Kojima Productions assume per un nuovo progetto

Un nuovo progetto per Kojima Productions apre le porte a venticinque aspiranti collaboratori: cosa bollirà mai in pentola per il game designer?

Alessandro Bozzi
Di Alessandro Bozzi News Lettura da 3 minuti

Dopo l’annuncio della riedizione di Death Stranding, Kojima Productions ha confermato che sta cercando del personale per un nuovo progetto. In un post sui social che riporteremo di seguito, il team di sviluppo ha confermato di essere alla ricerca di talenti per il proprio studio con sede a Tokyo.

«Kojima Productions può ufficialmente rivelare che un nuovo progetto è in fase di sviluppo e stiamo cercando di espandere il nostro team con nuovi ruoli», recita il post. Le teste di cui è a caccia il visionario game designer, chiarisce il tweet, mirano principalmente alla capitale nipponica.

In altre parole, dunque, chiunque volesse partecipare al nuovo titolo di Hideo Kojima dovrà quantomeno padroneggiare il giapponese a livello professionale. Ci sono 25 posizioni aperte sul sito, per ruoli di programmazione, design, artwork e anche dal punto di vista della sceneggiatura.

Questa conferma segue un post sui social in cui il direttore audio di Kojima Productions, Ludvig Forssell, ha dichiarato di essere al lavoro sul fronte musicale per un nuovo titolo ancora non annunciato. Si trattava però, a quanto pare, di un “progetto scorrelato” dalle opere della software house.

Gli indizi si sono susseguiti molteplici sin dalla pubblicazione di Death Stranding a novembre 2019. Al tempo, Kojima ha lasciato intendere di essere nel pieno di una maratona di film horror per un progetto futuro, per poi dichiarare nell’aprile dello scorso anno che avrebbe voluto lavorare ad un horror “rivoluzionario” un giorno.

In seguito alla cancellazione di un “grande” progetto, il designer ha rivelato che il successivo era già “nei primi passi” della pianificazione. Norman Reedus ha dichiarato in seguito di essere al lavoro per un altro progetto, che poi si è rivelato essere Death Stranding: Director’s Cut.

Quest’anno Kojima ha dichiarato di voler provare con titoli più piccoli, tra cui quelli a episodi e in formato esclusivamente digitale, lavorando al contempo al prossimo gioco principale del team di sviluppo. Tra i castelli in aria del game designer c’è anche un nuovo tipo di esperienza tramite il cloud.

In parallelo a quanto dichiarato apertamente da Kojima, tuttavia, c’è anche lo spettacolare delirio messo insieme dai fan circa il suo possibile coinvolgimento per Abandoned. Abbiamo dedicato un corposo articolo al tutto venerdì scorso, se siete curiosi di scoprire di più in merito.

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Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.