Chi è abituato a identificare Logitech con il classico stile gaming, ricco di LED aggressivi e tasti macro vistosi, potrebbe restare sorpreso dalla nuova G515 Lightspeed TKL. Questa tastiera adotta sì la filosofia tipica delle periferiche da gioco del brand, ma la declina in una veste decisamente più sobria e professionale, grazie al profilo ribassato e all’estetica minimal. Il risultato? Un dispositivo che si presta sia per sessioni di gioco intense sia per lunghe ore di lavoro in ufficio. Vediamo come si è comportato nelle nostre prove con la nostra recensione!
Design e caratteristiche principali
Struttura e materiali
La G515 Lightspeed TKL adotta un formato Tenkeyless (TKL), privo di tastierino numerico, con misure di circa 368 x 150 x 22 mm e un peso complessivo di 880 g. Nonostante il telaio sia in plastica, la sensazione è di assoluta solidità: niente scricchiolii o punti deboli, e la colorazione a contrasto sul retro aggiunge un tocco di personalità, disponibile in bianco o nero. I keycaps sono in doubleshot PBT con legende “shine-through”, pensate per far risaltare l’illuminazione RGB. Lo spessore dei copritasti è adeguato, anche se la forma leggermente piatta potrebbe risultare un po’ scivolosa per qualcuno. Ciò non toglie che, nel complesso, la qualità costruttiva sia superiore alla media delle tastiere in plastica.
Connessione e alimentazione
Uno dei punti di forza del G515 TKL è la sua versatilità: supporta sia la connessione wireless Lightspeed a 2,4 GHz (tramite dongle) sia il Bluetooth, oltre al sempre comodo cavo USB-C che serve anche per la ricarica. Grazie a un pratico selettore sulla parte alta della scocca, è possibile passare al volo dal ricevitore USB al Bluetooth. La batteria offre fino a 36 ore di autonomia con retroilluminazione RGB alla massima intensità, mentre spegnendo gli effetti luminosi si superano addirittura le 600 ore dichiarate. Nei nostri test si è dimostrata un’ottima compagna di lunghe sessioni di lavoro e gioco senza troppi pensieri.
Layout e opzioni
Il formato TKL, per sua natura, rinuncia al tastierino numerico e non prevede tasti macro dedicati. I controlli multimediali sono integrati come funzioni secondarie, accessibili tramite tasti funzione. Manca un poggiapolsi nella confezione e non troviamo un roller per il volume, caratteristiche che alcuni potrebbero rimpiangere vista la fascia di prezzo. La tastiera si presenta quindi con un design compatto e “serio”, adatto anche a un ambiente professionale. Tuttavia, non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze: la G515 TKL è ben fornita di funzionalità gaming, a partire dalla Game Mode (che disabilita i tasti Windows e altre combinazioni indesiderate) fino alla personalizzazione avanzata garantita dal software Logitech G HUB.
Prestazioni e sensazioni di digitazione
Switch meccanici low-profile
Logitech propone due tipologie di switch low-profile proprietari: Tactile (simili ai Brown, con attuazione a 45 g) e Linear (simili ai Red, con attuazione a 43 g). Rispetto alla serie G915, questi switch hanno un attacco cross-style standard, che li rende compatibili con keycaps aftermarket (purché anch’essi low-profile). La corsa complessiva è di circa 3,2 mm, un buon equilibrio tra la rapidità tipica delle tastiere low-profile e una sensazione di solidità al tocco. Digitare su questa G515 TKL restituisce un leggero “thock” all’atterraggio dei tasti, accompagnato da un tono che può suonare un po’ “plasticoso”, ma tutto sommato il rumore resta contenuto, anche grazie a uno strato di foam interno che riduce l’effetto “vuoto” durante la pressione.
Gaming e uso quotidiano
Sul versante gaming, la G515 TKL brilla negli FPS competitivi e nei MOBA, dove l’altezza ridotta dei tasti e la reattività degli switch facilitano movimenti rapidi e input precisi. L’assenza di tasti macro dedicati può però far storcere il naso ai giocatori più esigenti, abituati a configurazioni più estreme. Nell’uso d’ufficio, il profilo basso e la buona stabilità dei copritasti rendono la digitazione confortevole anche per sessioni prolungate.
In particolare, la versione Tactile si è rivelata piuttosto silenziosa rispetto a molte altre meccaniche, un vantaggio non da poco se lavorate in ambienti condivisi. Grazie al software Logitech G HUB, è possibile personalizzare i layer dei tasti con la funzione KEYCONTROL, assegnando funzioni multiple a un solo tasto. Non sarà un sostituto delle macro dedicate, ma amplia di molto la versatilità della tastiera, senza appesantirne il design.
La connettività Lightspeed a 1.000 Hz garantisce un’ottima reattività in partita, con latenza praticamente impercettibile. Il Bluetooth, pur essendo più comodo per alcuni scenari (come passare al volo tra PC, tablet e smartphone), si conferma meno indicato se puntate al gaming competitivo, in virtù di una latenza generalmente più alta.