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Mega Man X Legacy Collection 1 & 2 – Recensione, si torna a sconfiggere Reploidi

La confusione spesso regna sovrana nel conflitto interno di Mega Man. Tutti, più o meno, conoscono il robot Mega Man, ma difficilmente riusciranno a capire le differenze tra la versione standard e la versione X. Se Mega Man mantiene delle connotazioni platformesche standard (colori vivaci, disegni morbidi), Mega Man X opta per uno stile artistico leggermente più squadrato, più accattivante e serioso, inserendo anche dinamiche storiche come la rivalità, la redenzione e le scelte della vita. Mega Man X esce per la prima volta nel 1993 ed è ambientato nel secolo successivo agli eventi di Mega Man. Il Dr. Cain trova in una capsula la versione X di Mega Man, robot assistente del Dr. Light dotato di libero arbitrio e in grado di provare emozioni. Il Dr. Cain così riesce a creare i Reploidi, che arriveranno a ricreare le stesse situazioni di ribellione che caratterizzavano il primo gioco.

Per questo motivo il governo deciderà di formare i Maverick Hunter, mettendo a capo del progetto lo stesso Dr. Cain. Proprio lui creerà Sigma, robot immune ad ogni difetto futuro, con il compito di salvare gli esseri umani. Purtroppo proprio Sigma prenderà come unica soluzione per salvarli, quella di distruggerli definitivamente, soggiogando i Maverick Hunter. Per questo motivo X, spinto dal voler risolvere un problema nato indirettamente da lui, prenderà i restanti Maverick Hunter e inizierà la guerra contro Sigma e il suo esercito.

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La Struttura di Gioco

Mega Man X mantiene sempre la stessa formula vista nella versione standard: 8 boss da sconfiggere, per poi arrivare dal boss finale in un livello diviso in sezioni. Gli 8 boss permetteranno a X di sbloccare degli attacchi elementali, i quali creeranno un sistema di debolezze tra i vari elementi disponibili nel gioco, facilitando o meno le boss fight. La differenza tra la serie originale e questa X sta in alcuni potenziamenti che X potrà sbloccare raggiungendo parti di livello nascoste: queste conferiranno all’androide abilità aggiuntive che trasformeranno il già brillante level design in qualcosa di ancora più divertente.

Nei capitoli successivi, complice l’inserimento di Zero come personaggio giocabile, Mega Man X permetterà di sfruttare gli attacchi corpo a corpo dell’androide rosso (sostituendo il blaster). Il settimo e l’ottavo capitolo di Mega Man X inseriranno anche delle sezioni di livello differenti, oltre che parti di gameplay in 3D (che comunque non aggiungeranno valore alla serie, ma ansi ne mineranno alcune parti).

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L’esperienza originale

Mega Man X Legacy Collection, diviso nei due capitoli, porta i vari episodi tali e quali a come erano usciti all’epoca: dei miglioramenti grafici saranno applicabili, rendendo l’esperienza più o meno simile all’originale (e limando un po’ la grafica), ma per il resto il gioco si presenta con gli stessi pregi e difetti di quelli usciti all’epoca.

Per chi invece non ha mai messo mano su un capitolo, la Modalità Principiante permetterà di giocare al titolo con una difficoltà minore, evitando di trovarsi con l’avanzare del gioco in sezioni bloccate a causa del livello dei boss.

Tra le opzioni extra saranno presenti delle medaglie da sbloccare, degli obiettivi da raggiungere e una gallery con immagini e soundtrack di tutti i capitoli. Inoltre il gioco presenta una modalità X Challenge che vi porterà a scontrarvi con due Maverick contemporaneamente: per sconfiggerli potrete scegliere 3 potenziamenti diversi tra tutti quelli presenti negli 8 capitoli.

Mega Man X Legacy Collection 1 & 2

8.5

Mega Man X Legacy Collection presenta tutto ciò che un amante dell'androide blu può volere: tutti i capitoli canonici (ad eccezione, quindi, di remake e spin-off) sono presenti nella versione originale, con aggiunte dal punto di vista estetico capaci di adattare il gioco ad ogni giocatore. La gallery è un gran bel tuffo nel passato, mentre la modalità X Challenge permette di sperimentare qualcosa di voluto all'epoca da tutti i fan della serie. Un must per chi ha amato i lavori di Keiji Inafune.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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