Nel corso degli ultimi mesi, ha iniziato a concretizzarsi in maniera sempre maggiore il debutto delle RAM DDR5 nel mercato dei computer, principalmente – salvo casi più unici che rari – fissi, almeno parlando del lato consumer. Si tratta di una tecnologia di nuova generazione per il momento presente in una parte davvero minima dei dispositivi in tutto il mondo, che però nel corso dei prossimi anni, come avvenuto fra la transizioni delle precedenti tecnologie delle RAM, avrà di sicuro modo di diventare il nuovo standard. Per il momento, abbiamo visto principalmente dei dispositivi essere realizzati in previsione del futuro, ma ora che le prime schede madri in grado di supportarli sono state lanciate sul mercato, sempre più compagnie hanno tentato di lanciarsi con le proprie RAM. Questo vale anche per Kingston, che con la sua serie Fury ha deciso di mettersi alla prova con le Kingston Fury Beast DDR5, dispositivi che abbiamo avuto modo di testare con mano grazie alla scheda madre Asus ROG Maximus Z690 Hero, e di cui vogliamo parlarvi in questa recensione.
Risultati senza precedenti
Iniziamo questa recensione delle Kingston Fury Beast DDR5 specificando che i dispositivi, com’è in fondo normale che sia per le RAM, nonostante alquanto freschi di lancio sul mercato, possono già essere in grado di accontentare le diverse esigenze degli utenti. Noi abbiamo infatti avuto modo di testare con mano un kit formato da 32 GB totali, con configurazione 2×16 e 5200MHz di frequenza, ma potete trovare al seguente link anche ulteriori opzioni, nel caso in cui siate interessati a maggiore (o minore) capienza, o a una frequenza differente. Specifichiamo anche che per poter includere i nuovi gioiellini nei vostri computer dovrete possedere una scheda madre che sia compatibile con lo standard DDR5, il che è quasi impossibile nel caso in cui non ne abbiate acquistata una davvero di recente, senza entrare nei dettagli – vista la nostra ottima esperienza riscontrata – possiamo consigliarvi la Asus ROG Maximus Z690 Hero su cui abbiamo messo mano, la trovate qui, seppur siano già presenti ulteriori scelte da cui attingere.
Passando a parlare del prodotto in questa recensione dedicata proprio alle Kingston Fury Beast DDR5, specifichiamo che sul campo del design, non ci sono state poi chissà quante migliorie. I due banchi si sono presentati nella classica confezione di plastica utile a proteggerne i collegamenti, con un dissipatore senza chissà quale piglio estetico, anzi piuttosto elegante e poco appariscente, che però tiene si vanta proprio al centro del marchio Fury che lo caratterizza. Di sicuro, la compagnia potrebbe optare per un dissipatore RGB in futuro, ma per il momento chi vuole mettere mano sui dispositivi deve accontentarsi di questa configurazione.
Nuova generazione, non per tutti
Per quel che riguarda le performance, ci troviamo per il momento davanti a un salto generazionale che per alcuni potrebbe non essere così marcato. È bene chiarire subito che, come detto, i dispositivi si presenteranno di sicuro come il nuovo standard, e considerato che le Kingston Fury Beast DDR5 supportano anche moltissime tecnologie, fra cui l’XMP di Intel, moltissimi utenti si troveranno a sentire le differenze esatte rispetto ai loro modelli DDR4, o addirittura DDR3, dove ovviamente c’è un vero e proprio abisso in termini di potenzialità.
C’è comunque da specificare che, per quanto di sicuro contestualizzato se si considera il debutto di una nuova generazione, e la voglia per molti di volersi tenere al passo con i tempi, i dispositivi DDR5 avranno ancora modo di migliorare in futuro, raggiungendo come sappiamo anche gli 8000MHz. Di conseguenza, articoli di questo tipo – che sono adesso il meglio che il mercato ha da presentare – potrebbero non essere essenziali per molti utenti, nonostante, come appena accennato, in grado di cambiare del tutto l’esperienza di utilizzo di moltissimi possessori di DDR4 e DDR3, specialmente per chi ha a che fare con modelli di fascia bassa.