Bentornati su Indie-pendence Day la rubrica che tratta il mondo Indie, quest’oggi parleremo di Limbo un titolo indie che ha avuto la fortuna di un successo notevole che vogliamo omaggiare con questo episodio della nostra rubrica.
Veniamo direttamente al gioco, Limbo si presenta come un puzzle game sviluppato attraverso un platform 2D. La particolarità di Limbo sta in tutto ciò che è scaturito da premesse come queste, infatti l’intero gioco si sviluppa in un ambiente tetro in bianco e nero nel quale noi utilizzeremo un anonimo bambino che vaga alla ricerca della sorella perduta.
Alla prospettiva non proprio allegra di Limbo si aggiunge anche la discreta complessità degli enigmi che il nostro protagonista si vedrà costretto ad affrontare, il fallimento per i quali è nella stramaggior parte delle volte una morte senza appelli (con una discreta dose di morti atroci). Il gameplay si trasforma quindi in una sfida personale contro l’ambiente per proseguire anche solo di un poco prima di trovarsi dinnanzi ad una nuova difficoltà da superare diligentemente.
Ulteriormente il gioco è caratterizzato da una trama che nella sua essenzialità tende a dare una profondità diversa al titolo, (SPOILER:Invitiamo a chi non ha intensione di rovinarsi la trama del gioco di saltare al paragrafo successivo) infatti il protagonista e sua sorella sono in realtà entrambi morti dalla caduta della loro casa sull’albero e si trovano in un limbo in cui lui dovrà affrontare le sue paure, insicurezze fino a riuscire ad arrivare al punto in cui comprenderà cosa gli è successo trovando sua sorella ignara ai piedi dell’albero dal quale sono morti.
In conclusione Limbo è un titolo che ha una sua identità e che riesce a brillare nella sua semplicità, fa quello che molto giochi non riescono a fare, dare al giocatore una sfida da superare e ragionare per il suo superamento e lo ricompensa di volta in volta con un immensa soddisfazione una volta superato. Rappresenta inoltre il caso tipo di videogioco Indie che superando la soglia dell’anonimato del mondo PC, raggiunge il vasto pubblico delle console e riesce facilmente a spopolare anche in quel campo