MMO, specie a rischio di estinzione?

Marcello Santucci
Di Marcello Santucci Lettura da 7 minuti

Questo pittoresco titolo non viene dato a caso a questo articolo. Qui andremo a vedere cosa vuol dire giocare ora (nel 2014)  ad una tipologia di giochi particolare chiamata “MMORPG“: Massively Multiplayer Online Role Playing Game. Da videogiocatore di World of Warcraft dalla CLassic ad ora, la Mist of Pandaria, tante cose sono cambiate ma soprattutto, i videogames sono cambiati.

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Ora gli amanti dei giochi online si dividono in “ProWoW” o “AntiWoW.” La nostra generazione infatti si è trovata nel pieno degli MMO, ma nessuno è riuscito mai a reggere il passo di World of Warcraft. Questo gioco ha creato stupore, fascino, dipendenza e molto altro (da punti di vista sia positivi che negativi). La versione base fu un successo, la prima espansione che riprendeva pienamente la storia di Warcraft, The Burning Crusade, era a dir poco epica, quindi grazie a questo, WoW non ebbe rivali per 4 anni.

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Dall’inizio della seconda espansione ,Wrath of the Lich King, sono iniziati il primi grandi problemi di WoW: il gioco diventa infatti noioso e scontato. I combattimenti cambiano contro I boss, hanno diverse tattiche, ma  la base del gioco rimane la stessa, e molti dei cambiamenti vanno a minare la giocabilità , semplificando il tutto e rendendo il game ancora più noioso. È proprio in questo momento che la fascia di videogiocatori online fa nascere le due fazioni: Pro e Anti WoW. Queste fasce si sono ben definite dopo l’uscita di Star Wars online che portó grandi novità negli MMO; in quel preciso momento, tutti i players annoiati dalla saga online di Warcraft si spostarono lí, dove nacquero le prime grandi verità sugli MMO “free”.

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Essendo giochi gratuiti dovevano prendere fondi per mantenere un gameplay ad un ottimo livello, quindi decisero di ricavare liquidi fornendo equipaggiamenti a pagamento, o altri accessori che danno bonus aggiuntivi, incentivandone l’acquisto. Inoltre, se gli sviluppatori non hanno un feedback e un rientrare del denaro speso, non vengono aggiunti Content, ovvero aggiornamenti della storia e nuovi boss, mappe etc. Questo è uno dei campi principali su cui si battono i Pro e Anti: gli anti sono quelli che hanno giocato “for fun” e  che non hanno speso soldi per upgrades degli equipaggiamenti (o se lo hanno fatto è stato pensando a una maggiore longevità del gioco).

Star-Wars-The-Old-Republic-Wallpaper-MMO-PcGli altri, ovvero coloro che vogliono raggiungere l’End Game, hanno una sola cosa in mente: finire il content nel quale si trovano. Per farlo hanno comprato l’equipaggiamento iniziale in modo da essere avvantaggiati, e una volta finito tutto con enorme facilità, hanno guardato dietro ai loro passi, ricordando i bei momenti passati su Hazeroth fra umani e orchi e tantissime altre razze, la storia affascinante e I boss che davano almeno un minimo di soddisfazione una volta uccisi.  Le 2 fazioni hanno dunque preso posizione.

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La Blizzard per tutti questi anni ha monopolizzato il mondo degli MMO, e anche se fossero usciti nuovi free game, la famosa casa non si sarebbe preoccupata, perché consapevole che gli altri team non sarebbero stati in grado di creare un game competitivo. Questo, solo fino ad oggi. Infatti l’uscita del gioco WildStar ha terrorizza la grande “B”. Questo gioco offre novità di gamplay come: la sua dinamicità (che porta il giocatore a lanciare bene le proprie magie),  la simpatia col quale sono stati costruite le razze (sia a livello grafico che psicologico e molto vicine alla comicità moderna),  la possibilità di costruire il proprio territorio personale (come la propria casa, aree coltivabili, aree da minare), fare festini con gli amici etc.

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La Blizzy é corsa subito al riparo e ha deciso di fare un content non da poco: un ritorno a Dreneor, ovvero le Outland prima della corruzione dalla Legione Infuocata. oltre questo, un aggiornamento della grafica per quanto riguarda razze e mostri, e una piccola fortezza personale che si potrà gestire per minare, coltivare,cucinare e portare avanti le proprie lavorative. In quest’ultima saranno presenti dei peoni che potranno essere mandati in missione e ottenere tesori e ricompense: insomma un Warcraft in World of Warcraft.

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Tutte queste idee stanno lasciando nel dubbio anche i giocatori ProWoW che si troveranno di nuovo, come 3 anni fa, di fronte una scelta non da poco. Queste sono le fazioni interne agli MMO, Ma la nascita di League of Legends e la rinascita di Dota, ha tagliato di netto la visione dei videogame: WoWplayer o RTSplayer. League of legends e Dota, due giochi molto simili ma molto diversi che offrono ai vecchi videogiocatori di RTS(col primo Dota) una nuova ventata di aria fresca nel mondo dei giochi online.

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Anche loro, free to play, hanno riscontrato un grande successo in questo periodo di mortorio di soli MMO, e quindi hanno “reclutato” i giocatori annoiati con una modalità di gioco nuova ed una grafica accattivante. A conti fatti insomma fino ad oggi il futuro verrà diviso dai Pro e Contro MMO, e la seconda fazione avrà una seconda guerra interna vista dai Pro e Anti WoW. Una sola cosa é certa, il destino degli MMO verrà deciso a breve, infatti a Maggio 2014 usciranno sia Wildstar che World of Warcraft: Warlord of Draenor. Possiamo solo attendere ed assistere al destino di questa specie.  Si estinguerà oppure rinascerà grazie alle nuove innovazioni?

Un saluto, da Sogeking88

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Cresciuto a suon di Game Boy e Sega Master System; Marva non avrebbe potuto far altro che crescere come un NINTENDARO DOC! Ora è qui, insieme a suoi colleghi di GL per darvi il meglio della qualità dal punto di vista grafico e non solo ;)