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Kojima vs Konami: svelato il motivo?

Nella continua guerra tra Kojima e Konami, ecco che aggiungiamo un tassello tanto fragile quanto importante a Metal Gear Solid V.

Nell’ultima puntata di The Codec, web show che potrete trovare qui in fondo (partirà subito dal minuto che riguarda Metal Gear Solid V), è stato rivelato il possibile motivo della rottura tra Hideo Kojima e Konami.

Daley ad un certo punto afferma di aver partecipato a un intervista con il compositore di Metal Gear Solid, Rika Muranaka, e spiega:

“La ragione principale del licenziamento, quantomeno a suo avviso, risiede nel fatto che Kojima percepisce un salario fisso da Konami e non guadagna in base alle vendite dei suoi giochi. Gli viene corrisposta una certa somma quale che sia la situazione, ma il budget sempre crescente per The Phantom Pain, i ritardi nella produzione e l’inserimento di tutte quelle feature, insomma l’intenzione di rendere il gioco il più grande e migliore possibile, hanno indisposto Konami perché appunto Kojima continuava a guadagnare lo stesso stipendio a prescindere dalla rapidità e dai risultati del suo lavoro.”

Al che un altro dei partecipanti dello show, Yong, risponde:

“Ci stai dicendo che il fatto che Kojima volesse rendere The Phantom Pain il miglior gioco possibile è il motivo per cui è nato il conflitto con Konami?

La risposta di Daley è diretta:

“Sì. Agli occhi di Rika, Hideo Kojima è un eccellente game designer, probabilmente il migliore della sua epoca, ma non dispone di un senso degli affari come quello che Konami vorrebbe da lui. Ad esempio, anziché smussare gli spigoli abbassando la risoluzione del fogliame, Kojima pretende che tutto appaia al meglio possibile. Rika mi ha detto che in passato è stata pagata per scrivere 30-40 brani che però non sono stati utilizzati, quindi le è stato chiesto di scriverne un altro, e poi un altro ancora, e poi un altro ancora, il tutto perché Kojima doveva raccordare al meglio ciò che gli utenti volevano vedere e ciò che volevano ascoltare.”

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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