Da una recente statistica di Newzoo su 100 paesi internet-dotati del mondo, è apparso che l’Italia è decima nella classifica del mercato videoludico mondiale. Nasce così una classifica in cui il dato principe, quello che fa la differenza, è il fatturato complessivo.
I primi al mondo, senza se e senza ma, sono ovviamente i Cinesi, un terreno che fa gola a molte aziende. Secondo le analisi, in Cina il volume d’affari è pari a oltre 22 miliardi di dollari, cifre da capogiro.
Gli Stati Uniti, secondi, sono il mercato più florido in occidente, e staccano di quasi ben nove volte il Giappone. Ai piedi del podio, inizia un considerevole divario.
In Europa la situazione non è paragonabile alle big, la Germania, in quinta posizione, resta la locomotiva del Vecchio Continente, mentre il mercato italiano si accontenta di un onesto decimo posto, con un fatturato di 1.505.800.000 dollari.
Il problema italiano si sa, rimane quello delle connessioni, tema un po’ tabù visto che siamo tra gli ultimi degli ultimi in fatto di banda larga e di copertura nazionale. Non ci resta che sperare in un futuro dove le acque si possano smuovere e nel frattempo far espandere sempre di più la cultura del videogame, da sempre bistrattata e vista in malo modo.