Si torna a casa. Questo avrà pensato il nostro Rico Rodriguez mentre tornava nella sua patria oramai schiacciata dal dominio di un dittatore sanguinario come Di Ravello, amante della cucina mediterranea e degli omocidi. Avalanche Studios torna per conquistare le classifiche con questo nuovo titolo che segue le fortune del precedente capitolo. Forse possiamo considerare Just Cause 3 come il più passionale, dove il nostro Rico è determinato a portare a termine la sua missione ma, nello stesso tempo, il team vuole portare oltre il limite la credibilità delle azione che vengono compiute all’interno del gioco. Ovviamente bisogna tenere conto che Just Cause è una serie basata sull’esagerazione e ovviamente questo terzo capitolo non poteva essere da meno rispetto ai precedenti. Questo gioco è l’occasione di poter fare un bel po’ di casino grazie alle esplosioni…un’occasione da non perdere assolutamente.
La storia di questo nuovo titolo è basata completamente sull’arcipelago di Medici, luogo di nascita di Rico Rodriguez. Un’isola che per alcuni aspetti ricorda un po’ l’Italia ma con alcuni tratti delle isole della Grecia. A dominare su questa magnifica terra troviamo il generale Di Ravello, un uomo che è stato creato per ricordare i grandi dittatori della nostra storia, in un uomo che tiene sotto scacco la popolazioni con azioni violente e un controllo meticoloso della propaganda. Basta poco per capire quale sarà la missione di Rico e non appena iniziamo, ci ritroviamo all’interno del gioco imbracciando un RPG per distruggere qualsiasi cosa. La trama è molto semplice e l’alchimia con i personaggi secondari funziona molto bene favorendo anche alcune scene comiche. Ad affiancare Rico in questa missione troveremo Mario Frigo, la dottoressa E e il mentore di Rico, Tom Sheldon, un uomo più interessato al denaro anziché alla liberta dell’arcipelago. Mentre storia e personaggi riescono a coesistere in modo favorevole tra di loro, a far storcere il naso ci pensa il doppiaggio in italiano, senza ombra di dubbio una grande delusione per il gioco. Il team di sviluppo del gioco ha tentato di dare ai personaggi un misto di culture mediterranee molto credibile, aggiungendo gli stereotipi più conosciuti, anche se la cosa non è proprio ben riuscita soprattutto quando possiamo ascoltare il marcato accento italiano di Mario Frigo, che perde di effetto umorismo a differenza del doppiaggio originale.
Anche l’ambientazione purtroppo non è il massimo. L’arcipelago di Medici non presenta elementi all’interno della mappa molto riconoscibili. Gli ambienti infatti sono anonimi, con case e avamposti che vanno ad assomigliarsi tra di loro e questo magari non invoglia il giocatore a voler esplorare il posto. All’interno di Just Cause 3 troviamo pochissimi segreti ed anche i luoghi più interessanti, come le rovine di un tempio, finiscono per essere un elemento di basso valore estetico. Tutto questo porterà il giocatore a volersi incentrare solamente sulle missioni principali, senza curarsi del luogo che lo circonda.
Lo scopo che si è imposto Avalanche è stato quello di creare un gioco straordinariamente divertente, grazie soprattutto all’enorme libertà che ci viene concessa, anche se purtroppo in alcuni punti si è mostrato molto ripetitivo. Come abbiamo già accennato prima, potremo esplorare l’enorme mappa e decidere in che modo affrontare i nostri nemici. A dare più variazioni ci penserà il rampino, in grado di legare diversi oggetti tra di loro, come ad esempio legare un elicottero ad una montagna e farla schiantare. Se questo non vi piace, si può utilizzare un attacco aereo e usare tutta la potenza di fuoco dei nostri mezzi o semplicemente usando una strategia a terra ed utilizzare armi. Spostarsi sarà molto più rapido grazie ai velivoli e in qualsiasi situazione di difficoltà si potrà utilizzare la combo rampino-paracadute- tuta alare. Immaginate le combinazioni tra questi tre elementi. Non mancheranno poi numerevoli veicoli sia da terra, che mare che aria come la Vespa 50 o i carri armati, passando poi per le barche, motoscafi, aerei, elicotteri e auto da corsa.
Se il divertimento è il grande punto di forza di questo gioco, la ripetizione è l’enorme problema che accompagna Just Cause 3. Mentre andremo avanti a distruggere e creare azioni spericolate, andando avanti tutto questo risulterà abbastanza ripetitivo e non supportato dalle missioni. Per poter andare avanti nella storia principale bisognerà liberare i territori dai nemici sempre allo stesso identico modo. Dopo il sesto avamposto la cosa risulterà abbastanza noiosa e far esplodere tutto quanto non sarà più così divertente come la prima volta. La stessa sorte però non toccherà alla trama che presenterà elementi di originalità rispetto alle azioni più comuni. Elementi che fanno indignare i più pignoli ma non fondamentale per quelli che vorranno soltanto vedere il mondo bruciare a suon di esplosioni. Just Cause 3 darà il brivido delle esplosioni spettacolari che possiamo soltanto vedere nei film.
Un altro aspetto che caratterizza questo gioco è il sistema online. Fortunatamente non è un gioco che ci costringe ad essere sempre connessi, ma la connessione è fortemente richiesta per il sistema di classifiche. Ogni classifica corrisponde alle azioni di gioco come la derapata in auto più lunga fino alle distanze del nostro personaggio dopo un’esplosione. L’attivazione delle sfide classificate si attiva dopo la conquista del primo villaggio o avamposto nemico e dopo ciò, sarà possibile sfidare altri giocatori online in gare automobilistiche, nautiche, aeronautiche e di distruzione. Una volta completata la gara, il vincitore riceverà una serie di ingranaggi utilizzabili per il potenziamento del nostro Rico.
Ultimo aspetto del gioco è il comparto grafico. Le ambientazioni sono molto belle, non si può negare, ma tutto questo viene messo in secondo piano spesso dalla mancanza di interni, tranne nei sottomarini o i piani sotto terra. La grafica nel suo complesso non è di livelli altissimi, soprattutto le texture. I problemi sorgono soprattutto nei momenti in cui ci ritroviamo a bordo di una nave con le esplosioni, momenti in cui i 60 fps fanno fatica e non poco. Il comparto sonoro è un’altra nota lieta poiché saremo accompagnati sempre da sonorità latine.