MLB The Show 22 è il titolo sportivo dedicato al mondo del baseball, un titolo sicuramente atteso da una minoranza sul suolo italiano (rispetto a titoli calcistici come FIFA o altri sport come il basket), e oggi vi proponiamo la nostra recensione. Nonostante la piccola nicchia nel Bel Paese, ci sono sempre stati giochi importanti sullo sport giocato sul diamante, tant’è vero che fino a poco tempo fa, questa era un’esclusiva di Sony PlayStation. Tuttavia ora MLB The Show 22 è arrivato sia su Xbox, sia su Nintendo Switch. La sua versione per console di nona generazione riuscirà a impressionarci? Scopriamolo di seguito.
Lo sport non cambia
Così come tantissimi titoli che hanno una cadenza annuale, soprattutto quando si tratta di un titolo sportivo, anche per MLB The Show 22 è molto difficile dire che ci siano state delle rivoluzioni importanti per quanto riguarda il gameplay. Tuttavia in questo caso specifico, in realtà, ci sarebbero dovuti essere dei cambiamenti, dato che la federazione che gestisce il baseball ha deciso di cambiare il regolamento dello sport. Elementi che verranno implementati solo nel prossimo capitolo, dato che in questa versione non ci saranno, o almeno si spera.
https://youtu.be/6_Vu57fGBGo
Fatto sta che pad alla mano, il titolo è decisamente gradevole, con un sistema di comandi che varia in base alle vostre abilità. Avrete l’opportunità di scegliere una mappatura diversa in base al livello d’immersione che desiderate avere all’interno del gioco. Ovviamente, più andrete nel simulativo, maggiore sarà difficoltà. Dunque se siete dei neofiti, vi consigliamo di fare un passo alla volta, prima di cominciare a correre. Ovviamente, il cuore pulsante del gioco rimane fondamentalmente lo stesso, proprio perché – come già detto – il titolo ha una cadenza annuale, quindi gli sviluppatori non hanno il tempo materiale di implementare delle modifiche profonde.
Quando vi troverete nel ruolo di battitore, vedrete una specie di mirino e un quadrante, con il quale dovrete anticipare il movimento della palla per colpirla al meglio delle vostre possibilità, cercando di capire anche che tipo di colpo sta per arrivare. Com’è facilmente intuibile, dovrete avere anche un pizzico di fortuna nell’indovinare, proprio come nella versione “reale” dello sport. Mentre quando vi ritroverete “dall’altro lato”, cioè nel ruolo di lanciatore, dovrete fare lo stesso, ma questa volta potete anche decidere se dare effetto alla palla: quest’ultimo potrebbe anche deviare la traiettoria e farvi cadere in un ball, cosa che non vi permetterà di ottenere punti. Scegliete con attenzione e poi lanciate la palla al meglio delle vostre possibilità.
Per quanto riguarda le modalità, oltre alla partita veloce, una delle più importanti di quest’anno è la March to October, la quale vi farà vivere più stagioni, invece che una sola. Ovviamente il risultato è maggiore coinvolgimento da parte del giocatore, il quale dovrà fare tutte le scelte giuste per quanto riguarda la compravendita di giocatori, un po’ come succede nella modalità carriera di FIFA 22.
Una delle feature che vi farà saltare di gioia è la possibilità di giocare online, cosa che mancava fino a quest’iterazione. Ma questa modalità è forse uno dei talloni d’Achille di MLB The Show 22, visto che ci sono delle limitazioni: non è possibile scegliere di giocare con gli amici, così come non sarà possibile giocare una stagione insieme. Un timido primo passo verso il mondo dell’online, senza infamia né lode.
Inoltre vi sarà anche concessa la possibilità di modificare lo stadio con una serie di oggetti a tema baseball, ma anche di meno inerenti, così che possiate dare sfogo a tutta la vostra creatività. Quest’implementazione è esclusiva alle console di nona generazione, quindi se possedete una PlayStation 4, Xbox One o un Nintendo Switch non potrete accedervi.
Tecnicamente next-gen?
Quando si pensa a un gioco per le console di nuova generazione – Xbox Series X|S e PlayStation 5 – si pensa sempre ad animazioni strabilianti e a una grafica super-realistica da togliere il fiato. MLB The Show 22 riesce a rispettare questi standard? Non proprio, ma ci è molto vicino. Le animazioni dei giocatori sono davvero fluide ed è poco visibile la concatenazione di azioni, mentre l’aspetto grafico è migliorato, ma San Diego Studio avrebbe potuto fare anche di meglio. Forse la sua natura cross-gen ha fatto da collo di bottiglia, impedendo agli sviluppatori di poter spingere al massimo l’hardware. Fatto sta, che rimane un titolo impressionante che riesce – tramite il suo sistema di comandi e la grafica – a risultare decisamente gradevole anche ai curiosi. Una delle migliorie più importanti, oltre all’aspetto grafico, è la fisica della palla. Quest’ultima è decisamente più realistica rispetto all’ultima iterazione del gioco, e si nota fin dalla prima battuta.
Per quanto concerne l’audio del gioco, non c’è niente da ridire. La colonna sonora accompagna bene nei menu e riesce anche a dare la giusta carica, mentre ogni singolo colpo di mazza è talmente ben realizzato – e soprattutto ben equalizzato – da risultare limpido come se si fosse allo stadio.
Ma arrivati a questa fase della recensione di MLB The Show 22, ci sentiamo di consigliarvi questo gioco? La nostra risposta è sì, sia nel caso siate solo dei curiosi, sia nel caso in cui appartenete a quella minoranza di italiani che seguono lo sport. Dopotutto, se possedete una Xbox e un abbonamento Xbox Game Pass attivo, potete mettere le mani sul gioco senza doverlo acquistare. Ciò significa che non vale la pena acquistarlo? Assolutamente no, ma se siete solo curiosi, il consiglio è quello di provarlo. Mentre se siete appassionati, potete gettarvi senza aver paura delle conseguenze. Inoltre, anche se possedete Nintendo Switch, potete finalmente giocarlo, per la prima volta nella storia del franchise.