Hideo Kojima è tornato recentemente a parlare di Death Stranding, la sua nuova proprietà intelletuale in arrivo su PS4 in futuro; in particolare, Hideo si è soffermato sulla complessità della nuova produzione, sottolineando come nemmeno il suo team capisse i suoi intenti ad inizio lavori. Non ha inoltre risparmiato una piccola battuta nei confronti di Jordan Vogt-Roberts, il regista impegnato nella creazione del film dedicato a Metal Gear Solid, consliandogli di “tradire” letteralmente il suo pubblico. Ma bando alle ciance e vediamo insieme le parole di Hideo Kojima: “Ovviamente faccio sempre attenzione ai feedback delle persone; c’è anche da dire che, con il passare del tempo, cambia anche la loro concezione delle opere. Quando MGS2 è uscito, feci arrabbiare molti fan. Raiden non piaceva, i filmati troppo lunghi non piacevano, la tematica era troppo complessa… Oggi, i commenti su quell’episodio sono molto diversi”.
“Ogni volta che penso di progettare un gioco, i primi a cui ne parlo sono i membri del mio staff. Con Death Stranding, l’anno scorso, è successo lo stesso. Nessuno ci ha capito niente. Il mio obiettivo era creare qualcosa di nuovo e diverso. Quando è così e vedi la gente opporsi alla tua idea, significa che già sto viaggiando sul giusto binario. Man mano che lo sviluppo avanza, il team sta capendo quello che avevo in mente. L’innovazione che cercavo è già lì, e funziona. Il team, contentissimo, mi vede e mi dice ‘Siamo dei geni’. Io, scherzando, rispondo ‘Guardate che l’idea era mia’.” Cosa ne pensate delle parole del visionario sviluppatore?
