Knights of the Zodiac: Saint Seiya e l’ira del web verso Andromeda donna

Il Cavaliere di Andromeda nel nuovo film sarà donna: esplode il web. Guida pratica al creare luoghi comuni a causa del terrore di essi.

Valerio Pagnotta Proietti
Di Valerio Pagnotta Proietti Impressioni Lettura da 5 minuti

Durante gli scorsi giorni è stato rilasciato il trailer di “Knights of the Zodiac: Saint Seiya” la nuova serie animata tratta dallo storico manga di Masami Kurumada e che vede il ritorno de I cavalieri dello zodiaco sul piccolo schermo, in un inedito remake targato Netflix. L’attenzione dei fan però sembrerebbe essersi focalizzata su un unico aspetto del trailer che ha scatenato non poche polemiche e riguarda uno dei personaggi principali dell’anime: il cavaliere di Andromeda, noto anche come Shun, in questa nuova serie sarà una donna.

Shun cavaliere della costellazione di Andromeda e fratello di Ikki della fenice (noto ai più semplicemente come Phoenix) non è solo uno dei personaggi più iconici della serie ma è anche uno dei personaggi più forti, visto che le catene che fuoriescono dalla sua armatura sono un’eccellente arma sia d’attacco che da difesa. Shun si distingue però dagli altri cavalieri per i suoi modi gentili e pacifici che ne plasmano una figura singolare all’interno di una realtà violenta con cui i cavalieri sono costretti a scontrarsi quotidianamente. Basti pensare che Andromeda usa la forza solo se strettamente necessario e preferisce risparmiare la vita all’avversario sconfitto. Stiamo quindi parlando di un personaggio forte e che allo stesso tempo vanta un’ottima caratterizzazione. Perché quindi questo cambiamento nella nuova serie? Eugene Son, uno degli autori del remake, ha spiegato che al giorno d’oggi dovremo essere abituati a vedere lottare fianco a fianco un uomo e una donna, e che invece di introdurre un nuovo cavaliere abbiano trovato più interessante cambiare sesso al cavaliere di Andromeda visto il potenziale che ne potrebbe derivare.

Lo stesso “destino” toccò qualche tempo fa, esattamente nel 2014, al cavaliere d’oro dello scorpione visto che nel film “La leggenda del Grande Tempio” è una donna dai capelli rossi. Già al tempo questa mossa scatenò molte polemiche visto che i fan erano legati alla figura di Scorpio, ovvero l’originale cavaliere d’oro dello scorpione. In quel frangente la Toei Animation si giustificò dicendo che da quel momento anche il pubblico femminile aveva un cavaliere in cui identificarsi, una donna in armatura che si scontra ad armi pari con cavalieri di sesso opposto. Almeno però, trasformare Scorpio in una donna era una scelta coraggiosa e potente.Andromeda

Qui invece parliamo di prendere un cavaliere dai modi gentili e leggiadri, e trasformarlo in una donna: diciamo che di coraggioso c’è poco o nulla. Ma la vera lamentela che i fan stanno muovendo riguarda gli stereotipi: perché rendere donna un cavaliere delicato e non qualcun altro? Effettivamente è una scelta un po’ facile da prendere questa. Sembra proprio che, spinti dal rendere il film d’animazione politicamente corretto, abbiano optato per la scelta più facile (senza pensare alla reazione dei fan). Ma poi, vogliamo mettere il contrasto di quel personaggio forte e delicato, cosa che adesso andrà persa?

Sembra inoltre che la Toei Animation si sia dimenticata di due personaggi come Tisifone e Castalia che, per chi non le conoscesse, sono due formidabili guerriere che fanno il loro esordio all’interno della serie già dalla prima stagione. Fondamentale il loro contributo nell’addestramento di Seiya di Pegasus verso la tanto desiderata armatura di Pegasus. Non sarebbe stato più opportuno, anche al tempo, reintrodurre queste due giovani guerriere nella storia piuttosto che cambiare sesso ad uno dei cavalieri? La Toei sembra non aver imparato dagli errori commessi in passato.

Questo succede quando degli autori vogliono prendere un’opera che non ha mai avuto problemi di comparazione sessuale (anche perché a capo dei Cavalieri c’è lei, Atena) e, miopi di luoghi comuni, mettono mano a qualcosa creando problemi dove prima erano assenti. Certe volte basterebbe attenersi al copione, o almeno cambiarlo con senso logico.

Condividi l'articolo
Ventisettenne romano con una grande passione per il cinema d'autore, i gangster movie e i film del maestro Tarantino. Cresciuto a pane, Magic e fumetti americani, ama vivere al massimo ogni sua passione, condividendole sempre con qualcuno per renderle migliori.