Neal Adams, uno degli artisti di Batman più influenti nella storia del personaggio, è morto all’età di 80 anni. Stando a quanto riferito da sua moglie, Marilyn Adams, il leggendario creatore di fumetti è morto giovedì a causa di una sepsi.
Famoso soprattutto per il suo lavoro di illustratore negli anni ’60 e ’70 per la DC Comics, Adams è stato anche un combattente per i diritti di coloro che lavorano nell’industria dei fumetti.
Insieme al suo frequente collaboratore Dennis O’Neil, Adams ha modificato la percezione del crociato incappucciato da avventuriero spensierato e stravagante a un vigilante più oscuro, lunatico e violento. L’arte di Adams ha amplificato sia gli aspetti umani che quelli disumani di Batman ed enfatizzando l’uso del mantello e del cappuccio del personaggio per proiettare uno stile più drammatico. Uno dei villain più iconici di Batman, ossia Ra’s al Ghul, è stato creato proprio da Adams e O’Neil.
Neal Adams lascia la moglie Marilyn, i suoi figli Josh, Jason e Joel, le sue due figlie Kris e Zeea e i suoi nipoti. Dato lo status quasi leggendario di Adams, molti creatori di fumetti hanno parlato di quanto il lavoro di Adams li abbia ispirati. Creatori come l’artista Marvel Bryan Hitch hanno scritto di quanto fosse importante il suo lavoro per i creatori di fumetti di tutto il mondo:
It's always sad to hear of the death of a fellow comic book pro but when it's a legend like Neal Adams, it feels seismic. You simply can't understate the effect Neal had on the industry. There's a clear line in the sand, a before Neal and an after Neal.
— BRYAN HITCH (@THEBRYANHITCH) April 29, 2022
È sempre triste sentire della morte di un collega professionista dei fumetti, ma quando è una leggenda come Neal Adams, sembra sismico. Semplicemente non puoi sottovalutare l’effetto che Neal ha avuto sull’industria. C’è una linea chiara nella sabbia, una prima di Neal e una dopo Neal.
Oltre a sostenere le questioni sociali nei suoi fumetti, Adams ha fatto una crociata per i diritti dei creatori di fumetti. Ha contribuito a formare l’Academy of Comic Book Arts e la Comics Creators Guild, attraverso la quale ha spinto per la sindacalizzazione, una migliore compensazione e una migliore rappresentanza per i lavoratori del settore.