Hideo Kojima è probabilmente lo Steven Spielberg del mondo dei videogiochi. A lui si devono moltissime innovazioni nel mondo videoludico: idee narrative, inquadrature della telecamera, personaggi e storie che hanno quella firma inconfondibile, che riconosceresti a chilometri. E’ normale dunque che quando un mostro sacro come lui mette mano ad un progetto o dice la sua, tutti lo stanno a sentire, nel bene o nel male.
In una recente intervista, il padre del titolo di spionaggio Metal Gear Solid, ha dichiarato:
“La tecnologia e lo storytelling sono due componenti che vanno di pari-passo nel mondo dei videogiochi: questo mondo spinge i registi o game designer a pensare a nuove realtà che forse, potranno superare cinema e romanzi. I game designer possono fare di più però di una semplice pellicola cinematografica o di un libro: possono mettere la tecnologia in mano ai loro giocatori, facendogli provare, in un ambiente virtuale, tutto il bello ed il brutto che ne può venire fuori”
E’ stato poi chiesto al “regista” di videogiochi, per quanto tempo avesse intenzione di restare sulla scena, ed ha commentato così:
“Ho ancora molto da dare: credo che continuerò a fare videogiochi fin quando i miei fan apprezzeranno il mio lavoro. Ci sono ancora molte storie che voglio farvi esplorare”
Insomma pare proprio che l’inventiva di questo giapponese non abbia davvero limiti e noi non possiamo che essergliene davvero grati.