggi sono state scelte meticolosamente, ricordando i vecchi film thriller polizieschi.

Nobody Wants to Die presenta due modalità grafiche che sfruttano a piene mani l’Unreal Engine 5: Qualità, in cui possiamo godere di un gioco a 1440p e 30 fps, e Prestazioni, in cui la qualità grafica si abbassa a 1080p e raggiunge i 30 fps stabili.

Nobody Wants to Die

Le luci e il ray tracing sono molto apprezzabili, ma essendo un’avventura grafica con limitate interazioni guidate, sfortunatamente non si può esplorare la città e gli ambienti liberamente. Nota dolente sono i comandi, a volte un po’ ostici e poco comodi da utilizzare con il joypad.

Nessuno vuole morire

Nobody Wants to Die è un’avventura grafica in stile noir anni ’30 fantascientifico, che ricorda profondamente Blade Runner per le stupende atmosfere e ambientazioni.
Nobody Wants to Die

La storia è avvincente e intricata, non estremamente originale, ma trascinante, e trasporta il giocatore in un vortice di tensione, guidandolo nelle indagini e nella soluzione del mistero. Sono disponibili ben quattro finali differenti a seconda delle decisioni prese durante il gioco, il che aumenta la rigiocabilità.

Nel complesso il gioco è piacevole sia alla vista, per la bellezza della New York futuristica, sia per le orecchie, per la musica e l’ottimo doppiaggio, ma il punto forte è la storia appassionante, seppur a tratti un po’ confusa a causa di qualche buco di trama.

Nobody Wants to Die
7.5
Voto 7.5
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Contributor
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Amante di videogiochi, serie tv, film, fumetti e libri, in particolare del genere horror, sin dalla tenera età. Amo condividere le mie passioni sui social e scambiare pareri e consigli sul mondo nerd.