Ricordate la prima volta a un tavolo? O il vostro primo personaggio creato? Di certo avevate mille idee sul modo di fare del pg, sulle sue espressioni, su come si sarebbe comportato in locanda o di fronte alle guardie cittadine. Sono scenari che chiunque ha voluto vivere al meglio. Ma un po’ si sa che la prima volta non va proprio come ci saremmo aspettati perché nel gioco di ruolo ci sono tanti elementi che, almeno inizialmente, rischiano di bloccare i giocatori. Timidezza, paura di non essere all’altezza di se stessi, del gioco o degli altri, insicurezza sul regolamento o sul mondo in cui si muoveranno gli eroi. Tutte “preoccupazioni” legittime. Essendo un momento che prevede la presenza di altre persone – spesso un party si forma tra sconosciuti – la sessione di gioco è soggetta a diverse difficoltà dettate dalle differenze dei partecipanti. Carattere, sensibilità, esperienza, passione, approfondimento del genere. Includiamo anche le aspettative individuali, in quanto non tutti utilizzano i gdr come una via di fuga dalla realtà allo stesso modo di altri, che prediligono magari un’esperienza più immersiva.
Sono tutti elementi che possono creare una certa tensione e, perché no, anche una sorta di ansia da prestazione. Tutti vorrebbero impersonare un guerriero come Aragorn, ma le prime volte si è goffi quanto Pipino. Può essere avvilente, ma è assolutamente normale. Oltre a quelli di gioco non potevano mancare manuali che fornissero ai giocatori l’occasione per migliorarsi durante le proprie avventure. Tra questi spicca Improv for Gamers, scritto da Karen Twelves a seguito di numerosi workshop in cui teatro e gioco di ruolo si sono incontrati. Il successo di questi momenti di condivisione ha portato allo sviluppo di una guida da utilizzare per dare più profondità alle avventure. Certo, non sempre è richiesto o è facile attuarlo. Pensiamo a questo periodo dove si può giocare solamente online e sedersi a un tavolo è una prospettiva lontana. Andiamo ora più a fondo in questo manuale, edito in Italia da Need Games!.
Un manuale di improvvisazione
Improv for Gamers è un manuale di improvvisazione che si rivolge principalmente ai giocatori. Fornisce una serie di esercizi che vi aiuteranno a sentirvi a proprio agio in fase di ruolata. Dopo aver fatto un po’ di riscaldamento, vengono proposti dei piccoli “giochi” – definiamoli in questo modo – da fare per allenare una dimensione che spesso viene tralasciata. Bisogna ricordare che nei giochi di ruolo si ricorre spesso all’improvvisazione, per diversi motivi. Una prova fallita potrebbe innescare eventi che non avremmo mai immaginato, ma si deve continuare. Che si tratti un combattimento o di una chiacchierata, l’azione prosegue e il motore di gioco sono proprio i componenti del party.
A una prima lettura queste attività possono sembrare complicate. Non tanto per quanto riguarda l’esecuzione o la resa, ma per la preparazione. Nella descrizione degli esercizi si nota quanto questi siano rivolti a più persone contemporaneamente. Si improvvisa in coppia o in gruppi che finiscono per interagire e creare situazioni inaspettate. È proprio questa “sorpresa” che conferma la riuscita della scena improvvisata e che apre porte a nuovi scenari. Spesso non siamo abituati a creare questo tipo di atmosfera durante le sessioni dei nostri giochi e tutto questo lavoro potrebbe andare perso. Sono attività assolutamente interessanti, ma sembrano richiedere tempo che potremmo utilizzare per iniziare una nuova avventura.
Karen Twelves ha una solida base di improvvisazione e recitazione. Le sue nozioni sono professionali, più di quanto qualcuno potrebbe immaginare per sedersi a un tavolo. Il timore è quello che non sempre ci sia così spazio per prepararsi “a modo” come sperato dal manuale. Talvolta il gioco di ruolo investe una dimensione più individuale di quanto siamo portati a credere. Il timore – sì, è una parola grossa, ma rende bene l’idea – è che questo manuale sia ottimo per il gruppo che vuole alzare il livello della giocata. E non solo dal punto di vista del regolamento, cosa che a questo punto si dà per scontata, ma guardando all’esperienza collettiva. Più che il “classico” gdr, Improv for Gamers è uno strumento eccellente per gli amanti del larp.
In conclusione
Need Games! ci ha ormai abituato – anzi, ci ha proprio viziato – a prodotti qualitativamente altissimi, sia in termini di realizzazione che in termini di catalogo. Questo manuale si aggiunge alla lista delle pubblicazioni che sicuramente possono interessare gli appassionati di giochi di ruolo, ma con qualche riserva. Se siete un gruppo particolarmente affiatato e volete esplorare il mondo dell’improvvisazione allora acquistatelo subito. Vi divertirete, sia in fase di riscaldamento che in sessione, come mai prima. Se volete semplicemente imparare acquistatelo ugualmente, perché nessuna pagina è sprecata per l’apprendimento.
Inoltre crediamo sia doverosa una precisazione. Ci sono giochi di ruolo dove c’è spazio e tempo per ruolare, improvvisare e lasciarsi andare alla “baldoria da locanda“;olitamente sono quelli più strutturati come Dungeons & Dragons o Pathfinder, incluso anche il sommo Cyberpunk Red. In sistemi che prevedono campagne di una certa durata si ha modo di creare un personaggio tridimensionale, dove ogni dettaglio è funzionale alla narrazione (individuale e collettiva). Pensando a titoli più immediati – come gli OSR che stanno andando di moda ultimamente – forse gli esercizi per Improv for Gamers sembreranno troppo strutturati. Onestamente vediamo le attività proposte come crescita personale piuttosto che puramente rivolta ai gdr. Non si finisce mai di imparare, per fortuna.