A due anni dalla messa in onda della prima fortunata stagione, tornano in prima serata le attese e appassionanti avventure dell’ispettore Carlo Guerrieri, interpretato da Claudio Amendola, e il suo vice Malik Soprani (Miguel Gobbo Diaz) in Nero a metà, serie TV coprodotta da Rai Fiction e Cattleya con la collaborazione di Netflix, in una seconda stagione senza esclusione di colpi. Abbiamo avuto l’opportunità di visionare in anteprima il primo episodio della serie che andrà in onda a partire dal 10 settembre, oggetto di questo articolo, in cui vecchie e nuove conoscenze intrecceranno i loro vissuti con quello dell’ispettore Guerrieri.
Nero a metà: oltre l’antirazzismo
A Roma il sole splende. Carlo Guerrieri, adesso a capo dell’unità investigativa, si prepara al suo matrimonio con Cristina (Anna Barela), mentre Malik è appena stato promosso a viceispettore di Guerrieri: tutto va per il meglio. Tuttavia, la quiete dura ben poco; un cuore destinato a una ragazza adolescente in attesa di trapianto viene rubato da dei trafficanti non identificati, mentre Paolo, giovanissimo poliziotto figlio dell’ispettrice Marta (Nicole Grimaudo), muore investito da un’automobile. Questi due crimini, che si intrecciano facendo intuire un collegamento tra gli episodi, lasceranno ben poco tempo di rallegrarsi per il suo matrimonio a Carlo Guerrieri, che si getterà a capofitto nelle indagini coadiuvato da sua figlia Alba (Rosa Diletta Rossi) e da Malik, ancora innamorato della giovane Guerrieri dopo la loro rottura.
Se nella prima stagione di Nero a metà il tema del razzismo è stato affrontato di petto, nella seconda stagione la lotta alle discriminazioni continua a essere un filo conduttore tematico, ma sarà affiancato ad altre tematiche, quali la violenza domestica e l’abuso psicologico, la tratta illegale di organi e il bullismo. Come affermato da Miguel Gobbo Diaz durante la conferenza stampa di rilascio, in questo periodo storico, in un mondo in cui le proteste del movimento Black Lives Matter iniziano a ottenere risultati significativi, l’attualità insegna e fa riflettere, sottolineando come Nero a metà si riproponga di trattare con forza e coraggio i temi menzionati in precedenza, attingendo a piene mani dalla cronaca.
Non solo dramma
Nonostante questa carica drammatica che è ben presente sin dai minuti iniziali della prima puntata, Nero a metà non punta a rattristare né a sconvolgere i telespettatori; infatti, come afferma Marco Pontecorvo (che si occupa assieme a Luca Facchini della regia della serie), il dramma rappresentato è quello della nostra vita, in cui riusciamo a convivere con eventi traumatici come lutti e abbandoni. Claudio Amendola, inoltre, ci tiene a rassicurare che oltre alla drammaticità sono presenti molti momenti leggeri e comici in un mélange di cui è molto soddisfatto.
Nella prima puntata, in effetti, la tragicità del doppio delitto passa pressoché in secondo piano, dando più risalto ai personaggi che popolano Nero a metà e alle loro vicende personali. L’amore, conferma Pontecorvo, si fa molto presente nella trama della serie, tra nuove conoscenze, ritorni di fiamma e malsane gelosie. Così l’ispettore Guerrieri si dividerà tra la sua nuova moglie e la simpatia per Marta, mentre Alba sarà combattuta tra il ritorno di fiamma di Malik e lo specializzando in medicina legale Enea (Eugenio Franceschini), e malsane gelosie finiranno per compromettere definitivamente il matrimonio di Mario (Fortunato Cerlino) e Olga (Caterina Shula). L’investigazione sui casi presentati nel corso dell’episodio è piuttosto frettolosa e tende a mancare di suspence, proprio poiché si è preferito dare più spazio alla componente interpersonale che a quella poliziesca.
Ciononostante, Nero a metà si lascia seguire grazie alla piacevole regia di Pontecorvo, che unisce i primi piani e i dettagli tipici della fiction poliziesca ad ampi campi lunghi che riprendono Roma in tutto il suo splendore. Nonostante la ricchezza di tematiche trattate, Nero a metà non porta nulla di sconvolgente in prima serata, riprendendo la tradizione poliziesca delle fiction italiane in un mix di azione, investigazione, amore e comicità. Come dichiarato da Pontecorvo, la produzione ha in cantiere una terza stagione della serie, preannunciata da un lancio (“una catapulta“, come l’ha ironicamente definito Amendola) nelle ultime puntate, che dovrebbe vedere la luce nel 2021. In attesa di ulteriori notizie sul futuro della serie, Nero a metà vi aspetta ogni giovedì sera su Rai 1 a partire dal 10 settembre, per un totale di 12 episodi.