Se siete amanti di titoli gestionali e del medioevo, finalmente il gioco più atteso per voi è in arrivo in early access. Abbiamo provato Manor Lords in anteprima e, pur essendo ancora incompleto sotto alcuni punti di vista (alcune meccaniche di gioco sono ancora bloccate), è un gioco che sa tenere incollati allo schermo.

La qualità grafica è strabiliante e le meccaniche di gioco fanno assaporare il potere di gestire un feudo come un vero e proprio signore medievale. Slavic Magic, che ricordiamo essere uno sviluppatore in solitaria, ha impiegato ben 7 anni per concepire e sviluppare Manor Lords, un gioco che sotto tutti i punti di vista si preannuncia essere una pietra miliare del genere.

Il gioco intreccia sapientemente meccaniche viste in altri titoli, come Anno 1800, Total War e Ostriv, rendendolo un gioco completo – o quasi, per ora – a 360°. Gestione delle risorse e battaglie su larga scala sono solo alcune delle cose che potrete assaporare.

Gestire un vero villaggio Medioevale

L’aspetto gestionale è sicuramente la punta di diamante del titolo: inizierete in una mappa molto vasta, e sarete collocati in maniera casuale in una delle regioni, ognuna di esse con specifiche tecniche diverse, in modo da cambiare la tipologia di approccio e di costruzione. Potreste iniziare in una regione con un ricco giacimento di ferro, spostando la vostra economia sull’estrazione e sulla fabbricazione di armi (da poter vendere al mercato in modo da ricavare denari per compensare la scarsa fertilità delle terre), oppure potreste capitare in una regione con un terreno molto fertile, e in quel caso, l’economia della vostra prima città sarà incentrata sulla coltivazione e sulla produzione di lino, diventando, potenzialmente, la regione cardine del commercio degli indumenti.

L’inizio è lo stesso per tutti: avrete pochi materiali a disposizione e 5 unità familiari accampate in tende da campo. Sarete voi a decidere come e con cosa iniziare a costruire il vostro primo villaggio, ma vi consigliamo caldamente di iniziare a tagliare qualche tronco d’albero, poiché, almeno all’inizio, il legname è la risorsa che più vi sarà utile. Subito dopo, vi consigliamo di costruire delle case, per mettere un tetto sopra la testa ai vostri sudditi, e aumentando il livello di Approvazione.

Quest’ultimo è il valore in base al quale le altre famiglie, se avrete case libere, decideranno di stabilirsi nel vostro villaggio (un po’ alla Stronghold, per intenderci). È un valore che dipende da diversi fattori, e starà a voi riuscire mantenerlo superiore al 50% per aumentare la forza lavoro del vostro feudo, e avere sempre lavoratori a disposizione per le vostre attività. Questo è un elemento molto importante poiché la prima sfida che il gioco vi porrà dinanzi è la cronica mancanza di manodopera.

Ogni struttura che creerete avrà bisogno di lavoratori, e no, questa volta non basterà assegnare un solo lavoratore in una struttura per sopperire alla necessità di qualche risorsa: legna da ardere per l’inverno, varietà di cibo, campi da arare e coltivare secondo la stagione. Tutti elementi che richiedono il giusto tempo e un’adeguata forza lavoro.

Alle armi, oh villici!

Un’altra meccanica molto interessante è la corsa agli armamenti. Tutti gli uomini del villaggio potranno essere chiamati alle armi in maniera molto semplice, ma il numero dei soldati a disposizione sarà strettamente legato al numero di unità familiari che avrete nel villaggio. Cosa si porteranno in battaglia? Dipenderà da diversi fattori. Una volta creato un battaglione, tutti gli uomini arruolabili andranno a recuperare dai vari magazzini le armi e le armature che avrete messo loro a disposizione, e se le porteranno a casa per essere pronte all’uso. Volete un battaglione di lancieri? Bene! Nelle vostre scorte dovranno essere presenti lance e scudi. Volete riempire le fila del vostro esercito con degli arcieri? Allora, la prima cosa da fare, sarà costruire degli archi. Semplice no?

Se per qualche motivo non avrete armi e armature a disposizione, gli abitanti del villaggio si arrangeranno con strumenti basilari, come falcetti e forconi… ma, a quel punto, contro un esercito vero e proprio, non avrete la benché minima speranza di successo. Un altro fattore da tenere in considerazione è che, quando inizierete una manovra militare, finché l’esercitò sarà riunito, perderete forza lavoro. A battaglia conclusa, sciogliendo le unità, tutti torneranno alla loro vita da lavoratore: per continuare a contribuire all’economia del villaggio.

L’economia, come avrete sicuramente capito, è vasta e articolata. Ogni prodotto finale ha bisogno di diverse lavorazioni e di diverse strutture speciali, che a loro volta avranno bisogno di specifici requisiti per essere costruite. Ad esempio le botteghe degli artigiani andranno costruite sulle case, dato che ogni casa in Manor Lords può essere aggiornata per diventare una bottega, se soddisferete i requisiti per costruirla. Facendo ciò, l’unità familiare che la abita lascerà qualsiasi lavoro assegnato in precedenza per dedicarsi alla propria bottega. State attenti, dunque, alla forza lavoro a disposizione: in modo da non lasciare scoperta alcuna attività importante.

Feudo in espansione

Per quanto riguarda la meccanica di espansione, potremo costruire un villaggio in ognuna delle regioni presenti sulla mappa, purché, per rivendicarla, abbiate accumulato abbastanza influenza; ma anche queste meccaniche cambieranno in base alla modalità di gioco che sceglierete ad inizio partita.

Al momento Manor Lords propone tre diversi modi di giocare:

  • Rise to Prosperity, in cui dovrete semplicemente raggiungere il grado “Grande città” (con cui passerete alla modalità endless), senza poter essere mai attaccati (non saranno presenti banditi sulla mappa).
  • Restoring the Peace, in cui dovrete conquistare tutte le regioni della mappa con, come avversario, un altro nobile signore (fuori dal campo della mappa) che tenterà di sottrarvi le terre
  • On the Edge, nella quale dovrete raggiungere lo status massimo della prosperità, resistendo ai continui attacchi nemici.

Vi consigliamo di iniziare con la seconda modalità, che consente di avere sia una buona dose di pressione militare, sia tanto tempo a disposizione per fortificare ed espandere la vostra città.

Le prospettive

Ci sarebbe ancora molto da dire su Manor Lords, ma altrettanto lavoro da fare per poterlo definire davvero completo. Aspettatevi un gioco a cui una piccola posticipazione non avrebbe di certo fatto male: per quanto Manor Lords sia sorprendentemente stabile e pieno di meccaniche che già ora lo rendono unico, diverse funzioni non hanno nemmeno un nome ufficiale, e appaiono nell’interfaccia con la loro stringa di comando (cosa che forse sarà aggiornata con l’uscita del 26 in early access). Inoltre molti – per non dire quasi tutti – degli upgrade cittadini, come quelli legati all’economia e alle politiche interne, sono segnalati con un “Coming soon”.

La diplomazia tra i regni è ad ora praticamente inesistente, e il gioco non presenta una modalità “tutorial” che vada a spiegare in maniera chiara i complessi meccanismi di gioco. Purtroppo non è ancora possibile costruire castelli veri e propri, non c’è la cavalleria, le truppe sono basilari e poco diversificate, e la mappa risulta un po’ piatta (ossia priva di dislivelli).

Questo non cambia però la nostra visione attuale del gioco: Manor Lords ha meccaniche mai viste prima, un sistema gestionale ben fatto che non annoia mai, e un comparto grafico strabiliante (come i dettagli dei combattimenti, e i mercati che pullulano di cittadini intenti ad acquistare). C’è sicuramente molto altro da fare, ma è proprio l’immensità che si respira e l’inquadramento iniziale che ci portano a sperare di averne ancora, soprattutto perché di carattere e personalità, Manor Lords ne ha a pacchi. Le potenzialità sono enormi e secondo noi questo titolo è destinato a diventare una delle pietre miliari del genere.

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