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Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni – Recensione del nuovo lungometraggio Disney

Da oggi 31 ottobre nei cinema nostrani verrà proiettato “Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni“, l’ultimo lungometraggio Disney, scritto e diretto da Joe Johnston e Lasse Hallström, in occasione delle festività natalizie di quest’anno, anche se di fatto la pellicola arriva leggermente in anticipo e precisamente nel periodo e nel giorno di halloween.  Il film porta sul grande schermo l’omonimo, famoso, classico e rinomato balletto, unito al romanzo Lo Schiaccianoci e il Re dei topi di E.T.A. Hoffman. Seppur con un più che dovuto e riuscito svecchiamento e diverse modifiche, la pellicola conserva intatta la “magia” che il balletto originale riesce a creare quando viene messo in scena su un palcoscenico, dando vita ad un opera suggestiva e al tempo stesso avvincente.

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni

Tra i tanti volti presenti nel film, sicuramente il più in risalto è quello di Morgan Freeman, il quale interpreta la parte del “padrino” di Clara (la protagonista) ovvero Drosselmeyer. Ma ci sono anche bravissimi attori del calibro di Keira Knightley, che interpreta la Fata Confetto, e il meno noto Jayden Fowora-Knight, ovvero lo Schiaccianoci. La storia del film ci porta a vivere la notte della vigilia di Natale dagli occhi di una ragazza, Clara (Mackenzie Foy), da poco rimasta orfana di madre assieme a suo fratello Fritz (Tom Sweet) e a sua sorella Louise (Ellie Bamber). La protagonista durante questa notte riceve dal padre (Matthew Macfadyen) un misterioso uovo metallico lasciato dalla madre per lei prima della sua morte, questo dono però contiene qualcosa al suo interno e va aperto tramite una precisa chiave. La missione di Clara sarà trovare questa misteriosa chiave, la quale ricerca la condurrà a scoprire un mondo parallelo al nostro, pieno di personaggi stravaganti e ambienti fantastici che però è afflitto da una guerra iniziata da Madre Cicogna (Helen Mirren) e che la stessa Clara ha il compito di terminare.

Analisi

La pellicola, scritta da Joe JohnstonLasse Hallström, riesce perfettamente nell’intento di evocare nello spettatore sensazioni di meraviglia e stupore. Sensazioni che si avvertono durante tutti i 99 minuti di cui il film è composto. Tuttavia non si tratta solo di questo, infatti il film nasconde anche un significato tra le righe (come di fatto ogni opera Disney che si rispetti). Il film tratta da vicino la delicata tematica dell’abbandono per cause naturali da parte di un amato parente, e chiaramente quello che comporta il duro periodo di lutto immediatamente successivo. Questo tema viene affrontato con gli occhi di una quattordicenne che pur di sentire ancora una volta il suo attaccamento alla madre si imbarca in un’avventura alla ricerca dell’ultimo dono che la donna ha lasciato per lei. Scoprendo solo in seguito che il dono più grande che un defunto parente può lasciare non è altro se non il ricordo di esso.

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni

Parlando invece del film in senso tecnico, purtroppo qualcosa scricchiola, infatti il comparto grafico della pellicola, seppur decisamente mozzafiato, risulta a tratti palesemente falso e “plasticoso”. Questo però è davvero l’unico vero problema che si può trovare in questa pellicola. L’interpretazione dei vari personaggi che animano il mondo rappresentato è a dir poco perfetta, in grado di far entrare in sintonia i personaggi con lo spettatore non appena i primi entrano in scena. Questo per certi versi però può essere un problema dal momento che in questo modo, a un occhio attento, salta subito l’importante colpo di scena che la pellicola tenta comunque di mantenere ben nascosto.

Per quanto riguarda invece la colonna sonora, la pellicola, riprende fedelmente l’originale tema del balletto al quale è ispirata (rimandando inevitabilmente ad esso) e lo ripropone con qualche arrangiamento che ben si presta ad animare le varie sequenze in cui viene sfruttato. Nel complesso il comparto sonoro del film è decisamente incalzante e si rivela essere frutto di un lavoro certosino e preciso, capace di evocare e ampliare tutte le sensazioni che la protagonista prova durante il suo viaggio attraverso questi fantastici quattro regni.Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni

In definitiva il film è un vero e proprio spettacolo per gli occhi (fatta eccezione per le parti in cui è palese una noncuranza del comparto grafico), ed è anche un trionfo di suoni, ambientazioni e interpretazioni. Queste ultime in particolare risultano sempre ottime e capaci di far vivere su schermo emozioni come stupore e meraviglia, ma anche rabbia e sgomento. La pellicola non ha nulla da invidiare a precedenti opere come “La Bella e la Bestia”, e senza ombra di dubbio salirà di diritto sul podio dei classici natalizi di Disney, assieme a opere del calibro di “A Christmas Carol”e“Frozen”. Si tratta di un opera cinematografica da non perdere assolutamente, soprattutto sotto il sempre più vicino periodo natalizio che tanto è caro alla pellicola stessa.

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni

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Il film è un vero e proprio trionfo di suoni e ambientazioni mozzafiato in grado di emozionare e stupire in maniera eccellente. Tutto sommato è una pellicola che anche con qualche errore risulta decisamente gradevole e scorre perfettamente, raccontando una storia svecchiata e per molti aspetti del tutto originale. E' senza ombra di dubbio un film da non perdere, soprattutto sotto le festività natalizie, merito anche delle ottime interpretazioni che portano in vita personaggi particolari e davvero stravaganti.

Stefano Speranza
Potrei definirmi un ragazzo semplice con passioni semplici: quella per i videogiochi, ma soprattutto per il mondo del cinema. Da che ho memoria passo il tempo libero (e anche quello impegnato) a giocare e a vedere film. Il mio obiettivo è quello di condividere con quante più persone possibile queste mie passioni (e anche conquistare il mondo, ma per quello c'è tempo).

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