L’ex pilota di MotoGP, campione del mondo della classe 250 e primatista italiano per vittorie in Superbike Marco Melandri ha analizzato il prossimo motomondiale a 360°. In un’intervista rilasciata al blog sportivo di Betway Melandri ha ripercorso le tappe principali della propria carriera, ha commentato le nuove leve e i grandi campioni del presente e del passato, ma non solo. Si è infatti anche sbilanciato sui favoriti per il Mondiale di MotoGP 2021, fornendo spunti interessanti per gli appassionati di scommesse sportive.
Sui due titoli sfiorati nel 2005 in MotoGP e nel 2011 in Superbike Melandri ha le idee chiare su cosa sia mancato: “Nel 2005 ho raggiunto il mio miglior risultato in MotoGP. Diventai vice-campione del mondo dietro a Valentino Rossi. Nel 2006 quarto, una posizione peggiore, ma ero più vicino a livello di punti, a soli 23 punti dal primo. Purtroppo il brutto incidente di Barcellona mi portò via la possibilità di giocarmi il Mondiale. Credo che mi sia mancata la continuità, il lavoro con la stessa squadra e la possibilità di lavorare con un’azienda ufficiale per sviluppare una moto. In Superbike ho avuto grandi stagioni, secondo al debutto insieme alla Yamaha, sfiorai il campionato del mondo con la BMW dove alla fine ero in testa, ma il capo ebbe la brillantissima idea di venire nel garage ad annunciarci che il team ufficiale avrebbe chiuso. Quindi a 3 gare dalla fine naturalmente eravamo fuori strada e abbiamo perso la possibilità di portare a casa un Mondiale che sembrava ormai vinto”.
Melandri su Valentino Rossi
Secondo Melandri Valentino Rossi a 42 anni ha ancora la velocità per cercare di giocarsi delle vittorie e la forza per lottare per il podio. Non lo vede però pronto per giocarsi il Campionato del Mondo perché “la nuova generazione sta veramente andando molto forte, è molto consistente; e quindi ha cambiato il modo di guidare”. Ci sono però tante aspettative circa il suo cambio di squadra, dove per Melandri Rossi potrebbe ritrovare “tanta voglia di fare, tanta giovinezza”.
Marquez tornerà a dominare?
Marc Marquez si sta già preparando al grande ritorno, anche se per Melandri su di lui c’è un grosso punto di domanda. “Quando tornerà avrà bisogno di diverse gare per riprendere gli automatismi necessari”. Melandri è convinto che il cabroncito abbia bisogno di tempo, che non sarà pronto per lottare per il Mondiale, ma che ci farà tanto divertire.
La situazione di Dovizioso e Iannone
Melandri ha commentato la situazione di Dovizioso e Iannone, definendole due strade completamente diverse. Il primo “pensava di trovare un posto adatto alle sue potenzialità e invece è rimasto fuori dai giochi”, anche se Melandri ripone grande fiducia nel test di prova di Aprilia. “Speriamo di rivedere Dovizioso almeno come collaudatore nel 2021. Aspettando il 2022…”. Iannone invece sta scontando la squalifica e non sarà più in pista. L’augurio di Melandri è che possa trovare un ruolo adatto “per rivederlo veramente molto presto”.
Le nuove leve
Per quanto riguarda le nuove leve Melandri ha affermato che ormai il cambio di generazione è in atto, se si pensa che il Campione del Mondo ha poco più di 20 anni. Per lui “il futuro è loro” e per i campionati di Moto2 e Moto 3: “Nei prossimi anni io vedo tanta Italia sul podio in tutte e tre le classi”.
Qual è l’aspetto tecnico fondamentale per trionfare quest’anno?
Con il congelamento dei motori imposto dal regolamento, deciso per una questione economica, “solo piccoli particolari possono essere sviluppati. Si può lavorare sulla gestione elettronica, ma il motore di base non può cambiare le sue caratteristiche. Quindi è fondamentale cercare miglioramenti su quelle aree lasciate libere dal regolamento, aerodinamica, dalla ciclistica, avere infatti una ciclistica migliore vuol dire scaricare a terra più potenza”.
Tra quanto vedremo un campione tricolore?
“Il motociclismo è uno sport fatto di alti e bassi anche per la bandiera italiana, dove per il tricolore ci sono stati degli anni incredibilmente pieni di vittorie e degli anni abbastanza difficili. Adesso abbiamo tanti giovani talenti in crescita e tantissimi pronti a portare a casa dei titoli mondiali”.
MotoGP 2021: chi vincerà?
Melandri prevede un Mondiale molto combattuto con “tantissimi vincitori diversi per ogni singola gara”, ma dovendo scegliere un nome opta per Fabio Quartararo.
Il ritiro e la sua nuova carriera da giornalista a DAZN
Melandri racconta quanto sia difficile dire basta, soprattutto per lui nato e cresciuto nelle moto, però “una volta che ho smesso ho scoperto una vita nuova, senza tensioni e senza stress”. Ora lavora come giornalista su DAZN, un’opportunità che descrive così: “poter raccontare le esperienze dei miei rivali, ma anche miei amici, è una cosa bellissima. Devo trasformare tutte quelle situazioni tecniche in parole comuni, parole che tutti, anche i non appassionati e i non addetti ai lavori, riescano ad interpretare”.