La Casa di Carta 3 è sicuramente una delle serie TV più attese di questa estate: senza dubbio le aspettative sono molte e il peso delle responsabilità grava questa volta su Netflix, che prende le redini del brand da Antena 3 e diventa, oltre che distributore, anche produttore della stagione. Nuovi personaggi e vecchie glorie del passato si avvicendano a schermo già nelle prime due puntate che abbiamo avuto modo di saggiare a fondo sia in lingua originale che in italiano. E dopo averle riviste più volte è doveroso dire che il doppiaggio è reso davvero al massimo e non delude assolutamente.
Carta e Professore
Abbiamo lasciato i nostri anti-eroi in una situazione di vittoria: il colpo alla Zecca di Stato spagnola è andato a buon fine in fondo, nonostante le perdite nei ranghi del team di rapinatori capitanati dal Professore. Tokyo, Rio, Denver e tutti gli altri “sopravvissuti” vivono la loro vita da fuggitivi in totale agio, del resto hanno svariate decine di milioni di euro nel loro portafoglio; mentre il mondo continua la loro spasmodica ricerca, Arturito, il precedente direttore della Zecca di Stato spagnola è divenuto un attivo motivatore delle folle e tiene dei seminari sulla sua esperienza, insegnando (a suo dire) come cavarsela in situazioni al limite del reale. Sono passati due anni dalla rapina, tutto procede per il meglio quando Rio viene preso dalla polizia internazionale: Tokyo presa dal panico raggiunge il Professore, il quale appresa la notizia decide che, per liberare il loro compagno, è necessaria una nuova rapina. Senza rivelarvi altro circa la trama di base che, per ovvie ragioni non possiamo dirvi, sappiate che sebbene a un primo impatto il plot possa sembrare una scusa banale per rimettere insieme la squadra, in realtà si rivela una vera e propria iniziativa che ha basi salde nel passato dei nostri protagonisti.
Città, persone e tanta azione
Il cambio di produzione ha certamente alzato il tiro per La Casa di Carta 3 e questo lo si percepisce da subito: nel corso della prima mezz’ora si riescono a trovare le più disparate location come città esotiche (che volontariamente non nomineremo), isole tropicali e, sorpresa sorpresa, una location italiana d’eccezione che, anche qui, ci riserviamo dal nominarvi per non rovinarvi la sorpresa. Il taglio della serie è certamente più elevato, con una fotografia più ricercata e un senso di forma generale più curato. Nuovi protagonisti si avvicenderanno sul “palco” della serie, comprese vecchie conoscenze che hanno preso nomi di battaglia nuovi e inaspettati. Quanto è cambiata la serie dopo tutto? Al momento, da queste due puntate che scorrono rapide come un fiume in piena, ben poco: l’anima, l’accento della serie è rimasta la stessa, merito senza dubbio di una sceneggiatura che ha saputo cogliere e rispettare quello che di buono c’era in precedenza e, senza voler stravolgere troppo le cose, ha introdotto interessanti novità che vedremo espandersi nel corso degli otto episodi previsti. Ritrovare la squadra genera una sensazione dolce e amara allo stesso tempo: gli amici di sempre sono lì, senza dubbio, ma le grandi assenze suonano forte quanto le presenze. Ci sarebbe molto altro da dire ma poi si sfocerebbe nello spoiler, vi lasciamo quindi con l’assicurazione che La Casa di Carta – Parte 3 è un appuntamento da non perdere, in onda esclusivamente su Netflix a partire dal prossimo 19 Luglio. Buona visione.