Come sarete a conoscenza, Leisure Suit Larry è una delle saghe più iconiche sia per quanto riguarda le avventure grafiche, sia per i titoli videoludici legati alla scena erotica, poiché dal 1987 il nostro Larry se ne va in giro a sedurre belle donne. Oggi ci troviamo dunque di fronte ad un nuovo lavoro che sicuramente punta a modernizzare la saga, aggiungendo quel tocco di innovazione che sicuramente essa non possedeva essendo legata ad uno stile molto più classico. Vediamo dunque cosa ci aspetterà in questa nuovissima avventura grafica del 2018 con Leisure Suit Larry: Wet Dream Don’t Dry!
Complicazioni nell’approccio
Per iniziare al meglio, bisogna da partire da quello che veramente è l’inizio di un gioco, ovvero il menù principale: non esagero se vi dico che in questa schermata ho perso più di mezz’ora semplicemente per provare a creare una nuova partita. Ciò non è chiaramente dovuto ad impedimenti tecnici o alle competenze informatiche di chi vi scrive, ma perché Leisure Suit Larry: Wet Dream Don’t Dry prevede un sistema di “censura e sicurezza” pensato per evitare ai più piccoli di avvicinarsi all’opera, dunque ci verranno poste delle domande prima di iniziare, e noi dovremo rispondere scegliendo una tra le quattro opzioni ogni volta disponibili. Fin qui tutto bene, ma se considerate che il vostro Neidra ha ormai quasi 20 anni e gli vien chiesto il nome del Cancelliere tedesco eletto alla fine degli anni ’80 potete ben immaginare che, nonostante tutta l’informazione sull’attualità che si possa avere, la moltitudine delle persone si ritroverebbe in difficoltà. Per fortuna, tra un’amante del Presidente Clinton e un’atleta americano del 1937, sono riuscito ad iniziare la mia avventura, entrando ufficialmente nel magico mondo di Leisure Suit Larry: Wet Dream Don’t Dry.
Il risveglio del Play-Boy
Il gioco sfrutta un incipit per la trama abbastanza scontato, ma più che funzionale: Larry si risveglia all’interno di un laboratorio sotterraneo ormai in disuso, e non ha memoria di quanto accaduto prima di perdere i sensi, tranne il suo solito “provarci” con una delle tante tipe con la quale però non è sicuro di aver fatto sesso. Una volta uscito dal luogo abbastanza buio e malconcio, Larry si dirige all’interno del Bar, nella speranza di trovare qualche tipa da abbordare e cercare di capire qualcosa su quanto gli sia accaduto, anche perché la città intorno a lui sembra essere cambiata e ciò lo turba non poco. Dopo essere stato ampiamente ignorato da una ragazza troppo intenta a postare sui social per badare al nostro play-boy; in preda ad una crisi ci confidiamo col barista e scopriamo che ci troviamo nel ventunesimo secolo e Larry era rimasto indietro di molto con gli anni: per questo non riconosceva i luoghi della sua quotidianità e le attitudini dei giovani di oggi a passare molto molto tempo davanti allo schermo. Emblematica è una delle battute iniziali dove il nostro protagonista propone alla ragazza nel bar di bere una birra insieme, e tra foto, video, stories, tag e quant’altro passa più di un’ora per un brindisi, durante il quale vengono rivolte alcune frecciatine ai nostri social più in uso attualmente. Terminata la bevuta, il buon Larry avrà necessità di scappare in bagno, e da qui avrà inizio la nostra grande avventura!
Leisure Suit Larry: Wet Dream Don’t Dry è sicuramente un gioco nostalgico, un’avventura grafica anni ’90 che desidera far scendere una lacrima e “salire” tanti feels a coloro che hanno vissuto questo genere al tempo: esso mantiene tutti i tratti caratteristici di una classica avventura Punta e Clicca, col movimento tramite il tasto sinistro del mouse, l’inventario, la possibilità di raccogliere oggetti, utilizzarli dopo averli selezionati per interagire con l’ambiente attorno a noi e la possibilità di combinare alcuni di questi tra loro. Anche non appartenendo a quella schiera di pubblico a cui il gioco si rivolge, poiché un po’ troppo giovane per conoscere il brand, grazie a Leisure Suit Larry: Wet Dream Don’t Dry ho rivissuto alcuni dei momenti che hanno caratterizzato la mia infanzia, dove alcune avventure grafiche ho avuto modo di giocarle anche trovandomi già nel pieno degli anni 2000. Purtroppo questa caratteristica del gioco è anche uno dei suoi lati negativi: esso punta troppo sul fattore nostalgia, sullo stuzzicare la curiosità di chi all’epoca visse tale esperienza e ad oggi vuole riprovarla, tentando di usare tale pretesto per giustificare alcune lacune importanti del gioco.
Sindrome di Peter Pan
Leisure Suit Larry: Wet Dream Don’t Dry è molto autocitazionista, riprendendo pienamente pezzi dei capitoli passati e proponendoli tramite citazioni, comparse e via discorrendo. Il gioco di per sé vale, ma la presenza di così tanti elementi “passati” sembra quasi voler coprire la mancanza di inventiva per un sequel che alla fine non ha scopi se non continuare le avventure di Larry nel 2018, con un’ottica diversa ed una grafica migliorata. Ciò non vuol dire che il gioco non sia valido o altro, semplicemente si poteva fare molto di più, magari con degli spunti anche più originali volti a catturare nuovi utenti per niente avvezzi al genere o che comunque non conoscevano la saga prima di oggi. Richiamare un genere come quello delle avventure punta e clicca va bene, ma qualche aggiunta o “ammodernamento” all’interno anche delle meccaniche di gioco non avrebbe guastato: il fattore nostalgia sarebbe comunque stato conservato, ma non avrebbe dato l’impressione di giocare a qualcosa di vecchio. Dopotutto per suscitare la nostalgia sarebbero bastati i disegni, lo stile grafico e le musiche caratteristiche del genere e della saga, non era necessario riproporre un gioco degli anni ’90 semplicemente con una grafica attuale.
Sicuramente Leisure Suit Larry: Wet Dream Don’t Dry è divertente e sa come farci ridere, ma ciò purtroppo non lo fa affatto eccellere. Anche come semplice avventura grafica, esso risulta abbastanza scarso, poiché il genere è caratterizzato dalla presenza di vari enigmi e rompicapo, che qui vengono quasi totalmente a mancare, riducendo il tutto a trovare l’oggetto (o gli oggetti giusti) da usare al momento giusto. Si sa che la saga ha sempre puntato più sul lato narrativo e comico, ma un appassionato del genere non si riterrebbe soddisfatto nel giocarlo, poiché avrà di fronte un gioco privo di una delle caratteristiche cardine del suo genere. Con ciò non voglio dire che Leisure Suit Larry: Wet Dream Don’t Dry sia un brutto gioco, lo ripeto, semplicemente esso poteva regalare molto di più, sia ai vecchi sia ai nuovi giocatori.