Quest’oggi vogliamo raccontarvi del titolo studiato per 2 giocatori da Trevor Benjamin & Brett J. Gilbert ed edito da Lookout Games, localizzato in Italia da Asmodee: Mandala. Prima di avventurarci però in questa profonda esperienza, volevamo spiegarvi l’etimologia della parola che da il nome a questo interessante gioco da tavolo. La parola mandala viene dal sanscrito e si traduce letteralmente con disco o centro ma anche unità. I mandala possono avere diverse forme, tonda, quadrata, ecc. ma sono sempre realizzati attorno ad un punto centrale perché tutto parte dal centro. A volte, sono disegni molto semplici o al contrario molto complessi ma sono sempre organizzati attorno ad un centro che si apre sull’infinito. Dopo avervi dato un infarinatura generale sul nome del titolo, vediamo come esso riesca ad affiancarsi ad un board game.
Packaging
I giochi a due giocatori sono molto spesso intriganti e al quanto competitivi, perché vengono pensati non per allietare semplicemente una serata in compagna di più persone, ma per affrontare in diverse sfide un amico o il proprio partner di gioco. Per questo “generalmente” il contenuto del pacchetto è sempre molto limitato, con elementi sì degni di nota, ma non esageratamente strutturati, visto il suo alto tasso di “ricambio”. La scatola di Mandala, contiene la board di gioco, ovvero uno stuolo di lino, con sopra disegnati due mandala e la divisione del campo di gioco, e un bel mazzo di carte diviso con tutti i vari colori di sabbia.
Ma come si gioca con i Mandala?
Il titolo ideato da Trevor Benjamin & Brett J. Gilbert appare molto semplice e scarno, ma più ci si addentra nelle dinamiche di gioco e più si percepisce che non è proprio così. Mandala è gestionale delle proprie mani di carte, diviso in una serie di turni. Prima però di spiegarvi i turni di gioco, dobbiamo spiegarvi come è diviso il campo di gioco. Aprendo il panno di Lino, troverete disegnati due grandi mandala, uno a sinistra e l’altro a destra. Ognuno di questi è diviso in tre aree: la zona centrale del campo di gioco viene chiamata Montagna, all’esterno della quale c’è un’area dove ogni giocatore può giocare le proprie carte. La Montagna fa da divisore alle altre due parti del campo che sono poi appartenenti ai due giocatori. In ogni lato i giocatori avranno due aree aggiuntive, una linea di punteggio, chiamata River, e una pila per le carte punteggio, chiamata Coppa.
Le regole di piazzamento carte seguono un filo piuttosto lineare, il mazzo è composto da 6 colori differenti di carte, all’interno di ogni mandala, che sia la parte della montagna o in una delle zone dei due giocatori, ogni colore può apparire una sola volta. Una volta stabilito il primo giocatore (in maniera casuale), ogni giocatore a turno può giocare solo carte nel proprio campo o sulla montagna, mai nel campo dell’altro giocatore tranne per alcune eccezioni. All’interno della zona della montagna, i giocatori potranno piazzare solo una carta per turno, seguendo le regole del colore (descritta in precedenza). Dopo aver piazzato una carta nella montagna il giocatore potrà pescare fino a tre carte. Abbiamo scritto fino, perché ogni giocatore potrà avere al massimo otto carte in mano.
Per piazzare le carte in campo, un giocatore può giocare altrettante carte di un colore, seguendo ancora le regole del colore, nel proprio campo. Non puoi mettere così tante carte da rimanere con zero carte in mano, perché dopo aver messo le carte nel campo, non potrai pescare altre carte. La terza cosa che un giocatore può fare è scartare un numero qualsiasi di carte dello stesso colore e riprendere in mano altrettante carte dal mazzo. Questa dinamica è utile per tentare di ottenere più carte nella tua riserva personale e guadagnare un maggior numero di punti. Ogni volta che un mandala contiene tutti e sei i colori, quel mandala viene “valutato“. I giocatori guarderanno chi ha più carte nel proprio campo, quello con il numero più alto avrà l’opportunità di scegliere quali carte prendere dalla montagna. Si punterà a prendere carte di un colore a propria scelta se quel colore non sarà già sul proprio river. I punti sono numerati da uno a sei, quei numeri sono i punti che ogni carta nel tuo mazzo assegnerà. Quindi la prima che prendi va al tuo unico posto, ma ogni volta che prendi altre carte di quel colore, vanno immediatamente nella tua Coppa. Puoi avere ogni colore rappresentato una sola volta sul tuo river.
Dopo che il primo giocatore ha scelto le carte, anche il secondo giocatore può scegliere, purché abbia carte nel proprio campo quando viene valutato il mandala. Se non lo fanno, scelgono comunque una o più carte dalla montagna, ma le scartano invece di ottenerle per il punteggio. Una volta che la montagna è vuota, scarta le carte dal campo, pesca due nuove carte e mettile nella montagna appena vuotata e il gioco continua. La partita può finire in uno dei due modi: Un giocatore riempie completamente il proprio River, il che significa che ha riempito i sei blocchi con ogni colore differente da uno a sei, oppure il mazzo di pesca si esaurisce. Quando il mazzo è esaurito, rimescola tutti gli scarti in un nuovo mazzo e gioca fino a quando non viene valutato un mandala a quel punto il gioco terminerà. Al momento del punteggio, ogni giocatore prenderà le carte dalla propria Coppa e le conterà in base a dove si trova quel colore nel proprio River. Somma i punti totali e il giocatore con il maggior numero di punti avrà vinto la partita.
Ma la spiritualità?
Se vi state chiedendo quanto c’entri la spiritualità all’interno di questo gioco, la risposta è molto ovvia, zero. Il mandala è solamente un simbolo utilizzato ai fini del gioco ed è spiegato per le infinità di situazioni che si potranno trovare. Mandala è un titolo interessante, i due diversi campi da riempire possono sembrare molto semplici e lineari, ma realmente avanzando già dalla prima partita, ci si rende conto che esistono innumerevoli strategie da poter attuare. Ogni giocatore non potrà semplicemente fare i conti con la propria mano, ma dovrà controllare le mosse del proprio avversario, anche perché caricare semplicemente la montagna sperando poi di prenderne in frutti non è così scontato.
Man mano che la partita si struttura, ogni giocatore avrà delle priorità da seguire, una volta popolato il proprio River, servirà porre attenzione su quali carte serviranno al proprio avversario e ci si divertirà a giocarci intorno. La fortuna sicuramente gioca un ruolo piuttosto fondamentale, anche se si può arginare il suo apporto forzando un pò il gioco sulla montagna. Sicuramente la semplicità è un suo punto di forza, ogni partita può essere affrontata in maniera diversa e come spesso avviene nei giochi 1v1, è bello affrontare persone differenti per studiarne la bravura o le strategie, che potranno essere le più svariate.
Conclusioni
Mandala è sicuramente un titolo affascinante, semplice e profondo quanto basta per allietare le vostre sessioni di gioco. Il contenuto della scatola è assolutamente apprezzabile, il panno di lino è davvero meraviglioso ed è perfettamente bilanciato al suo prezzo. Probabilmente se inizierete a prenderci la mano, vi consigliamo di custodire le vostre carte di gioco, visto che la forma non agevola il suo utilizzo (108 in totale). E’ sicuramente straconsigliato a tutti gli amanti di giochi con un setup agile e delle regole semplici da spiegare, ma che non disdegnano una vena piuttosto competitiva.
Sicuramente vi troverete di fronte a scelte piuttosto ovvie e scontate, ma non possiamo chiedere di meglio, anche perché il titolo offre altrettante scelte più divertenti e ambigue, che faranno arrabbiare il proprio avversario, come ad esempio giocare sul proprio campo da gioco delle carte che valgono parecchi punti per il tuo avversario, per impedirgli di piazzarlo nella sua parte dei punti. Non è affatto banale anche la scelta di inserire due mandala in gioco, così da aumentare sia i rischi che le situazioni strategiche sulle quali concentrarsi, la parte di rigiocabilità è sicuramente un pochino striminzita, ma ogni volta che lo tirerete fuori, ne vedrete sicuramente delle bell.