Il mondo dei manga e degli anime ha trovato nei videogiochi un affidabile alleato: ogni grande serie ormai ha uno o più titoli all’attivo, pronti a portare un gameplay tendenzialmente simile, ma con quella peculiarità – ispirata proprio alla particolarità del prodotto stesso – che sa farsi amare dai propri fan. Mentre quindi continuano ad essere annunciati sempre più tie-in dedicati a queste opere, le serie che riescono a fare breccia nei cuori dei propri appassionati proseguono, avanzando con sequel di vario genere. Dopo aver passato svariate ore a testare My Hero One’s Justice 2, abbiamo tirato le somme.
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In termini stilistici My Hero One’s Justice 2 non abbandona l’idea del predecessore. Si parla di eroi in erba, e come tali devono avere tutte le caratteristiche tipiche: attacchi speciali, effetti roboanti e una sequela di scene dinamiche saranno il pane quotidiano di ogni singolo combattimento. Purtroppo questo non basta: sembra infatti che il resto sia rimasto prettamente invariato, con i combattimenti per nulla tecnici, e con il risultato lasciato spesso al caso. Se quindi c’era il potenziale per poter portare al pubblico un titolo più profondo in termini di gameplay, questa occasione è stata sprecata, e non è chiaro se per “pigrizia” o semplicemente per non snaturare l’idea del gioco. Eccoci allora a vivere il classico picchiaduro 1vs1, con due personaggi di supporto, una barra delle super (chiamata Plus Ultra) e degli scenari totalmente distruttibili. Se questo non risulterà tecnicamente ben realizzato, comunque darà un plus al gioco divertente, spostando alcune volte i match “in aria” tra macerie ed esplosioni.
Per il resto l’effetto reso a schermo di My Hero One’s Justice 2 è gradevole: sembra infatti di vedere in movimento delle tavole del fumetto. Lo studio fatto da BYKING è minuzioso, e riporta su ogni volto, gesto o azione lo stesso spirito che ha caratterizzato la serie originale e che ha fatto innamorare milioni di fan. Tecnicamente purtroppo qualche problematica si presenta nelle fasi concitate dello scontro: dei rallentamenti di frame e una gestione della telecamera non proprio ben strutturata vanno a intaccare le partite, generando un po’ di fastidio (soprattutto visto che queste battaglie si basano principalmente su tecniche che, senza bug tecnici, avrebbero reso alla perfezione).
Nuovi personaggi, stesse problematiche
Un titolo fan service di tale portata necessita principalmente di una cosa: personaggi. Un dettaglio che si può notare studiando l’andamento di altri titoli affini è che, più personaggi sono presenti nel gioco, più il titolo sarà amato dai fan. Purtroppo anche qui la scelta tra innovazione e ottimizzazione è ricaduta sulla seconda: i personaggi già presenti nel precedente gioco – salvo qualche piccolo fix – sono prettamente uguali in termini di tecniche, modelli e quant’altro.
In My Hero One’s Justice 2 però entrano in gioco nuovi personaggi: tra qualche mancanza precedente, qualche nuovo arrivo (sia in termini di eroi che di villain) e delle varianti d’attacco (come lo Shoot Style di Midoriya), ora la scelta è davvero vasta quanto basta per rendere il tutto più divertente.
Se questo può farvi tirare un sospiro di sollievo, devo darvi subito una brutta notizia: il resto del gioco non è per nulla innovativo. Le modalità, che rimangono le stesse del precedente gioco, non sono state migliorate in nessuna delle loro funzionalità, ma soprattutto portano avanti gli stessi problemi che avevano in precedenza. Una modalità storia veloce e raccontata con delle istantanee prese dalla serie animata sarà ciò che vi viene dato per rivivere gli intrecci di My Hero Academia: con la possibilità di vivere sia la storia degli eroi che dei villain, l’unica cosa “nuova” è l’avanzamento della trama fino allo scontro con Overhaul. Con poche ore la storia può essere completata, e subito salta all’occhio la “forzatura”: alcuni scontri che avrebbero impiegato villain non presenti nel gioco sono stati sostituiti con degli scagnozzi anonimi e sempre uguali, mentre tutta la parte dei “cattivi” è inventata di sana pianta (anche perché gli scontri dell’anime ci sono soltanto alla fine). Presenti inoltre le missioni, che vi permetteranno di fare scontri (non troppo originali) impiegando i vostri eroi come se foste un’agenzia.
(Non così) Plus Ultra
Ovviamente il gioco è pensato per i fan della serie, e My Hero One’s Justice 2 non poteva che inserire – o meglio migliorare – un comparto di personalizzazione del proprio eroe. Potendo sbloccare tramite missioni una valanga di accessori, potrete aggiustare il vostro eroe o villain come meglio credete, dandogli un’aspetto alcune volte totalmente diverso dall’originale. Questa, purtroppo, è una funzionalità che richiede un grinding eccessivo di Missioni, qualcosa di davvero tedioso se andiamo a pensare che alla fine sono solo estetiche. Dovrete addirittura ripetere svariate missioni solo per droppare l’oggetto voluto.
Non mancano infine nel gioco le modalità vs online, offline e contro la CPU, oltre che alla solita modalità Arcade che, però, risulta essere la più fresca tra tutte, e forse addirittura la più curata. Purtroppo i passi in avanti da My Hero One’s Justice sono davvero pochi: l’avevamo detto in sede di recensione.
Una storia migliore e un roster ampliato, magari con gli altri studenti, potrebbe proseguire l’ascesa di questo gioco.
Così purtroppo non è stato: il roster non può reggere il peso di tutta l’opera, e per questo My Hero One’s Justice 2 diventa una semplice macchia del gioco che invece sarebbe potuto essere.