Ti senti un sognatore? Oppure preferiresti trasformarti in un terrificante incubo per tormentare i tuoi avversari? Questa è la scelta che dovrai compiere giocando a Lucidity: six – sided nightmares, gioco da tavolo per 1-4 giocatori dell’australiano Shannon Kelly, edito da Fox Tale Games, lanciato su Kickstarter il 13 giugno 2017 e che in questi mesi sta arrivando in Italia.
Ho avuto modo di fare una partita a Lucidity e ho voluto quindi raccogliere le mie prime impressioni in questa breve anteprima.
Di cosa si tratta
In Lucidity ci troveremo ad interpretare dei sognatori. Il gioco, interamente basato sui dadi (ce ne sono ben 80), sfrutta una meccanica di “push your luck”: ad ogni turno dovremo pescare da un sacchetto un numero di dadi a nostra scelta, a seconda di “quanto” vogliamo sognare; di questi, due potremo eliminarli, mentre i restanti verranno successivamente tirati e il colore e la figura stampata sulle facce determineranno l’esito del nostro sogno. Potremo in tal modo accumulare punti vittoria, subire dei malus di varia natura, oppure sfruttare delle abilità speciali rischiando di trasformarci in incubi (e acquisire uno dei quattro poteri permanenti). Il gioco termina quando un giocatore raggiunge o supera i 15 punti vittoria.
Prime impressioni
Premetto che questo gioco potrebbe non piacere a chi predilige gli eurogame, data l’importante influenza della fortuna. Dopotutto, Lucidity non è un cinghiale strategico, ma un filler molto veloce e leggero: la partita che ho giocato non è durata più di trenta minuti comprensivi di spiegazione.
Mi è parso che le scelte del giocatore influenzino relativamente il risultato della partita, poiché i sognatori/incubi decidono solo quanti dadi tirare e quante volte durante il turno. La nota strategica è costituita dalla possibilità di acquisire permanentemente un potere speciale (cioè trasformarsi in incubi), condizione sfavorevole per certi versi, ma che può costituire un grosso danno per gli avversari. Tale scelta può essere in qualche misura controllata dal giocatore a inizio partita, ma ho avuto l’impressione che diventi sempre più imprevedibile col passare dei turni e l’aumentare dei dadi, simulando abbastanza bene, in caso di risultati sfavorevoli, il senso di “perdita del controllo” che realmente si può avvertire sognando. Altro elemento strategico è la facoltà di rinunciare ad alcuni punti vittoria accumulati per poter ritirare i dadi.
La cosa che in assoluto mi ha colpito di più di questo nuovo boardgame è la grafica: le illustrazioni sono a mio avviso magnifiche e contribuiscono a rendere suggestiva l’ambientazione. Infatti, il tema è davvero molto originale e sicuramente ben implementato nelle meccaniche.
Chi apprezzerà Lucidity: six – sided nightmares
Se siete alla ricerca di un filler veloce, leggero e l’importante presenza di alea non è un problema, Lucidity potrebbe fare al caso vostro e magari aiutarvi a convincere a giocare con voi qualche profano dei moderni boardgames. Diversamente, chi detesta dadi e alea difficilmente vorrà giocarci.
In generale ho trovato piacevole la partita, soprattutto per la leggerezza del titolo e il divertimento dato dall’eventuale malasorte degli avversari.
Chi ha perso la campagna kickstarter dovrà tenere gli occhi aperti nel caso di un’eventuale localizzazione in Italia.