MotoGP 23: provato in anteprima, tornano a ruggire i motori!

Abbiamo provato in anteprima MotoGP 23 nella sua build preview, che ci ha dato prova delle qualità del nuovo gioco Milestone, con qualche riserva

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Impressioni Lettura da 6 minuti

Tra le tante uscite che ci accompagneranno in questa primavera calda di grandi nomi, c’è anche quella dal nuovo titolo motociclistico di Milestone: MotoGP 23, il titolo ufficiale dedicato al motomondiale. Nonostante manchi più di un mese all’uscita, abbiamo avuto modo di mettere le mani in anteprima sul gioco, saggiandone i punti di forza su cui far leva, e i punti deboli su cui lavorare. In questo breve articolo di prova vi racconteremo com’è andata.

Ricordiamo inoltre che la build che abbiamo testato non è definitiva, e che quindi i lavori sono ancora in corso, oltre al fatto che alcune modalità cardine – come la carriera – non erano presenti. Quello che abbiamo provato era l’azione nuda e cruda, il sistema di guida, le varie piste e le varie moto.

Senza via di mezzo

Partiamo dal dire che, come al solito, anche questa volta Milestone ha tentato di tirare su l’asticella del realismo e della competizione: il livello dei dettagli delle moto è fantastico, così come la fedeltà del sonoro in pista. Questo puntare alle stelle, tuttavia, ha richiesto al team dei forti compromessi per adattare questo simulatore di corse ai giocatori che cercano un’esperienza meno impegnativa.

Partiamo col dire che, infatti, troverete come esperienza di deafult quella per principianti, ovvero con gli aiuti già attivati. Potrete tranquillamente disattivarli nel menù di scelta pilota, gran premio eccetera, quindi state tranquilli per questo. Va detto che questi aiuti sono davvero incisivi, della serie che con frenata, sterzo, decelerazione e direzione guidati, praticamente se lascerete tutte le opzioni come le trovate, praticamente vi sembrerà di assistere a una gara come spettatori, e al massimo di scegliere se accelerare o no sui rettilinei. Ovviamente detto in questo modo potrebbe risultare un po’ esagerato, ma è questa la sensazione che passa.

Cosa succede se invece ne modifichiamo anche solo alcuni? Quelli più impattanti? Beh, la situazione si stravolge molto, soprattutto se non siete avvezzi a titoli motociclistici (che necessitano uno stile di guida, dinamiche, e accortezze diverse rispetto ai giochi su 4 ruote). Ciò significa che anche con la guida della direzione attivata, che vi dirà anche quando state correndo troppo e che dovrete frenare, completare un giro “pulito” sarà veramente una fatica per i giocatori alle prime armi.

In soldoni, quella che dovrebbe essere una va di mezzo, non è proprio una via di mezzo, quindi è caldamente consigliabile fare diversi tentativi per cercare di personalizzare la propria esperienza al millesimo, per renderla allo stesso tempo avvincente e gradevole.

Velocità e impatto

In MotoGP 23 potremo scegliere tra tutti i piloti ufficiali e tutte le piste della stagione 2023 delle categorie MotoE, MotoGP, Moto2 e Moto3, ma con anche la possibilità di personalizzare il nostro pilota con 4 diversi tipi di editor, come quelli del casco o del numero. Come già detto molti di questi contenuti non erano presenti in questa build, così come la Modalità Carriera (che questa volta prevede anche le rivalità tra piloti).

Quello che abbiamo testato invece è stata la velocità delle moto della categoria massima (l’unica nella build): la particolarità è che la “sensazione” di andare veloci o meno, cambia da tracciato a tracciato, dove quelli più “spogli” a livello di ambientazione fanno sembrare i 300 Km/h una passeggiata a poco più di 100 km/h. Una piccolezza forse, ma che potrebbe inficiare molto su coloro che nel loro stile di guida guardano più la pista che il contachilometri.

Va anche detto che gli environments 3D (quindi piste, pit e costruzioni) sono ancora in fase di polishing, e quindi non nel loro stato definitivo e migliore. Ci aspettiamo un miglioramento importante prima del lancio. Lo stesso discorso vale anche per il resto delle cose che ci hanno convinto meno: le animazioni dei piloti, l’intelligenza artificiale, e la fisica degli impatti anche a bassa velocità, a volte senza alcun tipo di feedback (questa la criticità maggiore ad ora).

Per ora possiamo dire davvero poco del gioco, dato che tutte le novità più “croccanti” ci aspettano nel gioco completo, ma possiamo dire che per ora la qualità sembra esserci, ma sarà certo necessario addrizzare il tiro sulla questione “difficoltà media”. Per ora ci siamo goduti l’antipasto, arricchito anche dal nuovo meteo dinamico del gioco (che rende ancora più importante la scelta delle gomme), e la regola del flag-to-flag per cambiare la moto in corsa.

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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.