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Mass Effect Legendary Edition – Recensione, l’epico ritorno di Shepard

Mentre scrivevo la recensione della Mass Effect Legendary Edition, la mia mente ha inesorabilmente fatto un balzo indietro con i ricordi di oltre un decennio. La settima generazione videoludica è stata un momento particolarmente importante per il medium. Oltre all’avvento di console importanti come Xbox 360 e PlayStation 3, le quali ci hanno portati nell’era dell’alta definizione, la settima generazione ha dato i natali a nuove saghe che ancora oggi sono ricordate con amore e affetto da parte dei fan. Tra queste saghe non si può di certo non citare Mass Effect, nata quando BioWare iniziò un’alleanza con Microsoft che permise al primo episodio della serie di vedere la luce nel lontano 2007, all’epoca in esclusiva su Xbox 360.

BioWare diede inizio a quella che è a tutti gli effetti una delle saghe più importanti non solo del mondo videoludico, ma anche della narrazione fantascientifica. I due sequel, usciti rispettivamente nel 2010 e nel 2012, fecero definitivamente entrare il marchio nell’olimpo della saghe videoludiche più amate di sempre, e arrivati oggi a metà 2021, EA ha finalmente dato modo ai fan della serie il poter rigiocare l’amata trilogia in versione rimasterizzata sulla console di ottava e nona generazione, oltre al PC. Stiamo ovviamente parlando della già citata Mass Effect Legendary Edition, remastered della trilogia che ha fatto innamorare milioni di videogiocatori di tutto il mondo. Ma tale eredità avrà ricevuto giustizia in questa rimasterizzazione?

Spazio, ultima frontiera

Prima di entrare nel vivo della recensione della Mass Effect Legendary Edition e parlare in ​​modo concreto delle modifiche, dei miglioramenti e dei difetti, è giusto contestualizzare il tutto, senza dare per scontato che tutti abbiano giocato i tre titoli protagonisti della remastered. Mass Effect, come già accennato in precedenza, è una saga nata nel 2007 sotto la guida di BioWare, uno studio passato alla storia per saghe del calibro di Baldur’s Gate, Dragon Age, Jade Empire e che purtroppo, negli ultimi anni, pare aver perso smalto.

Mass Effect è una saga che usa una struttura ludica da gioco di ruolo occidentale con elementi per lo più tradizionali del genere, ma anche con idee estremamente nuove per il genere (o almeno, lo erano ai tempi). La cosa che più ha affascinato i videogiocatori è l’immenso universo nel quale si viene calati, tra razze aliene di ogni tipo, conflitti politici e sociali e altri ingredienti che danno un sapore epico al tutto.

Il giocatore prenderà il controllo del Comandante Shepard, agente speciale e rappresentante dell’umanità che durante le prime ore di gioco del primo titolo apprenderà che un’antica razza di macchine si sta avvicinando alla galassia per porre fine all’universo così come lo conosciamo. L’umanità, ultima arrivata in questo universo avanzato a livello tecnologico, è nuova a tutte queste relazioni intergalattiche, con tutte le conseguenze del caso.

Mass Effect Legendary Edition obiettivi

Ovviamente questa remastered non ha in alcun modo intaccato lo splendore narrativo che BioWare riuscì a creare tra il 2007 e il 2012. La sensazione di scoperta in Mass Effect è ancora mozzafiato, basti pensare ad esempio al primo arrivo alla Cittadella. Ma ciò che ha davvero fatto innamorare i giocatori è stato il modo in cui era possibile cambiare il destino non solo dei personaggi che ci circondavano, ma anche dell’universo intero. Le azioni del giocatore, infatti, determineranno chi vive e chi no e tali scelti avranno un forte impatto sui due sequel. Di fatto, quindi, alcune scelte prese nel primo Mass Effect avranno delle conseguenze anche nel terzo capitolo, per esempio. Per coloro che giocheranno questi tre giochi per la prima volta, la potenza delle proprie decisioni sarà ancor più enfatizzata dal poter vivere i tre titoli uno di fila all’altro.

Lifting grafico

Fatta questa doverosa premessa, cominciamo a parlare del lavoro tecnico svolto su questa remastered analizzando le prestazioni e la risoluzione che la Mass Effect Legendary Edition ha sulle diverse piattaforme sulle quali è disponibile. Sul lato delle console di ottava generazione, i giochi possono raggiungere una risoluzione di 1080p a 30 fotogrammi, ma si può anche dare priorità al framerate a discapito della risoluzione così da poter raggiungere i 60 fotogrammi. Passando a PlayStation 4 Pro e Xbox One X, il 4K può essere ottenuto sacrificando i fotogrammi, bloccandoli a 30.

Mass Effect Legendary Edition Recensione 2

Per quanto concerne la nuova generazione, sebbene tecnicamente non esista una versione nativa di PlayStation 5 e Xbox Series X, il gioco funziona molto meglio su queste piattaforme, sulle quali si possono raggiungere i 60 frame al secondo estremamente stabili con una risoluzione in 4K. Nella versione Series X, se si dà priorità al framerate, si possono persino raggiungere i 120 frame. Entrando un po’ più nel dettaglio, per quanto stiamo palando di una rimasterizzazione e non di un remake, il lavoro fatto da BioWare è di certo encomiabile sotto molti aspetti, soprattutto per quanto riguarda il primo capitolo della serie, il quale è quello ad aver ottenuto il maggior numero di cambiamenti. Senza dubbio, le parti in cui è stato svolto il maggior lavoro sono le texture e la qualità dell’illuminazione. Rimarrete senz’altro stupiti dalla pulizia delle immagini, estremamente nitide anche alle risoluzioni più basse (abbiamo provato il gioco su una PlayStation 4 base). Inoltre, è stato fatto un lavoro a dir poco esemplare su materiali, pelli e trame. Ora è possibile apprezzare in modo molto dettagliato i materiali con cui sono realizzati i costumi e le armi dei personaggi, ad esempio, così come le trame dei diversi tipi di pelli che vediamo negli alieni e negli umani. Allo stesso modo, l’inclusione dell’illuminazione volumetrica, il miglioramento degli shader e altri miglioramenti su texture e illuminazione rendono l’atmosfera ancor più profonda e tangibile. Anche l’audio ha subito dei miglioramenti, che si possono però rilevare se si utilizzano moderne cuffie da gaming o un buon sistema audio. Se i titoli hanno subito un lavoro di ammodernamento visivo impeccabile, lo stesso non si può dire per le animazioni. Come già detto stiamo parlando di una remastered e non di un remake, ma fa comunque strano vedere questi modelli così dettagliati muoversi come 15 anni fa.

Una seconda giovinezza

Come già detto in precedenza, è facile notare come sia stato proprio il primo Mass Effect quello ad aver ricevuto più cambiamenti e miglioramenti. Il cambiamento grafico e sonoro di questo specifico titolo è notevole rispetto alla sua versione originale, per non parlare del fatto che sono state apportate modifiche al sistema di combattimento al fine di renderlo più simile a quello dei suoi sequel, oltre al miglioramento dei controlli del veicoli Mako, il quale ora si muove più velocemente e ha un sistema di mira migliorato. Per quanto quindi non si parli di un remake vero e proprio del primo capitolo, sono state apportate diverse migliorie e cambiamenti che lo avvicinano molto a quella definizione. È giusto ricordare, infatti, che il primo Mass Effect è quello che tra i tre ha sofferto maggiormente l’avanzare degli anni, e pertanto era quasi d’obbligo un lavoro di miglioramento sia tecnico che ludico.

Anche quando fu lanciato nel lontano 2007, il primo titolo della trilogia era già approssimativo per certi aspetti del gameplay, visto che BioWare stava ancora cercando di capire come bilanciare il gameplay d’azione con i sistemi da gioco di ruolo. In questa remastered molti aspetti sono stati modificati, dalla rimozione delle restrizioni sulle armi basate sulla classe al fornire un HUD più moderno.

Passando al contenuto che arriva all’interno della Mass Effect Legendary Edition, questa raccolta contiene le versioni rimasterizzate di Mass Effect, Mass Effect 2 e Mass Effect 3. È possibile accedere ai tre capitoli da un menù principale ed è possibile iniziare a giocare ai sequel senza la necessità di iniziare i precedenti capitoli. Inoltre, sono inclusi gli oltre 40 DLC rilasciati per questi titoli durante la loro vita sul mercato, cosa che regalerà ai giocatori un centinaio e oltre di ore di gioco.

In un’epoca in cui i porting e le rimasterizzazioni sono spesso pigre, un lavoro come quello fatto sulla Mass Effect Legendary Edition è a dir poco encomiabile. Nessun video o screenshot rende davvero giustizia al qualità ottenuta in questa rimasterizzazione. Dopo gli ultimi sfortunati anni di BioWare, vedere la qualità della Mass Effect Legendary Edition ci fa sperare in un futuro in risalita. Non stiamo ovviamente parlando di un prodotto perfetto, visto che oltre ai limiti tecnici dell’Unreal Engine 3 (ormai vetusto) la collection è priva di veri e proprio contenuti extra pensati per i fan più appassionati della serie. Nonostante questo, ha riportato in auge una delle trilogie più influenti e apprezzate del panorama videoludico, che può essere scoperta dai neofiti o riscoperta da fan e nostalgici. Che siate quindi alle prime armi con la saga o dei veterani, Mass Effect è tornato e sembra più in forma che mai, nella speranza di un futuro roseo per la serie.

Mass Effect Legendary Edition

9.5

La Mass Effect Legendary Edition segna il ritorno dell'epopea targata BioWare con protagonista il Comandante Shepard e l'equipaggio della Normandy. Se l'epicità narrativa dei tre titoli è rimasta ovviamente immutata, il team di sviluppo ha fatto un lavoro a dir poco egregio sul lato rimasterizzazione, e nello specifico il primo capitolo della trilogia appare rinato sia sul lato tecnico che su quello ludico, con numerose modifiche che lo rendono molto più moderno rispetto all'opera originale. Seppur dispiaccia non vedere nuovi contenuti extra, questa collection contiene tutti i DLC dei tre capitoli, coloro che si avventureranno (per la prima volta o non) in questa avventura intergalattica potrebbero rimanere impegnati per centinaia di ore.

Paolo Saccuzzo
Laureato in Lettere Moderne e in Comunicazione della e Cultura dello Spettacolo, da sempre appassionato di tutto ciò che concerne l'intrattenimento in tutte le sue forme, dal cinema alle serie TV, dai fumetti alla musica, fino ad arrivare ai videogiochi. Amante del mondo Sony, è però cresciuto con i classici Nintendo, nello specifico Super Mario 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time.

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