Nelle ultime ore è stata resa disponibile sul Nintendo eShop la “versione di prova” di Mario Strikers: Battle League Football, che nono stante ne svolga effettivamente il compito, non è definibile una demo vera e propria, dato che “First Kick” contiene nient’altro che l’allenamento per imparare le basi di gioco, senza la possibilità di effettuare amichevoli offline o giocare in alcun modo in single player. Inoltre i test per provare il gioco online con gli altri giocatori, saranno disponibili solamente nei prossimi giorni e in orari prestabiliti.
Imparare le (poche) basi
Cosa potremo fare quindi all’atto pratico in questa demo gratuita? Poco o nulla: per ora sarà possibile solamente imparare i fondamentali, da come muovere il personaggio in campo, a come effettuare scatti, tackle, contrasti caricati, tiri, utilizzare oggetti, supertiri e così via. Insomma, un buon modo per prendere confidenza in vista dei match online di questo fine settimana (in fondo all’articolo vi lasciamo la lista degli orari).
Ciò che invece riusciamo a capire già dalla demo, è che il titolo di Nintendo – togliendo equipaggiamenti e supporto post lancio di cui ancora non possiamo conoscere l’entità – è che il gioco non brilla proprio per fantasia, né tanto meno per tecnica. Siamo consci del fatto che stiamo giocando a un prodotto su Nintendo Switch che non vuole essere un simulatore calcistico vero e proprio, ma è chiaro come il sole che le meccaniche, per quanto si sia cercato di infiocchettarle, sono poche e semplicistiche.
Chiaro, stiamo parlando di un gioco che deve necessariamente essere dedicato a un pubblico di tutte le età e accessibile il più possibile, tuttavia la sensazione è quella che in questo caso si stia decisamente esagerando. Aggiungiamo poi il fatto che il campo è estremamente piccolo, i passaggi sono guidati, così come i tiri finiranno praticamente sempre verso la porta avversaria (non esiste il fuori campo, ma troverete il portiere a farvi da muro).
La cosa che fa più paura è che, dato che non è ancora possibile selezionare la modalità singolo giocatore, che ci si possa trovare con la spiacevole sorpresa che veda la mancanza di una modalità torneo offline, torneo customizzato, o una modalità storia che dia anche una base narrativa al gioco. Speriamo che questo interrogativo, all’uscita del gioco completo, possa risolversi in una fumata bianca.
Aggiornamento: il test online!
In attesa dell’uscita del gioco completo, abbiamo provato anche le qualità del gioco online nel weekend appena passato: come se la cava Mario Strikers: Battle League Football in multigiocatore?
Partiamo col dire che, quanto meno, le cose migliorano sensibilmente: il poter giocare con giocatori veri e non con semplici bot per imparare le basi, ha dato più mordente al gioco, nonostante alcuni grossi – se non macroscopici – difetti siano stati tristemente confermati. Partiamo col dire che i match si sono svolti in 4 giocatori totali (2 per team), e con 8 personaggi presenti su schermo, 10 contando i portieri. Nonostante i giocatori nella fase di matchmaking scelgano 2 calciatori a testa, sul campo in base alla situazione sarà possibile prendere il controllo di chi si vuole.
Dove stanno i problemi? Dappertutto. Nonostante Mario Strikers: Battle League Football non abbia mai mostrato la velleità di proclamarsi un titolo calcistico a tutti gli effetti, ne rispecchia comunque le fattezze, e allo stesso tempo lo deve fare con l’obbligo di mantenere alcune caratteristiche praticamente obbligatorie per i giochi della serie Mario. Tutto ciò si traduce in “tutti possono fare tutto”, oggetti che spawnano sul campo e che possono essere utilizzati per stordire in emici, supertiri che valgono 2 gol, un solo tempo per partita – e anche breve – e un caos generale concentrato in un campo estremamente troppo piccolo per il numero di giocatori in campo.
Già, “caos” è la parola che più descrive Mario Strikers: Battle League Football dopo la nostra prima prova concreta. Pensate poi, a quanto la situazione possa masochisticamente peggiorare in modalità portatile, o peggio ancora su Nintendo Switch Lite, con schermi ancora più piccoli e con il tutto così concentrato che avere una visione precisa di un contrasto, un posizionamento o altro richiederebbe un microscopio.
Dulcis in fundo, il numero di calciatori disponibili ad ora è veramente imbarazzante per un gioco che vuole fare della varietà uno dei suoi punti forti, e a questo punto il poter cambiare l’equipaggiamento dei personaggi (feature ancora da testare) può salvare ben poco. Vedremo il 10 giugno cosa ci riserverà il gioco completo, ma ad ora, Mario Strikers: Battle League Football ha bisogno di un vero e proprio miracolo.