Nel 2001, Naughty Dog fu acquisita da Sony per una cifra mai rivelata. Tale acquisizione avvenne dopo che le due società avevano collaborato per lo sviluppo e la produzione della trilogia originale di Crash Bandicoot (e di Crash Team Racing) negli anni ’90.
In merito a tale acquisizione si è recentemente espresso recente uno dei co-fondatori di Naughty Dog, ovvero Andrew Gavin, tramite un post su LinkedIn. Ecco quali sono state le sue parole:
Nel 2000, ci autofinanziavamo ancora ogni progetto e lo stress causato da questa dinamica, con i budget sempre in crescita, era enorme. Non eravamo solo noi. Questo era (ed è ancora) un problema sistemico per i titoli AAA. Gli sviluppatori non hanno quasi mai le risorse per finanziare i propri giochi, il che dà ai publisher un’enorme potere finanziario.
Vendere a Sony non significava solo assicurare un futuro finanziario a Naughty Dog. Si trattava di dare allo studio le risorse per continuare a realizzare i migliori giochi possibili, senza essere schiacciati dal peso dei costi elevati e dalla paura paralizzante che un errore avrebbe rovinato tutto.
Guardando indietro, è stata la scelta giusta. Da allora, i giochi AAA sono diventati solo più costosi. I titoli tripla A, al giorno d’oggi, possono facilmente costare 300, 400 o persino 500 milioni di dollari per essere sviluppati.
Gavin ha continuato suggerendo che Naughty Dog avrebbe potuto “tenere il passo“, ma l’acquisizione di parte di Sony permise allo studio di “prosperare“.
Andrew Gavin e Jason Rubin fondarono Naughty Dog nel 1984, creando alcuni titoli dimenticabili (e dimenticati) prima di passare al successo con il già citato franchise di Crash Bandicoot. L’iconico marsupiale fece sbocciare il team il quale, in seguto, partorì altre IP di successo come Jak & Daxter, Uncharted e The Last of Us.
Naughty Dog, inoltre, durante i recenti The Game Awards ha mostrato al mondo le prime immagini di Intergalactic: The Heretic Prophet.